Prato, madre tenta il suicidio dopo litigio con la figlia

Provvidenziale è stato l’intervento dei poliziotti di una volante della Questura di Prato per salvare una donna dalle chiare intenzioni suicide che camminava lungo i binari della linea ferroviaria Calenzano-Prato.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2010 14:44
Prato, madre tenta il suicidio dopo litigio con la figlia

Provvidenziale è stato l’intervento dei poliziotti di una volante della Questura di Prato per salvare una donna dalle chiare intenzioni suicide che camminava lungo i binari della linea ferroviaria Calenzano-Prato. Erano le 3.20 circa quando, presso la sala operativa della Questura giungeva una segnalazione riguardante una donna che si sarebbe allontanata da casa con intenzioni suicide. La segnalazione, in particolare riferiva di una lite in famiglia scaturita tra una donna, una cittadina pratese di 42 anni, e la figlia ventunenne.

Acquisita la segnalazione veniva effettuata, a cura delle volanti, un’ampia battuta volta al rintraccio della donna, in considerazione della realistica probabilità che la stessa ponesse in atto gesti inconsulti. Nel corso dell’attenta quanto frenetica attività perlustrativa che si allargava fino al confine territoriale pratese, una pattuglia delle volanti si portava nei pressi della strada ferrata ed in particolare nei pressi della stazione ferroviaria di Calenzano e qui, dopo aver scavalcato il cancello, nella penombra, tra la flebile luce artificiale, gli agenti riuscivano a scorgere la sagoma di una persona tra i binari del treno.

Alla vista degli agenti la donna iniziava a correre in direzione opposta in evidente pericolo, inseguita dagli agenti che, dopo non poca fatica riuscivano a raggiungerla spostandola di forza sul marciapiede, al sicuro dalla sede di transito ferroviario. Durante le faticose operazioni di convincimento e rassicurazioni operate dai poliziotti verso la donna, questa continuava ad urlare cercando di divincolarsi dalla presa ad ogni transito di treno manifestando chiaramente le intenzioni suicide e costringendo gli agenti a bloccarla a terra proprio per la materiale difficoltà a trattenerla dal suo insano gesto.

Dopo qualche minuto, chiamata dalla polizia, giungeva in soccorso l’ambulanza medicalizzata di Sesto Fiorentino, con il personale sanitario che si attivava a sedare la donna trasportandola presso l'ospedale per le cure del caso e consulenze psichiatriche. Da informazioni raccolte dal marito, emergeva che il folle gesto realizzato dalla moglie era dovuto al difficile rapporto esistente tra madre e figlia a causa delle preoccupazioni ed insoddisfazioni che quest’ultima dava ai propri genitori.

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