Cravatta: Marinella a Firenze per beneficenza

Venerdì 7 maggio, alle ore 20.00, al Grand Hotel Villa Medici (Via Il Prato 42) il Lions Club Firenze Stibbert sposa l’eleganza maschile per sostenere il Santuario della SS. Annunziata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2010 14:41
Cravatta: Marinella a Firenze per beneficenza

FIRENZE, 6 MAGGIO 2010– Il “Re della cravatta” si racconta: lo stilista Maurizio Marinella, erede dell’omonimo brand famoso in tutto il mondo per le sue creazioni, sarà domani a Firenze per parlare dell’origine, della storia e del successo vissuto dall’accessorio maschile per eccellenza. La cravatta diventa così protagonista di una serata esclusiva, organizzata dal Lions Club Firenze Stibbert e dedicata alla moda, all’eleganza e all’eccellenza italiana, ma non solo.

Durante la cena di gala ospitata al Grand Hotel Villa Medici, infatti, si svolgerà una speciale vendita di cravatte dell’ultima collezione, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza e destinato in favore dei Padri del Santuario della SS. Annunziata per opere di restauro che contribuiranno a valorizzare uno dei luoghi più rappresentativi della storia di Firenze. In questo evento, la storia della città “sposa” la storia della moda e delle creazioni di Marinella, le cui collezioni hanno vestito uomini famosi, regnanti italiani e stranieri dell’ultimo secolo, industriali, poeti, scrittori ed intellettuali.

E per ultimo i politici e gli yuppies dei nostri tempi. Dal 1914, per quasi un secolo le cravatte ideate da Eugenio Marinella hanno attraversato le vicende storiche italiane partendo dalla piccola bottega sull’elegante Riviera della Chiaia di Napoli, fino a portare l’eccellenza del brand in Inghilterra, Stati Uniti e Giappone. La passione per l'eleganza e la qualità continua ancora oggi grazie a Maurizio Marinella, terza generazione della famiglia, che ha raccolto l'eredità del marchio con uno spirito imprenditoriale in sintonia con le moderne leggi del marketing.

La produzione firmata E. Marinella ha conservato la scrupolosa attenzione alla qualità delle materie prime e la curatissima fattura ancora oggi rigorosamente artigianale, per queste cravatte “napoletane veraci” e allo stesso tempo "very british”.

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