Autostrada tirrenica: respinta mozione che chiedeva di non approvare progetto definitivo

Ceccarelli: "Opera strategica anche per il territorio". Mugnai (FI) in aula: «Troppa arroganza»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 gennaio 2017 23:40
Autostrada tirrenica: respinta mozione che chiedeva di non approvare progetto definitivo

Firenze– Respinta dall’aula una mozione, presentata da Tommaso Fattori e Paolo Sarti (sì – Toscana a Sinistra) che invitava la Giunta regionale a “esprimere parere contrario al procedimento di approvazione del progetto definitivo con valutazione d’impatto ambientale, formazione dell’intesa Stato-Regione in merito alla localizzazione dell’opera e dichiarazione di pubblica utilità”. L’atto è stato respinto con 21 voti contrari e 15 voti favorevoli. Illustrando la mozione, Fattori ha spiegato di essere “contrario a una proposta antimoderna, che ripropone nel 2017 un progetto nato negli anni ‘60, quando per modernità si intende usare le autostrade del mare, più veloci ed economiche, o il trasporto su ferro”.

Tuttavia la mozione “si limita a chiedere parere contrario solo sullo specifico progetto definitivo, su cui sono contrari anche i sindaci del territorio, che prevede un pedaggio salasso e complanari assenti o, quando ci sono, pericolose”.

Giacomo Giannarelli (M5S) ha annunciato voto favorevole, spiegando “di sentirsi imbarazzato a parlare di un progetto vecchio di 53 anni. Sicuramente è necessario un intervento infrastrutturale, ma non questo, contro il quale si sono schierati anche tutti i sindaci del Pd”.

«Le pubbliche amministrazioni parlano per atti, e qui gli atti vanno in una direzione e le enunciazioni in un’altra. Basta. Sulla Tirrenica vogliamo capire le reali intenzioni del Pd, perché un’opera così importante e attesa, che io ritengo strategica, non può passare sopra le istanze espresse dai territori. Va ben programmata, e pensare con arroganza di non tener conto del parere di chi di quell’opera subirà l’impatto diretto significa non aver capito niente di come politicamente si gestisce un intervento del genere»: ecco qui uno dei passaggi centrali dell’intervento con cui poco fa, in Consiglio regionale, il capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai ha annunciato il suo voto a sostegno della mozione che, secondo sue parole, «si propone di levare il vin dai fiaschi sulle reali intenzioni del Pd sulla Tirrenica». Reali intenzioni, sì, perché i sindaci della Maremma di ogni schieramento, Pd compreso, rilevano – ricorda Mugnai in aula – «difficoltà, difformità, danni, insufficienze, disparità di accesso ai servizi…» Il documento presentato alla Regione dai sindaci maremmani chiede cose chiare, in primis che il progetto sia integrato da uno studio complessivo del traffico attuale e futuro che dovrà verificare le funzionalità delle complanari con l’individuazione dei tempi di percorrenza per poter confrontare l’attuale accessibilità dei territori a sud di Grosseto prima e dopo l’opera, nonché uno studio sull’impatto ambientale che avrà l’opera, la necessità di predisporre mitigazioni, una viabilità complanare adeguata.

E lì si parla di progetto definitivo, non di ipotesi: «Un progetto definitivo – sottolinea Mugnai in aula – che non va bene sotto troppi aspetti e a cui va detto con forza ‘no’ e che invece si vuole forzosamente calare sui territori. A volte – chiosa – viene il sospetto che chi presenta progetti così malfatti in realtà lo faccia per evitare di realizzare qualsiasi opera». «C’è da capire cosa si vuol fare di queste indicazioni. Perché io credo che le infrastrutture servano, soprattutto in territori come la Maremma dove ne sono state realizzate poche e che scontano un gap pesante.

Però vanno fatte bene, le opere, perché calandole dall’alto si porta solo acqua al mulino di quanti dicono ‘no’ a prescindere a ogni intervento sul territorio. Questa è solo arroganza».

