Cercano di sfuggire a Polizia e Parà gettandosi nel Bisenzio

I passanti increduli avranno pensato ad un film d’azione, ma era tutto vero quello che stava accadendo ieri sera nei pressi del ponticino pedonale di via Amendola a Prato. Due uomini si erano gettati nel fiume per sfuggire all'arresto.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 giugno 2010 14:26
Cercano di sfuggire a Polizia e Parà gettandosi nel Bisenzio

I passanti increduli avranno pensato ad un film d’azione, ma era tutto vero quello che stava accadendo, alle ore 22:50 circa di ieri sera, nei pressi del ponticino pedonale di via Amendola a Prato. Poco prima infatti la Pattuglia Interforze “Europa”, composta da Poliziotti e Parà della Folgore, nel corso di attenta attività di controllo effettuata nella vicina piazza Mercatale, era stata avvicinata da un venticinquenne di nazionalità italiana che riferiva di aver riconosciuto senza ombra di dubbio il magrebino che lo aveva rapinato, nella serata della giornata precedente, del proprio portafogli contenente 80 euro, minacciandolo con un coltello nella medesima piazza.

L’italiano portava gli operatori nei pressi di un pub, indicando agli stessi il nordafricano, in quel momento in compagnia di un connazionale. Al rapido avvicinarsi dei componenti la pattuglia “Europa”, i due stranieri si davano immediatamente alla fuga verso il camminamento pedonale del Bastione delle Forche, inseguiti dal Poliziotto e dai due Parà fino in via Arc. Martini, dal quale i due fuggivano lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume Bisenzio, mentre sul posto venivano fatte confluire altre Volanti della Questura.

Di fatto accerchiati dalle pattuglie, che convergevano anche sull’altra riva costeggiante via Amendola, i due stranieri si lanciavano nel fiume, cercando di guadagnare la fuga, venendo però uno di essi, quello resosi autore della rapina in danno dell’italiano, rintracciato e bloccato mentre tentava di nascondersi dietro un cespuglio del greto del Bisenzio, nei pressi del suddetto ponticino pedonale. L’altro nordafricano invece riusciva inizialmente a evitare la cattura, camminando e nuotando nella parte centrale del corso d’acqua, imponendo l’invio di una Squadra dei Vigili del Fuoco muniti di un’imbarcazione e di personale con equipaggiamento da immersione, grazie ai quali un agente della Polizia di Stato e uno dei Parà della Folgore, saliti sull’imbarcazione, riuscivano ad afferrare il magrebino ancora in acqua, portandolo sulla barca e a mettendolo definitivamente in sicurezza.

Condotti i due negli uffici della Questura di Prato, si accertava che entrambi fossero clandestini sul territorio nazionale e già destinatari di precedenti provvedimenti di espulsione, emessi rispettivamente gli scorsi 18 e 21 giugno, nell’evidenza dei fatti inosservati. Compiutamente generalizzati entrambi per ventisettenni cittadini marocchini, il primo veniva tratto in arresto in attuazione di provvedimento di fermo di persona gravemente indiziata del reato di rapina, mentre il secondo era tratto in arresto per l’inosservanza del predetto ordine di espulsione del Questore di Prato del decorso 21 giugno.

Entrambi, ovviamente, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria anche per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.

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