Giappone: Fukushima riaccende lo Stop al nucleare in Italia

Polemica anche sul rimpatrio del Maggio Musicale Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2011 14:16
Giappone: Fukushima riaccende lo Stop al nucleare in Italia

A causa del terremoto che ha colpito il nord del Giappone sabato 12 è avvenuta l'esplosione in un reattore presso la centrale nucleare di Fukushima Daichii, con la dispersione in atmosfera di vapori contenenti diverse sostanze radioattive. Fin da sabato mattina ARPAT ha verificato la regolare funzionalità dei sistemi di campionamento e misura della radioattività in aria, e ha provveduto a intensificare le misure sul particolato nel fine settimana. I livelli rilevati fino ad oggi sono nella norma.

Il sisma dunque non ha provocato alcuna ricaduta radioattiva sul nostro territorio. "La terribile situazione che si sta verificando in Giappone dimostra che per le centrali atomiche non esiste sicurezza. La centrale esplosa, dalla quale già era fuoriuscito materiale radioattivo, era stata progettata con tutti i più avanzati sistemi di sicurezza e dotata di criteri tecnici che avrebbero dovuto resistere a terremoti di qualunque entità, così come previsto da un Paese, tecnologicamente molto avanzato, abituato a fare i conti con onde sismiche di elevata potenza.

Eppure la tragedia in corso è immane e inarginabile. Le conseguenze saranno enormi e non ci sono strumenti di alcun tipo per fare fronte all'emergenza sanitaria che seguirà. Non c'è bisogno di aggiungere altro all'evidenza, ma dobbiamo riflettere attentamente nel valutare e definire 'sicure' le centrali che si vorrebbero costruire in Italia, paese a rischio sismico e idrogeologico, dove non è in alcun modo possibile garantire la stabilità e la sicurezza di impianti così pericolosi". E'quanto afferma Legambiente Toscana.

"In Toscana i siti ipotizzati per la costruzione di un impianto nucleare sono Scarlino in Maremma, Piombino in luogo dell'attuale centrale elettrica dell'Enel e l'isola di Pianosa, quest'ultima all' interno del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Questi possibili siti sono apparsi per la prima volta in un elenco pubblicato dall'ex CNEN (Oggi Enea). Piombino e Pianosa sono stati riproposti recentemente da ambienti confindustriali e dell' Università di Pisa. Se il programma nucleare del Governo Berlusconi andrà avanti è molto probabile l'ubicazione di una centrale nucleare a Montalto di Castro già prevista dal vecchio piano nucleare degli anni 70-80 e, questa, sarebbe ai confini con la Toscana - continua l'associazione ambientalista - Ma non basta.

Dopo le centrali anche le scorie. Il ministero dello Sviluppo economico conferma che la Sogin, la società pubblica che ha il compito di controllare, smantellare, decontaminare e gestire i rifiuti radioattivi, ha predisposto e trasmesso al Governo, un elenco di 52 aree con caratteristiche adeguate per ospitare i siti per le scorie nucleari, e che questa lista non viene per ora divulgata. Le aree indicate, con dimensioni di circa 300 ettari e in grado di accogliere i depositi per le scorie di varia gradazione riguarderebbero, tra l’altro anche l' Amiata grossetana e il Padule di Fucecchio.

Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, che rendono pubblico quanto esposto nella risposta all’interrogazione parlamentare presentata lo scorso settembre. "E’ difficile immaginare il livello di distruzione che un terremoto di queste dimensioni potrebbe causare in Italia – conclude Legambiente Toscana – e quali potrebbero essere le conseguenze se avessimo centrali sul nostro territorio. Anche per questo motivo, ci auguriamo fortemente che l’Italia riveda il suo masochistico programma nucleare".

