Il Vizietto, con Massimo Ghini e Cesare Bocci

Da venerdì 30 dicembre a domenica 8 gennaio al Verdi di Firenze. Tratto dalla Commedia omonima di Jean Poiret. Previsto Spettacolo speciale per la notte di Capodanno.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2011 10:45
Il Vizietto, con Massimo Ghini e Cesare Bocci

Portato in scena per la prima volta nel 1983, “La Cage aux Folles” si ispira all’omonima opera teatrale francese di Jean Poiret da cui fu tratto il film “Il Vizietto”, con le straordinarie interpretazioni di Michel Serrault e Ugo Tognazzi. Al centro della vicenda, la coppia sentimentale formata da Albin/Zaza (Massimo Ghini) e Renato (Cesare Bocci), che gestisce uno sfavillante locale notturno per travestiti a Saint Tropez, dove Albin si esibisce come Drag Queen con il nome d'arte di "Zazà".

La tranquillità della coppia viene scossa da un evento inaspettato e da quel momento hanno inizio una serie di equivoci esilaranti, che si concluderanno con un happy end a sorpresa. La Peep Arrow Entertainment porta in scena una grande produzione, con l’Orchestra dal vivo -18 elementi- diretta dal Maestro Emanuele Friello e un cast unico: oltre ai ruoli en travestì di Massimo Ghini e Cesare Bocci, Russel Russel nel ruolo di Jacob, Cristian Ruiz in quelli di Laurent, Crescenza Guarnieri ed Edoardo Sala, rispettivamente Madame e Monsieur On.

Sant’Ann de Que. Le fantastiche coreografie del grande Bill Goodson scateneranno una schiera di sorprendenti Cagelles e di temibili Drag Queen. Le scenografie sono di Gianluca Amodio, i costumi di Nicoletta Ercole. Una sfida importante, uno spettacolo che in America ha ottenuto un successo straordinario negli anni ’80 e nel 2010 ha vinto l’Oscar per il miglior Musical Revival. Un grande ritorno in teatro per Massimo Ghini: “Affronto un personaggio che in un certo senso è il sogno di ogni attore: un ruolo che ti impegna a renderti credibile vestendo panni completamente diversi dai tuoi.

È una sfida… e il volermi mettere continuamente in gioco è un po’ la mia ‘colonna sonora’, fa parte della mia natura d’artista”. L’attore romano veste i panni del tenero Albin, che nel celebre film fu interpretato da Michel Serrault: “Albin è un personaggio tragicamente sopra le righe, un uomo che riafferma ciò che è “I am what I am” e lo vuole gridare al mondo”. Per Cesare Bocci “è un’esperienza eccitante perché lo spettacolo ha un plot talmente perfetto e i personaggi hanno una caratterizzazione così divertente che ne fanno uno spettacolo unico.

Poi il tema e’ ancora oggi talmente attuale che bisogna dare atto agli autori di essere stati molto avanti con le proprie idee. Nel film mancavano le canzoni, dei temi bellissimi che sono contento di poter cantare in teatro”. Cesare Bocci è Renato… un memorabile Ugo Tognazzi nel film omonimo: “Avere un riferimento come Tognazzi potrebbe essere un’eredità pesante ma io ho cercato una mia via per interpretare il personaggio. Forse negli anni ‘70, pur nel clima della liberazione sessuale, i gay erano rappresentati come un’icona sempre uguale… sempre allegri e femminili.

Oggi sappiamo che il mondo omosessuale è più integrato, alcuni sono apertamente in coppia e hanno una vita e atteggiamenti assolutamente non omologabili…” Massimo Romeo Piparo sottolinea l’importanza di aver scelto per la sua messa in scena un cast di eterosessuali: “E’ il momento che chi ha fatto scelte di vita più protette, come gli eterosessuali, protegga e difenda chi si batte per l’uguaglianza dei diritti di ciascun individuo. Anche sul palcoscenico”. L’artefice dei favolosi successi di “Jesus Christ Superstar”, “HairSpray…Grasso è bello!”, “Smetti di piangere Penelope!”, “Evita”, “Tommy”, “My Fair Lady”, “Cenerentola”, “La Febbre del Sabato Sera”, “Lady Day” e “Alta Società” e prossimamente anche con la regia di “Rinaldo in Campo” sempre al Sistina, porta in scena una grande produzione, quasi sessanta addetti tra attori, addetti e maestranze, e un importante lavoro di adattamento e di regia.

