Latte ovino, nuove trattative sul pecorino toscano

Gli allevatori ovini toscani accelerano e chiedono un accordo di filiera entro novembre. Il gentlemen’s agreement “firmato” ad aprile e il piano di interventi della Regione Toscana sul tavolo delle trattative.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2011 13:24
Latte ovino, nuove trattative sul pecorino toscano

Gli allevatori ovini toscani accelerano e chiedono un accordo di filiera entro novembre. Il gentlemen’s agreement “firmato” ad aprile e il piano di interventi della Regione Toscana sul tavolo delle trattative. Chi produce deve essere remunerato. Le imprese non possono continuare a lavorare in perdita. E’ questa la base di partenza delle future trattative tra gli allevatori ovini e i caseifici industriali della Toscana. Alla vigilia di una nuova stagione di tavoli ed incontri sono gli allevatori a dettare i tempi memori dei faticosi braccio di ferro dello scorso anno: accordo di filiera entro novembre.

E non più in là. In ballo, insieme al prezzo del latte della nuova campagna 2012 c’è il destino di un settore che in Toscana vale 1000 aziende, 470000 capi ovini e 60 milioni di litri di latte. Per il “gentlemen’s agreement”, la stretta di mano tra la Regione Toscana ed il mondo dei produttori e trasformatori di pecorino toscano che si è celebrato ad aprile e che aveva stabilito il prezzo del latte, è la prova del nove. Sullo sfondo, a completare il delicato equilibrio, il piano di intervento – circa 600 mila euro - varato prima dell’estate dalla Regione Toscana a sostegno della qualità, della promozione e valorizzazione del pecorino toscano Dop.

Una sorta di “premio”, un incentivo, alle cooperative di trasformazione e caseifici che producono formaggio lavorando latte toscano. “Fino al 31 dicembre il prezzo del latte è stabilito – spiega Coldiretti Toscana (info su www.toscana.coldiretti.it) – ma serve ad arrivare ad un nuovo accordo di filiera non più tardi di novembre stabilendo un prezzo minimo garantito sulla base di griglie e parametri ben definiti. E’ fondamentale per valorizzare veramente il latte ovino toscano. Ci attendiamo – conclude – un primo giro di incontri per pianificare le basi del futuro accordo”.

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