Mentre proseguono incessanti e potenti le scosse di terremoto, mentre oltre 100.000 soldati giapponesi scavano la melma recuperando migliaia di cadaveri travolti dalle acque, mentre si susseguono le esplosioni nelle centrali nucleari nipponiche poste non lontano da Tokio e iniziano i black out elettrici ed arrivano le squadre della protezione civile internazionale, Firenze si interroga sull'opportunità della tournée nipponica degli orchestrali del Maggio Musicale. Domattina alle 11,30 nei locali del Teatro Comunale si svolgerà un’assemblea pubblica SLC – CGIL e RSA Slc dei dipendenti rimasti in servizio a Firenze, aperta ai familiari dei colleghi in trasferta in Giappone. ''La tournee del Maggio Musicale fiorentino in Giappone e' un'oasi di speranza e di bellezza in questo momento e fintanto che il governo italiano non ci dira' di tornare indietro noi non torneremo''.

ha detto Matteo Renzi, ma i pareri sfavorevoli sono moltissimi. “La situazione in Giappone è di ora in ora sempre più preoccupante e drammatica, nuove scosse di terremoto e ancora esplosioni nelle centrali nucleari" - ha dichiarato il Consigliere Regionale FdS/Verdi Mauro Romanelli- "Siamo vicini fraternamente al popolo giapponese in uno dei momenti più difficili della sua storia, ma non sarà la tournee del Maggio Musicale ad aiutarli”. “Davanti ai rischi che ancora si corrono e alle terribili incertezze su quanto sarà grave il fallout radioattivo non si può mettere in pericolo la sicurezza dei trecento lavoratori del Maggio Musicale” “E’ grave che la Sovrintendente Colombo minimizzi la situazione e al suo ritorno dovrà chiarire se veramente ci sono state, come ci viene riportato, minacce di licenziamento o di penali per chi abbia deciso il ritorno in Italia”.

“Stupisce poi che il Sindaco di Firenze, anziché tutelare suoi concittadini, preferisca, come al solito, cercare visibilità mediatica, annunciando un suo imminente viaggio a Tokio: certamente lui è libero di andarci, se pur a spese dei contribuenti, ma tale libertà deve valere per tutti: se lui è tranquillo, come ha affermato “sbarazzino” alla Tv, dicendo che i morti in Giappone sono dovuti al sisma e allo tsunami e non alle centrali nucleari, i lavoratori hanno diritto a non esserlo, ricordandosi soprattutto che le terribili conseguenze della radioattività si vedranno solo nel corso degli anni”.

“Termino quindi chiedendo alla Regione Toscana, che è parte del Consiglio di Amministrazione del Maggio, di far sentire la propria voce a tutela della salute dei lavoratori chiedendo l’immediato rimpatrio del Maggio Musicale, e rinviando a una data più opportuna e concordata con le Autorità locali le esibizioni previste: sarà quello sicuramente il miglior modo per rendere omaggio alle vittime di questa catastrofe”. “Siamo sorpresi dalla decisione della Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Francesca Colombo, di far proseguire la tourné dell’orchestra in Giappone, alla luce dei drammatici accadimenti e delle convulse notizie che si stanno susseguendo in queste ore.

Per questo invochiamo un gesto di responsabilità da parte della Farnesina e di tutte le autorità italiane. Ci uniamo a quanti hanno già chiesto un immediato rimpatrio dell’orchestra”. Lo dichiara, in una nota, Marco Manneschi, Vicecapogruppo Idv in Consiglio regionale della Toscana. “Le diplomazie di tutto il mondo impongono il rimpatrio o, per lo meno, sconsigliano qualsiasi viaggio in Giappone – prosegue Manneschi – mentre la Farnesina non sembra particolarmente preoccupata.

Eppure, notizie di stampa continuano a destare altissimo allarme per l’instabilità della centrale di Fukushima, dove sono avvenute due nuove esplosioni, per il rischio di piogge radioattive, per l’eventualità di altre forti scosse di assestamento”. “Non è sufficiente fare appello al solo senso di responsabilità dell’orchestra – continua Manneschi – ma si rende invece urgente e necessario far valere il principio di precauzione e per questo chiediamo alle autorità di Firenze, della Regione e dello stesso Maggio di attivarsi affinché la tourné sia interrotta e l’orchestra faccia ritorno in Italia”. «Facciamo rientrare a casa i professionisti del Maggio.

