La senatrice Vittoria Franco a Renzi: ''Neanche Berlusconi è arrivato a tanto''

"No a dimezzamento università come programma di governo". La senatrice del PD affonda il colpo, offrendo però la scena al primo cittadino, quando parla di chi potrebbe esser tentato di "spararle grosse per avere visibilità".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2011 16:00
La senatrice Vittoria Franco a Renzi: ''Neanche Berlusconi è arrivato a tanto''

"Caro Matteo, parte male il tuo programma". E' questa la risposta a Renzi della senatrice del Pd Vittoria Franco, eletta a Firenze. "Da persone giovani, che hanno importanti responsabilità di governo nelle autonomie locali, il Pd si aspetta molto - continua Vittoria Franco -. L'esperienza sul campo a contatto coi cittadini è un grande valore in un momento di profondi e necessari cambiamenti nell'organizzazione dello Stato e dell'amministrazione. La sinistra e l'intero schieramento di opposizione hanno bisogno di idee nuove e di una rinnovata cultura politica.

Ma certo non mi sarei mai aspettata che il 'nuovo' fosse individuato nel dimezzamento delle università e nella cancellazione degli enti culturali, come suggerisce oggi il sindaco di Firenze nell'intervista al Corriere della Sera. Siamo fra gli ultimi paesi in Europa per investimenti in sapere, formazione, ricerca, numero di laureati. Il problema è, casomai, come migliorare il funzionamento e la qualità delle nostre università, non chiuderle. Neanche il governo Berlusconi è arrivato a tanto.

Quanto alle istituzioni culturali ricordo che siamo impegnati a correggere la manovra che prevede che siano chiusi, perché ritenuti inutili, enti di ricerca importanti e istituzioni prestigiose come l'Accademia della Crusca o l'Accademia dei Lincei. La cultura tutta è davvero una risorsa per il nostro Paese. L'obiettivo che l'Italia deve avere non è soltanto il pareggio di bilancio, che l'Europa ci ha imposto di raggiungere in tempi brevissimi, ma la costruzione di un paese moderno, dinamico e nello stesso tempo equo e giusto.

Innovazione, crescita equa, distribuzione delle risorse: per questo il Pd critica la manovra del governo, recessiva ed iniqua, e ne propone un'altra alternativa che chiama in causa chi ha di più e paga meno. Chi ha altre idee utili le avanzi - conclude Vittoria Franco - ma non giochiamo a chi la spara più grossa col rischio che una proposta venga scambiata per ricerca di visibilità".

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