Amministrative: in Toscana 28 i sindaci eletti al primo turno

Sono 8 i sindaci rieletti per il secondo mandato. Quattro le Giunte che cambiano orientamento politico. Daniele Lorenzini e Cristiano Benucci neosindaci di Rignano e Reggello. Referendum nel Casentino, i 13 comuni dicono “no” all’accorpamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2012 14:19
Amministrative: in Toscana 28 i sindaci eletti al primo turno

Firenze, 8 maggio 2012- Sono 28 i sindaci eletti al primo turno in Toscana nella tornata elettorale del 6 e 7 maggio. E' quanto emerge dalle prime analisi sul voto di Anci Toscana. Due i Comuni sopra i 15 mila abitanti che andranno al ballottaggio tra due settimane: Lucca, dove a sfidarsi saranno Alessandro Tambellini (centrosinistra) e Pietro Fazzi (centro) e Camaiore, dove a contendersi la poltrona di primo cittadino saranno Alessandro Del Dotto (centrosinistra) e Alberto Matteucci (centrodestra).

Otto i sindaci rieletti per un secondo mandato: Angelo Andrea Zubbani a Carrara, Massimiliano Mugnaini (lista civica di centrosinistra) a Montemignaio, Andrea Ciumei (lista civica di centrodestra) a Marciana Marina, Luciano Cencioni( lista civica di centrosinistra) a Sassetta, Umberto Buratti (lista civica di centrosinistra) a Forte dei Marmi, Alberto Baccini (lista civica di centrosinistra) a Porcari, Corrado Guidi (lista civica di centrosinistra) a Bientina, Thomas D'Addona( coalizione di centrosinistra) a Crespina.

Sono quattro le Giunte che cambiano orientamento politico: si tratta di Monte San Savino, Campagnatico e Manciano che passano al centrosinistra e Marliana che passa al centrodestra. Il dato dell’astensionismo, in Toscana particolarmente alto, testimonia di un malessere diffuso nell'elettorato di destra che, nonostante la proliferazione di liste civiche, non trova rappresentanza sulle schede elettorali. Emerge una crescente sfiducia verso i partiti che si evidenzia sia nel tracollo dei partiti di centro-destra che nel voto ai Grillini i quali raccolgono molti consensi forse anche tra elettori di sinistra ex astenuti.

Comunque il successo del Movimento 5 Stelle trova in Toscana una sorprendente rappresentazione, in buona parte attesa a Carrara, meno prevista a Lucca. I centristi risultano in controtendenza rispetto al quadro nazionale, in Toscana spesso alleati con il PD. "Siamo soddisfatti dell'elezione di due esponenti del Pd a sindaci di Rignano e Reggello": il capogruppo del Pd Stefano Prosperi e gli altri consiglieri del gruppo in Provinca rivolgono gli auguri di buon lavoro ai due neo eletti: in una fase di crisi e incertezza a livello economico e sociale "sono grandi le responsabilità e gli oneri che gravano sugli amministratori locali, ma è confortante sapere che nel nostro territorio la fiducia dei cittadini è riposta in figure come Daniele Lorenzini e Cristiano Benucci, che rappresentano al meglio i valori di democrazia e dialogo, necessari al governo e alla rappresentanza di una intera e complessa comunità". I casentinesi hanno detto no alla nascita di un comune unico che avrebbe dovuto accorpare tredici municipalità.

È questo il risultato del referendum che si è svolto ieri e ieri l’altro nei comuni di Bibbiena, Capolona, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio, Stia, Subbiano e Talla. La percentuale complessiva di “no” all’ipotesi di Comune unico è stata del 56,43 (in voti assoluti: 8.863) mentre i “sì” si sono fermati al 43,57% (in cifra assoluta: 6.843 voti). La percentuale dei votanti (15.875 su 38.290 iscritti) si è attestata al 41,46.

“Il voto dei residenti nei tredici comuni del Casentino dimostra che operazioni di accorpamento dei comuni, effettuate spesso sulla carta, si scontrano con le reali volontà dei cittadini. I residenti dei comuni piccoli, spesso distanti fra loro, con non pochi disagi nella vita di tutti i giorni, avvertono la necessità di mantenere la propria municipalità per diversi motivi – spiega Oreste Giurlani, presidente di UNCEM Toscana – Da tempo diciamo che prima di mettere in atto certe operazioni istituzionali bisogna sentire cosa ne pensa la gente.

