Toscana: aumentano le famiglie povere, 70% in più di pasti richiesti

Sabato 29 con la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. A Castelfiorentino 10 tonnellate di alimenti destinati ai bisognosi solo nel 2014, la frutta arriva da Novoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2014 13:28
Toscana: aumentano le famiglie povere, 70% in più di pasti richiesti

Arrivano i primi aiuti concreti dall’Europa per l’emergenza alimentare: nell’attesa che il Piano Aiuti Europei (FEAD) riparta con le distribuzioni a gennaio dei generi alimentari da destinare ad associazioni e mense, sono intanto arrivate le prime partite di pasta. Si tratta di un iniziale quantitativo messo a disposizione dal Fondo Nazionale con i 10milioni di euro preventivati già dal governo Letta quale aiuto concreto per l’emergenza alimentare in Italia.

Sono arrivati i primi 25.920 kg di spaghetti, un bell’aiuto davvero concreto: “siamo contentiha spiegato il presidente del Banco Alimentare della Toscana, Leonardo Carraiperché già da oltre un mese avevamo esaurito i prodotti raccolti con la colletta straordinaria di giugno ed eravamo molto preoccupati per gli scaffali semi vuoti del nostro magazzino di Calenzano. Dopo la lunga battaglia nazionale che la rete italiana dei Banchi Alimentari ha fatto da oltre un anno – ha proseguito Carrai – attendevamo un segnale concreto dal nostro governo.

Perché l’emergenza è totale: basti pensare che dopo soli 15 giorni, le 26 tonnellate di pasta sono già state ridistribuite alle associazioni toscane che aiutano gli indigenti”. Intanto, in attesa della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare in programma il prossimo 29 novembre, la Vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi ha promosso un tavolo di coordinamento sul problema dell’emergenza alimentare al quale ha partecipato anche il Banco Alimentare.

Il quadro emerso è allarmante con un numero sempre crescente di famiglie e singoli che non hanno accesso ad un bene primario come il cibo: il lavoro quotidiano di tante associazioni rischia di non essere sufficiente ma l’impegno della Regione Toscana da questo punto di vista è confortante proprio per le associazioni. Il tavolo di lavoro proseguirà nei prossimi mesi con vari passaggi volti a monitorare e coordinare al meglio il lavoro di tutti. Proprio nell’ottica di un lavoro coordinato e sempre più attento ai reali bisogni e non solo alle intenzioni, di particolare importanza e partecipazione è risultato essere il convegno presso l’Aula Magna dell’Università di Medicina di Firenze che è stato promosso nei giorni scorsi dalla federazione toscana del Cipes, Confederazione Italiana per l’Educazione e la Promozione della Salute sul tema “Il buon uso degli alimenti – Riduciamo lo spreco, aumentiamo le risorse per tutti”.

“L’obiettivo di questo incontro davvero molto interessante – ha commentato Carrai – è stato quello di far emergere la consapevolezza rispetto alle abitudini quotidiane: facciamo un uso sbagliato degli alimenti, dobbiamo imparare a ridurre lo spreco per creare un atteggiamento di solidarietà verso gli altri”.Crescono i bisogni alimentari nelle fasce più deboli della popolazione di Castelfiorentino.

Ma cresce anche l’impegno e lo sforzo congiunto di Unicoop e delle associazioni castellane per dare maggiori risposte a queste esigenze, grazie al coordinamento di Re.So. onlus (Recupero Solidale), la rete associativa che da 15 anni è impegnata sul territorio nel recuperare prodotti non più destinati alla vendita (ma ancora adatti al consumo), e che vengono consegnati tramite le associazioni alle famiglie povere. Un bilancio di questa attività nel biennio 2013-2014 è stato presentato questa mattina nella sala rossa del Palazzo Comunale di Castelfiorentino.

Erano presenti il Sindaco, Alessio Falorni, il presidente di Re.So. onlus, Marinella Catagni, il presidente della sezione soci Coop di Castelfiorentino, Carlo Vezzosi. Esaminando i dati forniti dalla sezione soci Coop, relativa al periodo considerato, balzano agli occhi cifre impressionanti: nel 2013 erano stati consegnati alle associazioni di Castelfiorentino – tramite Re.So. – 61,73 quintali di prodotti alimentari (6 tonnellate); nel 2014 (e il dato è naturalmente riferito al periodo gennaio-novembre) i quintali di alimenti sono già 101,16 (10 tonnellate), il che attesta una crescita su base annuale di oltre il 70%, tenuto conto che ancora manca il dato di dicembre. Da una analisi disaggregata dei dati, emerge che gli alimenti che registrano le maggiori percentuali di crescita sono la “pasta e il riso” e, in modo particolare, la frutta (non presente nel 2013), che in soli due mesi e mezzo è stata consegnata alle associazioni castellane per un ammontare complessivo di oltre 2 tonnellate. Il recupero della frutta, infatti, ha preso il via dal mese di settembre 2014, in base ad un accordo siglato da Re.So.

con il Comune di Firenze e il Centro di Solidarietà Firenze onlus (l’accordo è valido fino al 2016). Ogni mercoledì, un camion di Unicoop provvede a ritirare a Novoli la frutta invenduta (la quale, diversamente, verrebbe gettata via) e alla consegna presso il magazzino di Re.So. a Empoli, che si cura poi a distribuirla alle associazioni di tutto il territorio, comprese quelle di Castelfiorentino (a tal fine, vi provvede la Misericordia con un proprio camioncino).

La distribuzione di frutta avviene in pratica una volta alla settimana, mentre per gli altri prodotti la periodicità è di una volta al mese. La possibilità di distribuire frutta fresca alle famiglie bisognose è un fatto doppiamente significativo, poiché come conferma un rapporto dell’Unicef del 2012 si tratta di un’esigenza alimentare particolarmente avvertita dai più poveri (ben il 2,5% dei bambini italiani non può permettersi frutta e verdura freschi ogni giorno). “Questi dati – sottolinea il Sindaco, Alessio Falorni – ci attestano non solo una crescita in termini quantitativi dell’impegno profuso da Unicoop e dalle associazioni di volontariato nel soddisfare le esigenze delle vecchie e nuove povertà che purtroppo sono presenti anche nel nostro territorio, ma anche un’attenzione alla qualità degli alimenti freschi, come la frutta, che in questo modo può arrivare anche nelle tavole delle famiglie bisognose.”  Tra l’altro, Unicoop Firenze ha in progetto nei prossimi mesi di distribuire alle varie associazioni di volontariato che svolgono questo servizio di recupero di alimenti e che ricadono nelle aree servite dai supermercati (al posto dei prodotti freschi in scadenza) un bonus una tantum complessivo di 100.000 euro, mentre la sezione soci Coop di Castelfiorentino sta lavorando ad un altro progetto con Villa Serena di Montaione per il recupero e la distribuzione dei pasti caldi avanzati che non sono stati sporzionati.

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