Pistoia: una centrale a gas al posto della vecchia fabbrica

Oggi la firma dell'intesa fra istituzioni, parti sociali e Repower. Via libera alla reindustrializzazione, un investimento che punta al reimpiego dei lavoratori in regime di cassa integrazione che scade a fine anno.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2010 13:56
Pistoia: una centrale a gas al posto della vecchia fabbrica

Un protocollo d'intesa che dà il via libera al processo di reindustrializzazione dell'area ex Radicifil, a Pistoia. A firmarlo sono stati Regione, Provincia e Comune di Pistoia, organizzazioni sindacali e Associazione degli industriali e Repower Produzione Italia spa, l'azienda che si occupa di produzione e vendita di energia elettrica e che realizzerà nell'area una centrale a gas. Un lavoro di squadra per attirare capitali in grado di salvaguardare la vocazione industriale dell'area e l'occupazione, dopo la chiusura di una storica azienda, la Radicifil, e la messa in cassa integrazione dei suoi operai.

Un lavoro sfociato nel protocollo d'intesa di oggi che impegna i firmatari, ciascuno per le sue competenze, a collaborare per la realizzazione e la successiva gestione del nuovo impianto. "Un lavoro di squadra – sottolinea l'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – che ha messo insieme tutti i soggetti interessati, e che ha saputo lavorare in una prospettiva di sviluppo, tesa a salvaguardare i posti di lavoro, gettando le premesse per ulteriori investimenti nell'area che potranno coinvolgere l'imprenditoria locale e riassorbire altri lavoratori fra quelli espulsi dal processo produttivo per colpa della crisi". Per Cgil rappresentata da Daniele Gioffredi: "Dallo sciagurato maggio 2009 che ha visto restare a casa oltre 130 dipendenti, siamo ora a 120 unità, speriamo di poterli reintegrare il più possibile.

La cassa integrazione cesserà il 31 dicembre 2011 - spiega - quindi i tempi sono ristretti e speriamo di partire il prima possibile per insediare nell'area la centrale e creare così attrattiva anche nella zona per ampliare l'offerta di lavoro ed assumere ulteriori lavoratori" Per il sindaco Renzo Berti la firma del protocollo di quest’oggi è una notizia, concreta e buona per il territorio di Pistoia, che sta tutt’ora soffrendo le conseguenze di una crisi economica di dimensioni mondiali.

"Infatti, al di là delle rassicurazioni che a più riprese ci investono dai livelli politici nazionali - spiega il primo cittadino di Pistoia - come quando si dice che l’afa estiva sta passando solo per convincerci che stiamo meglio, in realtà la crisi continua, ben vengano operazioni come quella della Repower, o come quella della Call & Call di alcuni mesi fa". La presidente della provincia di Pistoia Federica Fratoni, sottolinea invece come il protocollo rappresenti "un primo passo di un percorso importante, finalizzato al recupero, sia pure ancora parziale, di un insediamento produttivo di grande valore come quello della ex Radicifil.

Risultato di una sinergia che può diventare un valido esempio da seguire per risolvere anche altri casi simili». Entro sei mesi un progetto per la realizzazione della centrale a gas e prevedere soluzioni tecnologiche in grado di garantire l'ambiente questo il compito della società Repower che si impegna anche a coinvolgere le imprese e la manodopera locale, anche nella fase di costruzione dell'impianto e, in particolare, ad assumere e far impiegare i lavoratori ex Radicifil e di altre aziende che hanno cessato l'attività. Ed è proprio l'Amministratore delegato di Repower l'ing.

Poggiali a concludere gli interventi: "Non un punto d'arrivo ma di partenza, una fruttuosa collaborazione che si è venuta a creare tra le parti interessate e che trovo una eccezione, mentre dovrebbe essere la normalità operativa, nel panorama settoriale. Posso dirlo con sincerità - aggiunge - visto che da anni lavoro nel ramo. Esiste un rigoroso iter per ottenere i permessi di realizzazione di questi impianti - spiega - ma siamo convinti che il nostro investimento rappresenterà un contributo importante per l'economia locale nel pieno rispetto dell'ambiente e del territorio" Antonio Lenoci

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