La Finanziaria e il Bilancio 2011 della Regione Toscana

Le risorse complessive sono di 8 milioni e 603 mila euro, con una riduzione di 287 milioni rispetto all’anno precedente. Solo la spesa sanitaria registra un modesto incremento di 44 milioni. La riduzione dei trasferimenti statali, pari a € 320 milioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 dicembre 2010 14:19
La Finanziaria e il Bilancio 2011 della Regione Toscana

Firenze– Pesanti riduzioni dei trasferimenti da parte dello Stato, blocco dell’autonomia tributaria, imposizione di tetti alla spesa, sia corrente che di investimento. Questo è il quadro in cui si colloca la legge Finanziaria 2011 della Regione Toscana. Il taglio dei finanziamenti statali all’insieme delle Regioni a statuto ordinario è di 4 mld di euro sul 2011, 4,5 mld di euro sul 2012 e sugli anni successivi. Per la Toscana questo si traduce in un taglio di circa 320 milioni di euro per il 2011 e di circa 360 milioni di euro dal 2012 in avanti.

Se si fa riferimento agli anni 2008-2010, quando la riduzione è stata pari a 24 milioni, si rileva che la manovra finanziaria richiede alla Regione uno sforzo equivalente a quello che la precedente normativa avrebbe richiesto in 40 anni. Ecco i contenuti principali della legge licenziata dal Consiglio regionale. Personale e spese di funzionamento Le limitazioni all’assunzione di personale per l’anno 2011 sono del 20% della spesa in conformità a quanto previsto dalla normativa statale.

Con il blocco del turn over su dieci dipendenti che lasceranno il servizio solo due potranno essere assunti. In Regione è previsto il pensionamento per un centinaio di dipendenti e quindici dirigenti, con un risparmio di 5 milioni. I contributi regionali sulle spese di funzionamento sono ridotti del 5% rispetto al 2010 per gli enti dipendenti, le aziende, gli enti del servizio sanitario e del 15% per le fondazioni, ad eccezione della Scuola di Musica di Fiesole, la scuola interregionale di polizia locale e la fondazione Monasterio.

Le spese di pubblicità e rappresentanza sono tagliate dell’80%. Sono ridotti del 10% anche i compensi degli organi amministrativi. La partecipazione agli organi collegiali di enti che ricevono contributi pubblici (come Irpet, Enti parco Maremma, Migliarino, Alpi Apuane, Consorzio Lamma) darà luogo soltanto al rimborso spese ed a gettoni di presenza di massimo 30 euro. I collegi dei revisori saranno di tre componenti, che riceveranno un’indennità pari al 3% nel caso del presidente e del 2% negli altri casi di quella spettante al presidente della Giunta regionale.

Gli enti e le agenzie regionali entro il prossimo anno elimineranno le strutture per gli acquisti e utilizzeranno una centrale regionale. Così saranno recuperati 3 milioni, su 11 milioni di spesa complessiva. Un altro risparmio di 1,5 milioni è previsto dalla riduzione dei locali in affitto. Razionalizzazione enti dipendenti E’ prevista la soppressione dell’Agenzia regionale per lo sviluppo in agricoltura (Arsia). Il personale, poco meno di cento persone, che sarà provvisoriamente assegnato alla Giunta in attesa della costituzione di una nuova agenzia per lo sviluppo della Green Economy, che si occuperà anche della gestione delle aziende agricole di Cesa, Alberese, San Rossore.

In attesa della sua costituzione, le funzioni di incremento ippico per la gestione degli stalloni di proprietà regionale, con un finanziamento di 250 mila euro l’anno, saranno affidate all’Ente parco di San Rossore con una convenzione, che prevederà anche il distacco del personale. L’Agenzia regionale di sanità (Ars) e l’Istituto regionale per la programmazione economica (Irpet) saranno guidati da un comitato di indirizzo e controllo invece che da un consiglio di amministrazione. Anche gli emolumenti ai sindaci revisori saranno resi omogenei e ridotti.

