Il Premio Boccaccio festeggia i trenta

Una terna di elevato spessore culturale festeggerà l’importante traguardo che conferma la manifestazione come una delle più importanti e longeve d’Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 giugno 2011 18:48
Il Premio Boccaccio festeggia i trenta

Siena – In occasione del 30° “compleanno” del Premio Letterario Boccaccio la Giuria, presieduta dal Sen. Sergio Zavoli, non poteva che assegnare il riconoscimento ad autori appartenenti all’Olimpo della cultura, italiana ed internazionale. Salirà sul palco di Palazzo Pretorio in Certaldo Alto sabato 11 settembre, per il Boccaccio Italia, una voce storica dell’Italia letteraria, che durante la sua ricca formazione ha avuto modo di entrare in contatto con Fellini e Visconti, ha vissuto l’America di Kissinger e conversato con Simenon e Kerouak.

Alberto Arbasino, uno degli scrittori contemporanei più prolifici, nonché uno dei più apprezzati sia in Italia che all’estero, romanziere sofisticato, ironico e sperimentale, giornalista di costume, critico teatrale e musicale. Insomma, un intellettuale nel senso pieno del termine. A lui va il Boccaccio per l’opera omnia e, in particolare, per l’ultima sua fatica, America Amore (Adelphi), nella quale ripercorre gli anni in cui visse negli Stati Uniti da studente. Al suo fianco Enrico Mentana, giornalista e conduttore televisivo che da 30 anni è sulla cresta dell’onda: dagli esordi in Rai, per la quale curò, fra le altre, la telecronaca del matrimonio fra Carlo l’Inghilterra e Lady Diana e la prima intervista alla madre di Alì Agca il giorno successivo all’attentato di Piazza San Pietro; al passaggio a Mediaset nel 1992, dove fondò il TG5, divenne in seguito direttore editoriale e nel 2005 ideò e condusse la trasmissione Matrix.

Fino all’ultimo passaggio, quello a LA7, per la quale dirige il TG, curandone anche la conduzione, con risultati eccellenti. A lui va il Premio Giornalistico Boccaccio – Montanelli. La sezione internazionale arricchisce quest’anno il proprio Albo d’Oro con il nome della scrittrice pakistana Kamila Shamsie. Classe 1973, la Shamsie si è fatta conoscere dal grande pubblico con Sale e Zafferano, opera del 2000, anche se già nel 1999 aveva ricevuto il premio letterario assegnato dal Primo Ministro pakistano ed iniziato le sue collaborazioni con l’Independent ed il Guardian come corrispondente per le questioni relative a Pakistan, India e Afghanistan.

Il libro Ombre Bruciate (Ponte alle Grazie), per il quale le viene assegnato il Boccaccio Internazionale, accompagna il lettore in un viaggio attraverso il tempo, dalla Nagasaki dell’atomica fino alla New York delle Torri Gemelle. Ai festeggiamenti per il trentennale del Premio saranno presenti, ovviamente, anche i membri della Giuria: assieme al già citato Sen. Zavoli anche Paolo Ermini (direttore del Corriere Fiorentino), Aldo Forbice (giornalista, scrittore, conduttore di “Zapping”), Giuseppe Mascambruno (direttore de La Nazione), Marta Morazzoni (scrittrice, new entry della Giuria in sostituzione di Cristina Comencini che ha dovuto rinunciare per motivi lavorativi), Leone Piccioni (critico letterario), Luigi Testaferrata (scrittore, unico membro presente fin dalla prima edizione del Premio assieme al vero deus ex machina della manifestazione, l’attuale presidente Mauro Pampaloni).

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