Nel Casentino è stato così e i cittadini hanno inviato un messaggio chiaro. Il messaggio che esistono ragioni storiche, di difesa della rappresentanza democratica, di concrete necessità legate ai servizi per le quali i comuni più piccoli devono continuare a mantenere la loro autonomia. Non è in queste realtà, spesse situate nei territori montani, che si nasconde la ‘casta’. Sprechi e privilegi sono da ricercare altrove”. “Sta vincendo la politica vera, quella fatta dalla gente, stufa del politichese e degli inciuci dei partiti.

Ora però serve un progetto”. Lo dichiara Marina Staccioli, consigliera regionale del Gruppo Misto e coordinatore di Movimento Identità Toscana, all’indomani delle amministrative che hanno segnato il debutto della nuova formazione politica. Nato solo pochi mesi fa, “a corsa elettorale già iniziata”, sottolinea Staccioli, Movimento Identità Toscana ha preso le mosse da un folto gruppo di fuoriusciti dalla Lega Nord e di volti del tutto nuovi alla politica. “Questa tornata elettorale è stata solo il primo test – commenta la consigliera – e possiamo dichiararci soddisfatti”.

“A Carrara, dove ci presentavamo con una nostra lista e Cesare Micheloni candidato sindaco – prosegue – siamo riusciti ad ottenere l’1,12%, più del doppio rispetto al risultato della Lega. A Reggello correvamo insieme alla candidata sindaco Elisa Tozzi con la lista Nuova Reggello, che ha conquistato due seggi in consiglio comunale. Per il resto siamo soddisfatti della campagna elettorale che abbiamo condotto sul territorio. Ma non ci accontentiamo, siamo già pronti a ricominciare”. Cercando di conquistare “l’enorme bacino di elettori che non si fidano più dei partiti, a partire dalla Lega Nord che, almeno in questa regione, è scomparsa.

Quando l’elettorato ha perso fiducia, indietro non si torna”. "Il risultato della Federazione della Sinistra -commentano Stefano Cristiano, segretario regionale Rifondazione Comunista, e Lucia Mango, segretario regionale Comunisti Italiani- assume un grande valore. Fuori dal Parlamento, accreditati dai sondaggi di numeri da prefisso telefonico, ancora una volta dimostriamo di avere un radicamento ed una forza elettorale importante.La Federazione della Sinistra riesce ad entrare in Consiglio a Lucca, dove si profila un risultato davvero rilevante del centro-sinistra in un comune tradizionalmente di centro e di destra, entra anche nel consiglio comunale di Pistoia, nonché ad ottenere risultati importanti sia a Carrara (con il 7%) che a Camaiore (oltre il 5%), e tutto ciò nonostante la ventata dell'antipolitica, che ha avuto come unico risultato concreto la contrazione della rappresentanza democratica, ovvero la riduzione del numero dei consiglieri comunali.

Come se gli sprechi in politica, fossero da ricercare nell'irrisorio costo di coloro che rappresentano i cittadini e non nella cattiva amministrazione, nella cattiva politica e negli enti di nomina". La prima assemblea nazionale per un Soggetto politico nuovo, poi ribattezzato ALBA, in un video realizzato da Saverio Tommasi La situazione politica della città e le prospettive del mandato amministrativo del Comune di Siena.

Saranno questi i temi al centro degli incontri organizzati dal Partito democratico di Siena e in programma da domani, mercoledì 9 a venerdì 18 maggio, nei diciassette circoli della città. Domani, mercoledì 9 maggio, il primo appuntamento, aperto a iscritti e simpatizzanti, si terrà a partire dalle ore 21, presso i locali del circolo Pd di Taverne d’Arbia, in via Principale 72, e, sempre alla stessa ora, presso il circoli Arci di Sant’Andrea, in strada Grossetana 55, dove ad aprire la serata sarà il sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi.

“Le assemblee - commenta Giulio Carli, segretario dell’Unione comunale del Pd di Siena - saranno un’occasione importante di partecipazione e di confronto sui grandi temi che riguardano il futuro della nostra città e le sue istituzioni. Si tratta di un’opportunità che consegniamo agli iscritti, ai democratici e a tutta la città per condividere le scelte e il futuro del mandato amministrativo e per spiegare il percorso del Pd, che lavorerà ancora per attuare e interpretare fino infondo quel richiamo al senso di responsabilità e unità che ci arriva dai democratici senesi.

