Crisi del pomodoro: credito agevolato per le imprese a tracollo

Task force a Grosseto della Cia per salvare le aziende toscane del pomodoro da industria. Il presidente Cia Pascucci: "Bisogna assicurare la continuità di vendita anche in tempo di crisi".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 2010 19:01
Crisi del pomodoro: credito agevolato per le imprese a tracollo

Campagna di raccolta verso il via per il pomodoro da industria in Toscana, proprio in una fase caratterizzata da una crisi senza precedenti. La Cia Toscana, insieme alle Cia provinciali, si è mobilitata per trovare con le istituzioni, tutte le soluzioni possibili. Presso la sede della Cia di Grosseto si è svolto un incontro urgente, che ha visto la presenza, oltre ai rappresentanti della Cia, il gruppo dirigente di Asport – Op ortofrutticola con sede a Grosseto, l’assessore all’Agricoltura della Provincia di Grosseto Enzo Rossi, nonché direttore dello stabilimento di Albinia del gruppo Apo Conerpo – Conserve Italia.

Nell’incontro sono state valutate ed approfondite le principali azioni da mettere in campo per affrontare l’emergenza a livello regionale e nazionale di seguito riportate. E’ stato espresso un forte apprezzamento per la tempestiva convocazione delle organizzazioni agricole da parte dell’assessore regionale Gianni Salvadori per valutare insieme la situazione ed individuare le iniziative da intraprendere per affrontare la questione, giudicando positivo sia l’intervento verso il ministro Galan per l’immediata convocazione degli industriali per il rispetto degli impegni contrattuali che per gli interventi da intraprendere a livello regionale. In Toscana – sottolinea la Cia regionale – è necessario convocare le imprese di trasformazione, non solo per verificare il rispetto delle condizioni contrattuali (ritiro del prodotto, la corresponsione del prezzo concordato ed applicazione corretta dei parametri qualità), ma anche per valutare la possibilità di un ulteriore impegni di queste imprese nei confronti dell’intera produzione toscana compresa quella contrattualmente impegnata con trasformatori fuori della Toscana.

Si stanno inoltre verificando casi di produttori toscani che si sono visti rifiutare il ritiro di produzione e gli eventuali interventi di sostegno. "E’ opportuno attivare forme di sostegno finanziario nei confronti dei produttori per affrontare l’emergenza con l’apertura di forme di credito agevolato – dice Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana - con garanzia pubblica, quali cambiali agrarie. E poi ci vogliono degli interventi verso la GDO affinché – aggiunge -, anche nella fase di crisi, assicuri la continuità, sia temporale che quantitativa, per l’acquisto del prodotto trasformato in Toscana". Vanno poi approfondite tutti i dettagli – secondo la Cia - per il futuro del pomodoro da industria in Toscana in merito al mantenimento e possibile sviluppo sia della coltivazione che della stessa filiera.

"In particolare – afferma Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana - è emerso che per il futuro andranno valutate e verificate le possibilità di ampliamento della capacità di trasformazione del prodotto, della sua ulteriore identificazione e valorizzazione, del rafforzamento dell’aggregazione del prodotto e dei produttori attraverso la promozione ed il rafforzamento delle forme cooperative e associative nonché l’irrobustimento delle relazioni e degli accordi di filiera anche attraverso la messa a punto di nuove progettualità che coinvolgano tutti i soggetti, dai produttori alla GDO".

E fra le azioni da intraprendere a livello nazionale l’intervento del Ministro e del Ministero nei confronti dei trasformatori collocati fuori della Regione Toscana al fine di garantire il rispetto delle condizioni contrattuali a suo tempo assunti, ovvero la garanzia del ritiro della produzione. Inoltre l’adozione da parte del Ministero delle politiche agricole dei provvedimenti per la vigilanza e controllo per il rispetto delle condizioni contrattuali relativamente ai prezzi da corrispondere ai produttori, per evitare fenomeni speculativi a danno degli agricoltori, e per l’applicazione corretta dei parametri qualitativi, ovvero, che la situazione di crisi non sia l’occasione per alterare criteri di valutazione dei parametri di qualità in maniera esagerata e strumentale.

Quindi si chiede la modifica del decreto relativo alla determinazione del premio Pac alla produzione assicurando ai produttori l’erogazione del premio accoppiato; interventi diretti verso i produttori che hanno contattato quantità in seguito non ritirate dall’industria. Si chiede il rinvio del pagamento dei contributi previdenziali e sospensione, per almeno un anno, delle rate di mutui e prestiti; l’adozione di tutte le misure tese alla tutela della produzione nazionale e vigilanza speciale sulle importazioni di prodotto dall’estero, soprattutto dal versante cinese, anche attraverso iniziative da sollecitare e promuovere a livello comunitario.

La Cia Toscana ha preso infine l’impegno di monitorare a livello locale, regionale la situazione e le sue evoluzioni nonché per mettere a punto ulteriori iniziative da intraprendere a tutela dei produttori e del loro reddito.

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