“Non faremo sconti a nessuno” – spiega Massimo Piparo – “affrontiamo temi come l’omosessualità e le coppie di fatto in maniera schietta, chiara e divertente. Nel musical saranno evidenti due grandi questioni del nostro tempo. La politica che attacca gli omosessuali. E gli omosessuali che rispondono con la parola Amore. Questo spettacolo servirà anche a far luce sull’amore di cui sono capaci le coppie di fatto, a cominciare da quelle gay”. LA CAGE AUX FOLLES è un Musical americano del 1983 di Jerry Herman (musica e testi) e Harvey Fierstein (libretto).

È un adattamento dell'omonima opera teatrale francese di Jean Poiret del 1973 dalla quale era stato tratto nel 1979 il film “Il Vizietto”. La produzione originale del 1983 vinse 6 Tony Award (gli Oscar del Musical), tra cui Miglior musical. Tony Award alla riedizione del 2010 come “Best Revival”. IL MUSICAL debuttò il 21 agosto del 1983 e chiuse il 12 novembre 1987 dopo 1761 repliche. La regia dello spettacolo fu affidata a Arthur Laurents e le coreografie a Scott Salmon.

I protagonisti furono interpretati da Gene Barry e George Hearn. La produzione londinese aprí il 7 maggio 1986 e rimase in scena 8 mesi. Fra le canzoni più popolari di questa produzione meritano menzione The Best of Times e soprattutto I Am What I Am ("sono quel che sono"), un inno alla "diversità" "Questo è il mio mondo/quindi ci voglio un pizzico di orgoglio", divenuto celeberrimo anche fra il grande pubblico grazie all'interpretazione di numerosi cantanti, in primo luogo per la versione disco di Gloria Gaynor, che ha avuto un ottimo successo di pubblico.

LA STORIA narra la vicenda di Renato e del suo compagno Albin: gestiscono uno sfavillante locale notturno per travestiti a Saint Tropez, dove Albin si esibisce come drag queen con il nome d'arte di "Zazà". I due, che vivono insieme da oltre 20 anni, hanno cresciuto assieme Laurent, figlio di Renato, nato da una fugace relazione eterosessuale con una ballerina. La tranquilla vita dei due viene però messa a dura prova quando Laurent annuncia di essersi fidanzato con la figlia di un politico reazionario e ultra-conservatore e che, in occasione della visita dei futuri suoceri, desidererebbe che Albin non fosse presente, per non fare cattiva impressione sul futuro suocero.

Da qui ha inizio una serie di equivoci comici, che movimentano la vicenda fino a una conclusione a sorpresa. IL VIZIETTO è un film di Edouard Molinaro del 1978, adattamento cinematografico di una commedia di Jean Poiret messa in scena nel 1973 e replicata per cinque anni consecutivi al Palais Royal di Parigi. Uno dei due protagonisti maschili, l'attore Michel Serrault, conserva il proprio ruolo anche nel film, mentre il personaggio di Jean Poiret viene qui interpretato dal grande Ugo Tognazzi.

Da venerdì 30 dicembre a domenica 8 gennaio tutti i giorni alle 20,45; sabato 31 dicembre ore 21 speciale capodanno: a mezzanotte brinidisi con spumante e panettone domenica 1 e lunedi 2 gennaio RIPOSO venerdi 6 e domenica 8 gennaio ore 16,45 La prevendita dello spettacolo LA CAGE AUX FOLLES è aperta presso: BIGLIETTERIA DEL TEATRO VERDI, via Ghibellina 91r, tel 055-21.23.20 Orario: da lunedì a sabato 10-13 e 16-19 BOX OFFICE Via delle Vecchie Carceri 1- Le Murate Tel 055-21.08.04 Fax 055-21.31.12.

orario lun-ven 9.30.00-19.00/sab 9.30-14.00; È possibile acquistare i biglietti in tutta la Toscana presso gli oltre 50 punti vendita del Circuito Regionale Box Office. La vendita on-line si effettua all’indirizzo www.teatroverdionline.it Box Office vende telefonicamente i biglietti con carta di credito (commissione sul servizio) chiamando il numero 055-21.08.04 in orario 10.30 – 18.00. PREZZI COMPRENSIVI DI PREVENDITA: euro 51/40/25

Peep Arrow è la nuova sigla del direttore artistico Massimo Romeo Piparo che eredita l’intensa attività realizzata negli anni con Planet Musical. PLANET MUSICAL nasce nel 1998 in Sicilia, a Messina, come evoluzione del Teatro della Munizione: compagnia teatrale creata nel 1990 da Massimo Romeo Piparo, che riunisce intorno a sé le diverse esperienze di Carlo Buttò e Giacomo Farina.

