I lavoratori di Selex in assemblea: "Condanna per l'attentato ad Adinolfi"

Nella nota si legge: "A ricomparsa di episodi che ci riportano agli anni peggiori del terrorismo nel nostro Paese rischia di spostare l'attenzione dai problemi reali a questione di ordine pubblico"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 maggio 2012 19:10
I lavoratori di Selex in assemblea:

«Ferma condanna» per il ferimento dell'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi: l'hanno espressa i lavoratori fiorentini di Selex Elsag e Selex Galileo, riunitisi in assemblea insieme alla Rsu e alle rappresentanze territoriali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil. «Questi atti - si legge nel documento approvato da centinaia di lavoratori in entrambe le assemblee - non vanno sottovalutati ma vanno condannati e respinti con determinazione, perchè hanno sempre indebolito le battaglie dei lavoratori».

Secondo i lavoratori, circa 700 alla Galileo e 400 alla Elsag, «la ricomparsa di episodi che ci riportano agli anni peggiori del terrorismo nel nostro Paese rischia di spostare l'attenzione dai problemi reali a questione di ordine pubblico». «In questo senso - si legge ancora nel documento - vogliamo stigmatizzare quanto avvenuto, e ribadire la nostra ferma condanna di questo atto che non ha nulla a che fare con la nostra azione e con la storia del sindacato, che continuerà con il massimo impegno a difendere i diritti dei lavoratori e la tenuta costituzionale di un Paese già pesantemente provato». Oltre mille persone hanno sfilato in corteo nell'area industriale di Pisa in occasione dello sciopero generale promosso dalla Cgil per protestare contro l'ipotesi di riforma del mercato del lavoro presentata dal governo.

La manifestazione ha paralizzato per due ore il traffico nella zona ma si è svolta senza problemi. Nel corso del comizio al termine del corteo il segretario provinciale della Cgil Gianfranco Francese ha sottolineato che «il sindacato in un momento di mobilitazione del genere vuole riempire le piazze e non svuotarle ed è per questo che ci batteremo al fianco dei lavoratori e contro ogni forma di violenza». Francese ha anche espresso solidarietà «ai lavoratori di Equitalia che si trovano loro malgrado sotto attacco».

«Semmai - ha concluso - ciò che serve è un fisco più equo perchè il fisco giusto è uno dei fondamenti di un Paese civile».

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