Di Giorgi: «Scure del Ministro sul tempo pieno. Sarà emergenza sociale»

L’assessore all’educazione: «Quasi il 25% delle classi, alla primaria, non potrà garantire l’insegnamento fino alle 16.30. Un brutto colpo per le famiglie». Roselli e Stella (Pdl): “Irresponsabile l’allarmismo lanciato dall’assessore”

Redazione Nove da Firenze
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28 aprile 2010 23:12
Di Giorgi: «Scure del Ministro sul tempo pieno. Sarà emergenza sociale»

Da settembre è a rischio il tempo pieno nelle elementari di Firenze. L’annunciato taglio dei docenti non garantirà, per molte classi, l’insegnamento fino alle 16.30, come avviene oggi. L’allarme è stato lanciato dall’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi che questa mattina, a Palazzo Vecchio, ha presentato i dati per l’anno scolastico 2010-2011 dopo la chiusura delle iscrizioni di febbraio scorso. «Saranno solo 73, su 97 che lo hanno richiesto, le classi che potranno usufruire di questa opportunità – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – circa 600 bambini, purtroppo, dovranno uscire alle 12.30-13.

Con buona pace dei genitori che lavorano e non possono permettersi una baby-sitter. Un passo indietro, di fatto, nella conquista del tempo pieno, chiesto da moltissimi cittadini e che tanto aiuta le famiglie, specie di basso-medio reddito, in cui lavorano entrambi i genitori». «Se il Ministero confermerà queste scelte – ha aggiunto l’assessore all’educazione – sarà fondamentale il ruolo della Regione per fare fronte a una vera e propria emergenza sociale. Anche noi, come amministrazione comunale, cercheremo di fare la nostra parte.

Già ora interveniamo con ingenti risorse per garantire i servizi di pre e post scuola, la refezione scolastica, il trasporto degli alunni, l’assistenza ai disabili ed ai bambini stranieri, l’assistenza linguistica, il ciclo di attività de ‘Le Chiavi della Città’. Ma l’eventuale apporto del Comune rappresenterà sempre un palliativo: non si può sostituire un insegnate dello Stato con gli operatori di una cooperativa sociale. In questo caso garantiremo, al massimo, un ‘parcheggio’ a scuola per quei bambini esclusi dal tempo pieno e, quindi, non una vera e propria attività didattica».

Quanto ai dati delle iscrizioni saranno quasi 33mila gli alunni che a settembre frequenteranno le scuole comunali, statali e paritarie dell’infanzia, della primaria e secondaria di primo grado della città. Il dato esatto, 32.904, è superiore a quello dello scorso anno che era di 32.621, con un aumento di quasi lo 0,9%. Gli alunni iscritti al primo anno della scuola primaria statale sono 2.542, mentre frequenteranno la scuola secondaria di primo grado 2.680 nuovi studenti.

I ragazzi stranieri che frequenteranno le scuole dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado saranno, in tutto, 4.449 (pari al 15,81% della popolazione scolastica). Negli istituti paritari gli alunni stranieri saranno, complessivamente, 230 e rappresentano il 4,81% degli iscritti. Nelle scuole pubbliche si sono iscritti, complessivamente, l’1% di bambini stranieri: dal 14,86% dello scorso anno al 15,81% per il 2010-2011. «Ogni anno – ha rilevato l’assessore – il numero di ragazzi stranieri cresce di circa un punto percentuale».

«Quanto alle liste d’ attesa per la scuola materna – ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi – i genitori possono tranquilli: tutti i bambini sono stati accolti. C’è un problema sull’area di Soffiano-San Lorenzo a Greve: ci sono circa 25 bambini in lista di attesa e per questi è stato richiesto alla direzione scolastica regionale di aprire una nuova sezione presso la scuola Anna Frank in modo da accogliere tutti coloro che non hanno trovato posto». “Irresponsabile lanciare allarmismi demagogici, soprattutto quando si affrontano tematiche così rilevanti per le famiglie e la città.

Quanto dichiarato dall’assessore Di Giorgi è solo una preoccupazione, che però non trova nessun riscontro nei fatti e nei documenti ufficiali del Ministero e dell’ufficio scolastico regionale”. Questa la risposta dei consiglieri del PdL Emanuele Roselli e Marco Stella all’assessore Rosa Maria Di Giorgi “Lo stesso assessore ammette come quello che ha espresso è una preoccupazione ipotetica e non una dato reale: nella nota dell’assessore Di Giorgi si legge: ‘se il Ministero confermerà queste scelte…’, e ciò dimostra come i dati allarmistici non hanno nessun riscontro con la realtà dei fatti – hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra –.

L’assessore Di Giorni rischia di ripetere la brutta figura fatta dal suo predecessore Lastri, che nel fine marzo 2007 lanciò una crociata con la quale chiedeva ‘al Ministero della pubblica istruzione e alla Direzione scolastica regionale di rivedere le proposte di riduzione degli organici, per continuare a garantire alle scuole il tempo pieno e per mantenere la qualità dell’offerta formativa nel nostro territorio’. Peccato però che non solo non si verificò alcun taglio al tempo pieno, ma nel 2008 vi fu anzi un aumento del servizio, in Toscana dell'8%”.

“Nonostante i mille allarmismi lanciati dai sindacati e dagli ‘autorevoli’ esponenti del centrosinistra, ad oggi non si è registrato in tutta Italia un solo caso di un bambino escluso dal tempo pieno – hanno concluso Roselli e Stella –. Ci saremmo quindi aspettati maggiore responsabilità da chi, come l'assessore Di Giorgi, rappresenta le istituzioni, e una maggiore prudenza nel trattare certi temi con questi toni: così si rischia di diffondere allarmismi infondati sostituendo l'informazione e le giuste preoccupazioni con la demagogia antigovernativa più spicciola.

Chiediamo all’assessore di rettificare quanto dichiarato. Dichiarazioni di questo tipo sono di una gravità assoluta dato che non sono confermate da nessun dato ufficiale del Ministero”.

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