Sulla base di una profonda conoscenza del teatro e soprattutto del genere “musical”, Planet ha contribuito e contribuisce in modo importante a sviluppare la conoscenza e la cultura del musical in Italia. Per la prima volta, infatti, presenta sul mercato teatrale italiano i grandi musical in lingua originale facendo conoscere al pubblico il grande Sir Andrew Lloyd Webber. E’ del 1994 la prima opera teatrale “Jesus Christ Superstar” di Webber e Rice, allestita e rappresentata in diverse versioni fino al 1999 ottenendo il “Premio speciale Bob Fosse - Targa R.

Rascel” per l'allestimento. Proprio con quest’ultimo allestimento il regista Massimo Romeo Piparo è riuscito a riportare sulle scene il grande Carl Anderson che, come nel celeberrimo film diretto da Norman Jewison, veste ancora, anzi per l’ultima volta, i panni di Giuda. Accanto a lui, nel ruolo della Maddalena, una splendida Amii Stewart. Nel 2000, anno del Grande Giubileo, il musical prodotto da Planet ha ottenuto un riconoscimento ufficiale dalla Santa Sede e, Carl Anderson, Olivia Cinquemani (un’emozionante Maddalena) e Paride Acacia (interprete di un Gesù, pieno di vigore e sensibilità) vengono ricevuti dal Pontefice Giovanni Paolo II.

Altri titoli importanti hanno caratterizzato le produzioni della Planet Musical: nel 1998 “Tommy”, il musical anticonformista e "scorretto" scritto da Pete Townshend degli Who; nel 1999 “My Fair Lady”, portato al successo dal film che ha visto protagonista la grande Audrey Hepburn. Quest`ultima opera è stata interpretata da Olivia Cinquemani e Luca Biagini e, in seguito, da Gaia De Laurentiis e Corrado Tedeschi, entrambi ritornati dagli schermi televisivi al teatro. Nel 2001, Planet Musical è in scena nei maggiori teatri italiani con tre musical: oltre a “Jesus Christ Superstar” ed “Evita”, viene proposto al pubblico italiano “La Febbre del Sabato Sera”, tratto dal film cult degli anni 70 interpretato da John Travolta, con le travolgenti musiche dei Bee Gees.

Nel 2003 Planet Musical produce un musical originale sulla vita della grande Billie Holiday: “Lady Day, la regina dello Swing”, scritto e diretto da Massimo Romeo Piparo, e interpretato da Amii Stewart. Nel 2006 “La Febbre del Sabato Sera” è stato riallestito con i maestri di Ballando con le Stelle, il fortunato programma televisivo di Raiuno di cui Massimo Piparo è autore e direttore artistico. Questo spettacolo ha girato teatri e palazzetti di tutta Italia con un eccezionale successo di pubblico.

Nel 2007 Planet Musical porta in scena “Alta Società” con Vanessa Incontrada: ancora una anteprima italiana di uno spettacolo rappresentato sui palcoscenici di Broadway e della West End londinese. Nella stagione teatrale 2008/2009, due nuove opere musicali: “Hairspray – grasso è bello” con Giovanna D’Angi e Stefano Masciarelli, eletto a Londra e Broadway “miglior musical dell’anno”, e “Cenerentola” con Roberta Lanfranchi, Antonio Cupo e le straordinarie musiche di Rodgers & Hammerstein.

Nel 2010/2011, per festeggiare il 15° anniversario di Jesus Christ Superstar, l’opera rock più famosa di tutti i tempi, la Planet Musical recluta un cast d’eccezione: Matteo Becucci, Simona Bencini, Mario Venuti, Paride Acacia e la partecipazione straordinaria di Max Gazzè. PLANET MUSICAL oltre a “crescere” e lanciare giovani figure professionali di cantanti e attori ha inserito nei suoi spettacoli artisti internazionali: oltre all’indimenticato Carl Anderson e alla già citata Amii Stewart, apprezzata anche come interprete delle musiche di Ennio Morricone e Nicola Piovani, figurano nomi come Jaime Rogers, coreografo e ballerino del film “West Side Story”, Sebastien Torkia, Rocky Roberts e Bob Simon.

Quest’ultimo per diversi anni ha interpretato Frank-N-Furter nel famosissimo “Rocky Horror Picture Show”. Proprio mentre era impegnato nel “Rocky Tour 2000” in Italia, ottiene ruoli da protagonista ne “La febbre del Sabato Sera”, “Evita” e “Jesus Christ Superstar”. Nel 2002 ha ricevuto le nomination per due “Italian Musical Awards”: miglior attore per “Evita” e miglior attore coprotagonista per “La febbre del Sabato Sera” e proprio per il ruolo di Dj Monty ha vinto il premio. Massimo Romeo Piparo ha cambiato il modo di intendere “l’opera musicale” in Italia, proponendo il vero musical con l’orchestra dal vivo e il progressivo svilupparsi dell`azione mediante dialoghi cantati, musiche e danze.

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