Oggi il consiglio di amministrazione di Ars costa 126 mila euro l'anno, altri 48.800 Irpet. Il risparmio previsto è di 167.650 euro. Sistema turistico Le aziende di promozione turistica sono soppresse. L’attività di promozione sulle risorse ed i servizi regionali sarà di competenza della Regione, mentre gli enti locali si occuperanno di far conoscere l’offerta territoriale. Per le funzioni che restano in capo alle Province è previsto un finanziamento di 4 milioni e 810 mila euro.

Il sistema costava circa 14 milioni. Servizio idrico e rifiuti Entro il 30 giugno prossimo la Giunta presenterà al Consiglio regionale una proposta di legge per la riforma del servizio idrico integrato e del servizio di gestione dei rifiuti, con l’individuazione dell’Ambito territoriale ottimale unico per il servizio idrico. Trasporto pubblico locale Con il recupero di 130 milioni dai fondi Fas, è stato per il momento scongiurato un taglio drastico nei servizi.

L’obbiettivo è di giungere già nel corso del 2012 ad un nuovo modello, con un unico ambito regionale, e quindi un unico lotto di gara per l’affidamento dei servizi sia su gomma che su ferro. E’ prevista la ricapitalizzazione per 350 mila euro della società Alatoscana, che gestisce l’aeroporto di Marina di Campo nell’Elba. Aziende sanitarie e servizi sociali La spesa per il personale dovrà essere inferiore dell’1,4% rispetto a quella del 2006. La Regione nel triennio successivo aveva fissato un limite di spesa pari a quella del 2006 ridotta dell’1% per ciascun anno.

Per il 2011 dovrà essere predisposto un piano di revisione delle piante organiche che, garantendo i livelli essenziali di assistenza, preveda proporzioni adeguate tra i vari profili (medici, infermieri) e contenute assunzioni di personale amministrativo. E’ previsto un finanziamento di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2012 per il rinnovo del patrimonio strutturale e strumentale delle aziende sanitarie, integrato da un fondo di anticipazione di 150 milioni di euro per ciascuno dei tre anni, che consentirà di non interrompere i lavori in corso.

e aziende sanitarie potranno costituire società in house finalizzate alla realizzazione di nuove strutture ed alla valorizzazione del patrimonio immobiliare. Per le tariffe è previsto un adeguamento automatico all’indice di inflazione. L’Isee, l’indicatore della situazione economica, sarà integrato con parametri uniformi su tutto il territorio regionale, sulla base di atti di indirizzo non cogenti per i comuni e cogenti per le aziende per il diritto allo studio, in modo da tenere conto del reddito effettivo e della situazione patrimoniale del nucleo familiare, come pure della sua composizione.

Questo avverrà solo per i servizi sociali e per i servizi alla scuola ed università. Altre disposizioni Irap Vengono confermate le agevolazioni per le imprese registrate Emas o certificate Iso 14001 e Sa 8000. Finanza etica Per sostenere l’accesso al microcredito dei giovani tra i 20 ed i 35 anni per iniziative imprenditoriali e professionali, è previsto un finanziamento di 500 mila euro. Contributo di solidarietà di 20 mila euro a ciascuna delle due famiglie dei soldati toscani morti in Afghanistan. Piano casa E’ prorogata di un anno l’efficacia della legge regionale 24/2009.

Il termine entro il quale gli interessati possono presentare al comune la denuncia di inizio attività per la realizzazione degli interventi passa dal 31 dicembre 2010 al 31 dicembre 2011. Sono state introdotte anche alcune modifiche per rendere più chiaro il testo di legge e per consentirne un’applicazione più agevole. Scuola normale superiore di Pisa Concessione in uso del Palazzo della Canonica alla Scuola normale superiore di Pisa per una durata al massimo di cinquanta anni, commisurata all’entità dell’investimento di 5 milioni di euro che la Scuola farà sull’immobile da destinare a biblioteca. Unioni di comuni E’ previsto un contributo di 300 mila euro a favore della fusioni tra due o più comuni.

