Alleanza delle cooperative: un patto unitario tra le tre centrali cooperative

Confcooperative, Legacoop e Agci, nel territorio fiorentino rappresenta 1200 imprese associate, 23.000 occupati e un fatturato di 4 miliardi di euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2011 13:42
Alleanza delle cooperative: un patto unitario tra le tre centrali cooperative

E’ nata a Roma l’«Alleanza delle cooperative italiane», il colosso che deriva dal patto tra le tre centrali cooperative Confcooperative, Legacoop e Agci. Una svolta nel mondo della cooperazione che vedrà un’unica guida, a rotazione, tra i tre presidenti delle Centrali e che affiderà il primo mandato, annuale, rinnovabile, a Luigi Marino, attuale presidente nazionale di Confcooperative. Un’alleanza sancita che a Firenze e provincia vanta numeri importanti: 1200 imprese associate, 23.000 occupati con una presenza femminile che supera il 50% del totale, 650.00 soci, un fatturato di 4 miliardi di euro.

Una realtà significativa nel nostro territorio che comprende la rete creditizia delle Bcc, Banche di credito cooperativo (7 banche, 3 miliardi di depositi e 3 miliardi di impieghi, presenza capillare sul territorio), colossi della distribuzione come Coop e Conad, significative fette di mercato nell'agroalimentare e nei servizi agricoli, welfare socio-sanitario, costruzioni e servizi. Un passaggio epocale nel mondo della cooperazione voluto, come i tre presidenti nazionali Marino, di Confcooperative, Giuliano Poletti di Legacoop e Rosario Altieri di Agci hanno scritto in una lettera inviata al Presidente della Repubblica Napolitano, con l’obiettivo di “rafforzare ancor più l'azione di rappresentanza delle cooperative”.

“Quello che succederà il 27 gennaio è molto importante perché noi crediamo fermamente che l’unità del mondo della Cooperazione ci darà maggiore forza per superare la crisi - ha detto il presidente di Confcooperative Firenze Prato Stefano Meli - nel nostre territorio, infatti, già da molti anni la collaborazione fra le tre Centrali è stata efficace anche per la continua ricerca di rendere unitaria la nostra posizione ai tavoli di concertazione con le amministrazioni locali”.

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