Rossi non giudica l'assessore Allocca

Il presidente della Giunta regionale Enrico Rossi risponde ad un’interrogazione dei gruppi di opposizione Stefania Fuscagni, Alberto Magnolfi e Gambetta Vianna.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 ottobre 2010 17:00
Rossi non giudica l'assessore Allocca

”L’assessore Salvadore Allocca ha voluto richiamare l’attenzione dei cittadini e dei media sui tagli del Governo Berlusconi ai fondi destinati alle politiche sociali. Non si può che essere d’accordo, io credo, sul fatto che la Finanziaria e le scelte del ministro Tremonti tagliano pesantemente i finanziamenti al welfare, a partire dalle risorse necessarie per l’assistenza alle persone non autosufficienti. Quanto alle forme di protesta si può essere d’accordo o non d’accordo. Ognuno sceglie le forme di lotta più confacenti alla propria storia, oltre che agli obbiettivi che si propone di raggiungere.

L’importante è che non si scada mai nella violenza, nelle offese e nella denigrazione. Allocca ha fatto una scelta. Io ne ho fatte altre. Quello che personalmente auspico è che si eviti di trascinare la politica sulla strada di una crescente spettacolarizzazione che trovo sempre meno convincente”. Il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi, ha risposto così ad un’interrogazione sull’azione di protesta dell’assessore alle politiche sociali presentata da Stefania Fuscagni, portavoce dell’opposizione, e da Alberto Magnolfi e Antonio Gambetta Vianna, capigruppo, rispettivamente di Pdl e Lega Nord.

Il testo è stato letto in aula dall’assessore Gianni Salvadori. “Conosco l’assessore Allocca. Apprezzo la sua correttezza, la sua profonda sensibilità per i temi sociali e la sua capacità di indignarsi e battersi contro le ingiustizie e per buone cause – ha aggiunto il presidente Rossi – Sono quindi certo che il gesto compiuto, e di cui non ero informato, è stato originato da sentimenti sinceri e ragioni condivisibili”. “Il presidente Rossi non si esprime sul fatto politico.

Non si chiama qualcuno in Giunta per esprimere le proprie emozioni – ha replicato Alberto Magnolfi -. Un assessore ha poteri, doveri e deve affrontare i problemi, non salire sui tetti con la bandiera rossa in mano”. A suo parere c’è il rischio di “una deriva propagandistica, contraria a quello che serve realmente”. (dp)

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