Il sostegno regionale alle gestioni associate sarà rivolto soltanto a quelle con popolazione complessiva non inferiore a diecimila abitanti o costituite da almeno cinque comuni. Tranvie e funivie La Regione esprimerà un proprio parere sui progetti relativi a tranvie e funivie, che sarà vincolante in presenza di contributi regionali o trasferimenti nazionali e comunitari Professioni Si interviene sulla legge che promuove l’innovazione tra le professioni intellettuali per estendere l’operatività del fondo a progetti proposti da ordini, collegi o associazioni professionali. Le risorse complessive contenute nel bilancio di previsione 2011 della Regione Toscana approvato dal Consiglio regionale ammontano a 8 milioni e 603 mila euro, con una riduzione significativa rispetto al bilancio 2010, che era di 8 milioni e 890 mila euro.

Fa eccezione la spesa sanitaria, che registra un modesto incremento di 44 milioni di euro passando dai 6.504 milioni del 2010 ai 6.548 milioni del 2011. Ecco in dettaglio le previsioni, suddivise per strategie, con riferimenti al bilancio precedente. Sulla strategia istituzionale (179,60 mln) il confronto tra la spesa complessiva 2011 e 2010 evidenzia una differenza di circa 61 mln, concentrata sostanzialmente nella spesa corrente e dovuta per 14 mln alle spese elettorali; per 23,5 mln a minori trasferimenti agli enti locali; per 4,5 mln a minori trasferimenti al Consiglio regionale; per 2,2 mln a minori iniziative in materia di sicurezza; per 3 mln a minori spese in materia di comunicazione e pubblicità istituzionale; per 3,0 mln a minori spese per l’innovazione tecnologica e la formazione personale; per circa 4 mln a minori risorse vincolate sui programmi comunitari per la cooperazione internazionale. La strategia sociale (6.873,45 mln) registra un incremento di 128 milioni di euro, in parte sulla spesa sanitaria (+ 40 mln) di parte corrente, parzialmente compensata da una riduzione dei fondi relativi alle politiche sociali di provenienza statale (meno 20 mln). La strategia territoriale (437,52 mln) evidenzia una diminuzione di circa 209 mln di parte corrente, di cui circa 156 mln sui contratti di trasporto pubblico locale.

La riduzione sugli investimenti è di circa 53 mln, di cui 25mln sull’edilizia residenziale e 27 mln sulla viabilità all’interno del programma straordinario degli investimenti. La strategia ambientale (130,40 mln) mostra risorse ridotte di circa 50 mln, per minori trasferimenti ad Arpat e minori spese sugli eco-incentivi. La riduzione della spesa di investimento è dovuta a minori interventi infrastrutturali nei settori idrico (26 mln), energetico (3 mln), idrogeologico (13 mln). La strategia economica (305,18 mln) evidenzia una riduzione di circa 35 mln di euro, di cui 18 mln sulle spese di investimento e 17 mln sulla spesa corrente.

Nell’ambito della spesa di investimento, le riduzioni più significative riguardano circa 7 mln sui fondi Fas (Fondo aree sottoutilizzate), 3 mln su interventi per lo sviluppo del sistema economico e produttivo, 5 mln sul piano agricolo regionale, 2 mln sugli investimenti per le attività turistiche e termali e 1 mln sullo sviluppo delle imprese industriali. Per quanto riguarda la spesa corrente si registrano minori spese sul piano agricolo regionale (7 mln), sui trasferimenti alle camere di commercio per la tenuta dell’albo artigiani (2 mln), sulle spese gestione organismi intermedi (2 mln), sull’internazionalizzazione delle imprese (1 mln) e su altri interventi previsti dal Piano regionale per lo sviluppo economico (2mln). La strategia culturale e formativa (259,46 mln) registra una diminuzione delle risorse complessive di circa 15 mln dovuta a minori spese per il diritto allo studio (1,6 mln), progetti integrati di area (3,5 mln), trasferimenti in conto capitale ad associazioni e fondazioni (5 mln), minori spese su investimenti Fas (13 mln).

Si deve comunque considerare un incremento di risorse per circa 7 mln destinati a progetti di investimento degli enti locali sul piano integrato della cultura ed un incremento di risorse per circa 2 mln di euro per l’imprenditoria giovanile. Le risorse relative per l’Amministrazione regionale (417,43 mln) si riducono di 41 milioni per minori trasferimenti alle Apt (14 mln), minori spese per il personale (5 mln); minori spese per acquisizioni immobiliari (22 mln).

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