Le assemblee dei circoli territoriali, in programma per tutto il mese di maggio, saranno prima di tutto un utile momento per ascoltare la voce dei tanti democratici senesi che, da più parti, hanno chiesto, momenti di confronto utili anche a raccogliere le loro opinioni e i loro orientamenti”. Le altre assemblee. Gli appuntamenti proseguiranno giovedì 10 maggio, alle ore 21 presso il Circolo Pd di Sant’Agostino, in via di Citta, 101 e sempre alle ore 21, presso il Circolo Pd in Valli, in via M.

del Buonsignore, 9. La prima settimana di assemblee si chiuderà venerdì 11 maggio, alle ore 21, presso i locali della Circoscrizione 1. Per maggiori informazioni e per conoscere l’elenco completo delle assemblee è possibile visitare il sito www.pdsiena.it oppure seguire la pagina Facebook del Pd di Siena, www.facebook.com/PdSienaUnioneComunale. Parla toscano e anche un po’ senese la campagna elettorale di François Hollande. Nella settimana del rush finale per le presidenziali in Francia, una delegazione di sessanta Giovani Democratici è partita alla volta di Parigi per tre giornate al fianco dei Giovani Socialisti francesi.

Dalla Toscana sono stati sette i ragazzi a partecipare tra i quali anche i senesi Riccardo Pecciarini della segreteria provinciale Gd e Valeria Donato, della segreteria comunale della giovanile senese. “E’ stata un’esperienza altamente formativa - hanno spiegato Pecciarini e Donato – La campagna elettorale francese è molto diversa da quella italiana. Per strada ci sono pochissime locandine elettorali e nessuna di queste è abusiva. Gli elettori, infatti, puniscono da anni i partiti che affollano le città per le elezioni e non tollerano l’abusivismo.

I comizi si tengono spesso in locali o teatri, i sostenitori sventolano cartelloni con scritto il nome del loro futuro presidente e urlano invece di applaudire. Cambia però del tutto l’idea di politica - spiegano i due giovani senesi – e gli stessi movimenti giovanili funzionano solo come comitati elettorali, morendo una volta terminate le elezioni. Non per questo però mancano i contenuti nel programma, dai diritti al welfare fino all’ecologia. Al centro degli impegni i socialisti francesi hanno posto questioni fondamentali come: il potenziamento del personale nella scuola pubblica; la riduzione della dipendenza da energia nucleare tramite l’utilizzo di energia verde; i tagli agli stipendi dei manager; la lotta alla disoccupazione; gli ammortizzatori sociali e l’aumento del salario minimo.

Insomma tutto quello che serve in un vero programma politico socialista”. “Dopo l’appello al cambiamento che abbiamo lanciato dal palco del Congresso nazionale dei Giovani democratici che si è tenuto nella nostra città - hanno concluso i giovani senesi, ospiti del movimento socialista francese - e a seguito della firma del Manifesto di Parigi, che ha gettato le basi per una nuova Europa, crediamo che la vittoria di Hollande possa essere un passo determinante per invertire la rotta. Ora si può imboccare la strada del cambiamento e quando nel 2013, anche Italia e Germania andranno alle urne, allora sapremo se anch’esse saranno pronte a voltare pagina, e noi Giovani democratici saremo pronti a raccogliere la sfida”.

Riprendono gli appuntamenti della scuola di politica promossa e organizzata dal Coordinamento Donne Idv Toscana, che ha preso il via sabato 5 marzo e si protrarrà, in sei incontri, fino a metà ottobre, nella Sede regionale Idv. L'appuntamento è fissato per sabato 12 maggio, alle ore 10.00 presso la Sede regionale Idv Toscana, in via del Ponte Rosso 31/r a Firenze. Il programma della quarta lezione, che si terrà alla presenza di Marco Manneschi, Vicecapogruppo Idv in Consiglio regionale della Toscana e Presidente della I Commissione Affati Istituzionali della Regione Toscana, si intitola "Funzionamento delle istituzioni governative e parlamentari, nazionali ed europee".

“Una scuola d’informazione ma anche di formazione, una Scuola di Politica al femminile pensata per dare alle donne strumenti conoscitivi, ma che vogliamo sia anche capace di essere da stimolo ad un cambiamento profondo del loro modo di vedersi e percepirsi. Una Scuola che possa fornire competenze per fare - ed usufruire - della politica in modo responsabile, con conoscenze tecniche ma anche pratiche”, spiega la Coordinatrice Donne, Clotilde Giurleo.

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