Ataf Firenze: dal top al flop, c'è un problema da risolvere

Autisti nella bufera dopo l'ennesimo sciopero

Antonio
Antonio Lenoci
05 ottobre 2015 15:04
Ataf Firenze: dal top al flop, c'è un problema da risolvere

Lunedì 28 settembre il Comune di Firenze ha dato notizia di uno straordinario accordo intercorso tra Ataf e Palazzo Vecchio, già mercoledì le promesse fatte sembravano essere cambiate, mentre oggi, 7 giorni dopo, l'accordo appare addirittura stravolto. Si tratta di un passaggio importante visto che, sulla base dell'accordo stipulato, Palazzo Vecchio aveva invitato gli autisti a revocare lo sciopero indetto venerdì 2 ottobre. Cosa è accaduto?65 autisti e 35 nuovi mezzi. "Dei primi 30 autisti promessi - spiega Massimo Milli della Faisa Cisal a Nove da Firenze - l'azienda mercoledì ci ha parlato di soli 23 arrivi, in prestito, da BusItalia ovvero i colleghi dell'extraurbano.

Aprile 2016 il termine, invece, per inserire altri autisti sempre da BusItalia, sempre se sono disposti ad accettare il trasferimento e con l'incognita della Gara".  Milli al termine del venerdì nero ha dichiarato: "Siamo molto dispiaciuti per l'utenza, personalmente mi inginocchio davanti al passeggero che potrebbe essere mia madre o mia figlia, ma raggiungere oltre il 90% di adesione è testimonianza di un problema grave che esiste e persisterà sino a che non ne verrà presa coscienza.

Le condizioni di lavoro e l'organizzazione delle corse non sono all'altezza del servizio necessario per Firenze. Non è solo una questione di organico - conclude Milli - che comunque non si può valutare in termini numerici assoluti, ma in funzione del fabbisogno: ci sono giorni in cui occorre ancora più personale dell'organico completo, è importante invece che vi sia disponibilità per le sostituzioni". Filt Cgil rincara oggi la dose in replica ad un editoriale de La Nazione "Da mesi denunciamo gravi problemi al servizio, dovuti principalmente alla forte carenza d'organico che affligge ATAF, con le conseguenze che ciò porta, conseguenze che si riflettono indubbiamente sull'incolpevole utenza, ma anche e soprattutto sui lavoratori, costretti a lavorare su orari impossibili da rispettare e che comportano spesso anche la perdita di pause e soste ai capolinea, l'impossibilità di fruire di giorni di ferie che pure spetterebbero, e la consapevolezza che di fronte a quello che stiamo vivendo, i nostri sacrifici sono valsi a niente.

Se a tutto ciò poi si somma pure che l'utenza, giustamente indignata per un servizio non all'altezza, invece di protestare nelle opportune sedi, scarica la propria rabbia su chi sta al volante a fare il suo lavoro, abbiamo un quadro completo degli ottimi motivi che spingono gli autisti a fare sciopero rimettendoci del proprio stipendio"."Avevamo chiesto - prosegue la Cgil - di poter partecipare all'incontro ATAF-Comune per poter esprimere la nostra posizione, sia con l'Azienda, sia col Comune, che nell'attuale situazione è tutt'altro che incolpevole, dato il totale immobilismo sia nel prendere provvedimenti a favore del TPL, fossero anche drastici, sia nel compiere anche le più semplici mosse per fluidificare il traffico, ma ciò non è stato fatto, ed abbiamo, come tutti, assistito ad un teatrino di false promesse che ci sono state svelate mercoledì pomeriggio dall'Azienda".Cosa sarebbe cambiato rispetto all'accordo? "Nessuna nuova assunzione, massimo 25 prestiti da Busitalia ed i bus nuovi non sono altro che due Europolis del 1999, uguali a quelli già presenti in Azienda, con la differenza che questi sono del 2001 e sono i bus più odiati dagli autisti per scomodità, difettosità e guida problematica".Non è tutto.

"Da mesi chiediamo all'assessore più viabilità e corsie protette, senza alcun esito"

 Nel braccio di ferro in corso da anni in Ataf tra dirigenza e dipendenti, il Comune di Firenze non è più il soggetto proprietario che impartisce ordini, ma il cliente istituzionale che supervisiona il servizio. I cittadini rimasti a piedi se la sarebbero presa ancora una volta con gli autisti, ma il servizio dopo lo sciopero è sempre lo stesso: corse saltate, numerazioni doppie che viaggiano con una vettura stracarica e la seconda o la terza vuote. Arrivare prima o stare seduti? Alla fermata chi si pone questo dilemma è facilmente riconoscibile.Già.. ma i passeggeri, cosa intendono fare?

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