Voto favorevole anche da parte di Giovanni Donzelli (Fdi), secondo il quale “questo progetto è sbagliato, l’autostrada è pericolosa e non consente fruibilità ambientale, anzi isola la Maremma ancora di più invece di renderla accessibile”.

Secondo Marco Casucci (Lega nord), che ha annunciato il sì del suo gruppo, “siamo favorevoli alle grandi opere ma ascoltando il territorio, che è contrario in maniera compatta. La cosa più grave è che si possono arrecare danni alle imprese della Maremma”.

Leonardo Marras (Pd) ha spiegato che “in un territorio già penalizzato e in cui esiste solo il trasporto su gomma, se si vogliono infrastrutture non si può dire no all’autostrada”. “Noi siamo per il corridoio tirrenico ma per farlo bene – ha proseguito – e va sottolineato che il progetto di riqualificazione dell’Aurelia dell’Anas del 2001 è molto simile a questo. Il problema è che l’unico modo di realizzare questa infrastruttura è l’autostrada, e questo significa pagare un pedaggio: ma, dato che non ci sono alternative per il territorio, bisogna prevedere un’esenzione”. Marras ha chiesto di completare il percorso di confronto intrapreso in Commissione, mentre la questione oggi “si pone, con questa mozione, con un sì o no rigido che fa fare un passo indietro”.

“Ho l’impressione – ha invece detto Stefano Baccelli (Pd) – che o questo progetto definitivo viene sottoposto a modifiche sostanziali, oppure quest’opera non si realizzerà”.

"La Toscana vuole l'autostrada Tirrenica, perché il corridoio plurimodale tirrenico, previsto nelle reti transeuropee di trasporto, integrato con i necessari raccordi con i porti e la viabilità locale, rappresenta un'infrastruttura strategica di interesse nazionale, comunitario e ovviamente regionale. Ma già da anni stiamo lavorando per avere un progetto che sia anche al servizio del territorio. Per questo motivo, in Conferenza dei servizi lavoreremo per superare le criticità segnalate dai Comuni e dagli altri enti". A ribadirlo è stato l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, che è intervenuto in Consiglio regionale per puntualizzare la posizione della Giunta sul progetto della futura autostrada Livorno-Civitavecchia in vista dell'avvio della Conferenza dei servizi, convocata dal Ministero per lunedì prossimo a Roma.

"Sono cinquant'anni che si parla di autostrada Tirrenica - ha detto Ceccarelli - molti dicono di volerla, dicono che la Maremma ne ha bisogno e che è un'infrastruttura strategica sia a livello regionale che nazionale. Sappiamo tutti che il tracciato che Sat porterà in conferenza dei servizi è stato scelto, dopo anni di affinamento, perchè meno impattante di altri per quanto riguarda il paesaggistico e il consumo di suolo. E sappiamo che il progetto nel suo complesso è molto simile a quello presentato da Anas all'inizio degli anni 2000 per la riqualificazione dell'Aurelia.

Tuttavia siamo consapevoli delle criticità che permangono. Già nel 2013 la Regione Toscana, approvando questo tracciato, aveva dato delle indicazioni per superare i problemi segnalati, ma ancora oggi il progetto presentato da SAT, per quanto abbia fatto passi avanti, non è soddisfacente. Stiamo lavorando perché il territorio abbia le risposte attese". "Il rappresentante della Regione Toscana che lunedì siederà all'apertura della Conferenza dei servizi - ha concluso Ceccarelli - avrà mandato di ribadire la strategicità dell'opera, ma anche di chiedere interventi per sciogliere i nodi ancora irrisolti, perchè la Regione ha trasmesso al Ministero tutti i pareri presentati dai Comuni e vogliamo che ci vengano proposte delle soluzioni, rispettando quanto più possibile le indicazioni del territorio".

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