Coltano: dopo la rinuncia al campo profughi tornerà l'abbandono?

La stazione Radiotelegrafica Guglielmo Marconi, con circa 30 antenne alte 200 metri era uno dei centri di telecomunicazione più importanti del mondo all'inizio del XX secolo, e fu proprio lì che fu ricevuto l' S.O.S. del Titanic

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2011 23:48
Coltano: dopo la rinuncia al campo profughi tornerà l'abbandono?

Coltano è stata al centro delle cronache politiche la scorsa settimana. La ragione per cui questa piana tra Pisa e Livorno è stata rammentata si deve all'ipotesi governativa di improvvisare un campo di detenzione per centinaia di profughi nordafricani deportati da Lampedusa. Poi nel braccio di ferro con la Regione Toscana ha prevalso il buon senso e i profughi vengono suddivisi in molte diverse località. Così Coltano ricadrà nel dimenticatoio, con la sua storica stazione Radiotelegrafica.

L'edificio realizzato in onore di Guglielmo Marconi, con circa 30 antenne alte più di 200 metri, uno dei centri di telecomunicazione più importanti del mondo all'inizio del XX secolo. Fu proprio da lì che fu raccolto l' S.O.S. del Titanic che stava affondando nell'oceano Atlantico. A meno che non ci aiuti a ricordare la Mappa dell'abbandono in Toscana, una creazione on line di Giacomo Zaganelli, resa possibile anche grazie alle segnalazioni degli utenti on line, e alla collaborazione del fotografo Enrico Tomasi. Dopo due soli mesi il progetto partito dalla città di Firenze si è espanso, più che triplicando la mole degli edifici mappati e scovando vere e proprie perle della storia culturale e industriale del territorio toscano e nazionale.

Il Castello di Sammezzano, uno dei pochi castelli in stile moresco del centro italia; il Dinamitificio Nobel, stabilimento produttivo di dinamite e pallottole attivo fino al '44; o le Cascine di Tavola, fatte costruire da Lorenzo il Magnifico nella piana pratese come cascine della famosa villa medicea progettata dal Sangallo. Quasi per ognuno dei posti ci sarebbe da soffermarsi a lungo, seguendo l'invito del designer residente a Berlino, di continuare a segnalare edifici abbandonati in Toscana.

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