Se Renzi vuole andare in Giappone per far rientrare l'orchestra del Maggio ben venga, se altrimenti le sue intenzioni sono quelle di fare una passerella è bene che se ne stia a casa». A dirlo è l'onorevole Claudio Morganti, eurodeputato e segretario nazionale della Lega Nord Toscana. «La situazione in queste ore in Giappone – asserisce l'onorevole Morganti – è a dir poco allarmante e francamente far proseguire una tournée in queste condizioni mette a serio rischio i nostri musicisti.

La solidarietà è una componente fondamentale in tali vicende, ma a questa devono seguire la praticità e il fare, ossia far ritornare tutti i musicisti a casa visto che non sanno gestire le conseguenze di terremoti di questa portata e certamente non sono pronti per affrontare una tragedia come questa. Mi domando se vale la pena mettere a rischio la vita delle persone per interessi politici ed economici. Le radiazioni provenienti dalle centrali nucleari, le continue scosse, il razionamento della corrente elettrica non sono forse motivi validi per farli rientrare? Mi auguro – sottolinea l'eurodeputato – che la visita del sindaco Matteo Renzi non sia una passeggiata di routine.

Ai musicisti non servono certo gli applausi di Renzi, bensì l'ordine di rientrare e di poter riabbracciare i propri familiari. Smettiamola con le frasi fatte del tipo ''il Maggio Musicale fiorentino in Giappone è un'oasi di speranza e di bellezza'' perché prima di tutto è importante l'incolumità delle persone. Non teniamo i nostri musicisti – termina Morganti – prigionieri degli interessi economici, ma riportiamoli a casa». “Ormai i commenti politici sulla rete civica del Comune di Firenze e quelli dei fiorentini, parenti, amici dei lavoratori, su Facebook sono unanimi a ritenere una pazzia lasciare i lavoratori del Maggio Fiorentino ancora in balia degli eventi in Giappone.

– afferma il Consigliere Comunale Tommaso Grassi. “Solo mezz’ora fa l’ANSA affermava che ‘le barre di combustibile nucleare nel reattore n.2 della centrale di Fukushima n. 1 sono totalmente esposte e che gli esperti della Tepco non escludono la possibilità di una fusione del combustibile: solo questo, senza considerare anche la situazione psicologica a cui da due giorni sono esposti i nostri connazionali, dovrebbe imporre al Sindaco e alla Sovrintendente di chiedere immediatamente il rimpatrio di tutto il Maggio in Italia.” “Speriamo che il Sindaco faccia chiarezza intervenendo con un proprio comunicato sulla rete civica del Comune: anche noi abbiamo utilizzato Facebook in queste ore ma è doveroso per una Istituzione esprimersi anche sui canali ufficiali., Non sono stati pochi coloro che stamani da tutta Italia, ci hanno chiamato esprimendo il dispiacere per non riuscire a trovare una posizione del Sindaco Renzi e della Sovrintendente Colombo se non su Facebook mezzo che non tutti utilizzano e che sicuramente non può rappresentare il canale ufficiale per le comunicazioni istituzionali.” “Il Sindaco Renzi e la Sovrintendente Colombo non possono ignorare che ovunque su internet, sui giornali e tra la gente il sentimento più forte è quello, davanti alla tragedia giapponese e agli elevati rischi sanitari e ambientali, di richiedere il rimpatrio del Maggio.

America e Francia stanno ritirando la propria flotta dal Giappone e invitano i connazionali a tornare nel proprio paese, solo Firenze sembra non dare nessun peso all’allarme internazionale.” “E’ da folli non sospendere un tournee di spettacoli, per motivi che non riusciamo sinceramente a capire. – conclude Grassi – Speriamo che la notizia della penale economica che un annullamento unilaterale della tournee potrebbe comportare non stia condizionando una scelta che ormai è l’unica via perseguibile: sarebbe vergognoso per chiunque anche solo pensarlo.”

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