Restano in carcere i 3 minorenni

Decisione del gip. Negli interrogatori i tre minorenni accusano l'amico diciannovenne. “Gravi lesioni cerebrali”per uno dei due carabinieri. Migliora l'altro militare ferito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 aprile 2011 18:53
Restano in carcere i 3 minorenni

Firenze - Il gip del Tribunale dei minori di Firenze ha convalidato l'arresto per i tre minorenni coinvolti nell'aggressione di due carabinieri avvenuta il 25 aprile a Sorano, nel Grossetano, e ha accolto la richiesta del pm di custodia cautelare nell'istituto minorile in cui cui sono ospitati. Per il 19enne Matteo Gorelli, l'unico maggiorenne tra gli aggressori, il gip di Grosseto aveva già convalidato l'arresto martedì. E la Tac eseguita sul carabiniere Antonio Santarelli ha confermato le “gravi lesioni cerebrali” subite in seguito all'aggressione.

“La prognosi resta riservata”, lo rende noto, con un bollettino medico, la direzione sanitaria del Policlinico le Scotte, dove e' ricoverato anche l'altro carabiniere Domenico Marino, le cui condizioni “sono in progressivo miglioramento ed e' sottoposto a continuo monitoraggio oculistico”. “Approviamo la dichiarazione di apertura del Presidente Barducci nell’affrontare il non più procrastinabile ed evidente problema nazionale dei 'rave party'”: lo dicono i consiglieri provinciali del Pdl in una nota.

"Ci suona però strana - commentano il capogruppo Samuele Baldini e la consigliera Erica Franchi - la volontà di normare un fatto già universalmente riconosciuto come illegale e come tale da trattare". Oggi sono troppi gli episodi di violenza e completo degenero "che si verificano in queste occasioni di raduno illegale, un degrado mentale e civile che non è più accettabile in primis per i nostri giovani e le cui conseguenze sono spesso drammatiche ed irreversibili". Baldini e Franchi esprimono "la nostra più completa solidarietà all’Arma dei Carabinieri e la nostra ferma condanna per i gravi fatti accaduti nei giorni scorsi".

Il gruppo Pdl sta lavorando ad una proposta da presentare in Consiglio provinciale "che possa essere riconosciuta come un atto di indirizzo da declinare nei comuni del territorio: una sorta di Vademecum affinché anche il più piccolo Comune che si trova ad affrontare tale emergenza sia in grado non solo di fronteggiarla, ma soprattutto di prevenirla". Riproposta alla discussione anche la questione dei centri sociali: "Cosa sono? - domandano Baldini e Franchi - A chi e a cosa servono?". I rave party si inseriscono "in tutta quella serie di recinti di false tolleranze, occupazioni, assembramenti che sono nocive proprio per i giovani.

La politica non deve essere complice di questo sballo, ma si deve far carico dell’educazione e del diritto al futuro dei giovani come cittadini e non come animali".

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