Arrivato a Firenze il Memoriale Italiano di Auschwitz

L’auditorium di Gavinana diventerà un Polo della memoria. Enrico Rossi: "Testimone delle radici della storia toscana"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2016 23:32
Arrivato a Firenze il Memoriale Italiano di Auschwitz

Un viaggio di oltre 1000 chilometri durato alcuni giorni e dalla fredda Polonia il Memoriale italiano di Auschwitz, opera d’arte collocata nel museo presso l’ex campo di sterminio e poi smantellata, ha trovato una nuova casa a Ex3, auditorium comunale da tempo chiusa che adesso diventerà un Polo della memoria. Ad accogliere il Memoriale, smontato e suddiviso in vari carichi trasportati da tir, c’erano i sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Regione Enrico Rossi, il sottosegretario ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni, la vicepresidente della Regione Monica Barni, il presidente dell'Aned Dario Venegoni, e l’architetto Alberico Belgiojoso. Da tempo la direzione del museo polacco aveva chiesto di rimuovere la struttura perché considerata troppo opera d’arte e troppo poco monumento documentale, non in linea con gli altri memoriali ed allestimenti.

Peraltro dal luglio 2011 il Memoriale era chiuso (per scelta sempre del museo polacco) e nessuno dei visitatori di Auschwitz l’ha più potuto vedere. All’appello dell’Aned per non disperdere l’opera, Regione e Comune hanno risposto subito entusiasti ed è stata individuata la struttura di Gavinana come luogo ideale per la sua vicinanza con altri luoghi simbolo della Resistenza fiorentina e della Seconda guerra mondiale: EX3 si affaccia infatti sulla piazza intitolata a Gino Bartali, Giusto tra le nazioni, a poca distanza da un’altra piazza che porta il nome del Cardinale Elia Dalla Costa, anch’egli Giusto tra le Nazioni; nel quartiere, poi, Villa La Selva ricorda il campo di concentramento per gli ebrei in attesa di deportazione, istituito dalla RSI.

Tante altre presenze e tante altre memorie (cippi, monumenti, targhe) ricordano il prezzo pagato dalla popolazione del luogo nella lotta contro il fascismo.

"Siamo orgogliosi - ha detto il sindaco Nardella - che finalmente il Memoriale, simbolo delle atrocità della seconda guerra mondiale, trovi casa a Firenze, in un quartiere ricco di memoria. Mi auguro che tutte le scuole possano presto venire a visitare questo luogo che diventerà un vero e proprio polo del ricordo e del rifiuto di ogni atrocità, non un semplice museo ma un centro vivo dove imparare e conoscere, dove costruire un futuro più giusto".

"La storia politica e della Resistenza in Toscana ne rappresentano le radici stesse e hanno naturalmente giocato a favore dell'ospitalità del Memoriale a Firenze – ha dichiarato il presidente Enrico Rossi accogliendo il memoriale- La storia di una regione e del suo capoluogo nella Resistenza che parla di una partecipazione di popolo all'opposizione al Fascismo: non solo i gruppi armati dei partigiani, ma anche di migliaia di donne, di ragazzi che in vario modo parteciparono a questo moto di liberazione.

La memoria della Resistenza accanto a quella sulle tante e terribili stragi di civili perpetrate dai nazisti durante l'occupazione, è viva e sentita nei nostri territori". "Per questo, fin da quando nell'ottobre del 2013 l'allora presidente dell'Aned Gianfranco Maris mi scrisse chiedendoci di salvare il Memoriale, la Regione si è dichiarata disponibile, anche con il necessario impegno finanziario di 2mln e 600mila euro in tre anni, ad accogliere in Toscana il Memoriale. Con il Comune di Firenze abbiamo concordato la sede dell''Ex3 a Gavinana, che presentava le dimensioni adatte, nonché una posizione favorevole all'afflusso di visitatori". "La Regione Toscana ha dato vita, da diversi anni, ad un complesso e articolato programma di attività dedicate alla memoria.

La nostra impostazione è quella di far coesistere la scrupolosa e aperta ricerca scientifica e storica per ricostruire quanto più e meglio possibile la memoria di quegli avvenimenti, soprattutto per le giovani generazioni. In questo, la voce dei testimoni è di importanza fondamentale: tanto il Treno della Memoria (che organizziamo ogni due anni, al termine di un lavoro continuo nelle scuole della Toscana, portando migliaia di giovani a vedere la realtà della Shoah), quanto il Meeting che organizziamo in alternanza con il treno della memoria il 27 gennaio al Mandela Forum di Firenze sono esperienze straordinarie per questi ragazzi soprattutto grazie all'ascolto e al dialogo con i testimoni". "Avere a Firenze il Memoriale sarà un'occasione per rafforzare il lavoro della Regione con le scuole e con la cittadinanza – ha concluso Rossi -.

Il Memoriale a Firenze, all'interno di una struttura viva , una sorta di museo interattivo e interdisciplinare sul Fascismo, sulla deportazione e sulla Liberazione, consentirà ogni giorno a studenti e cittadini di entrare in diretto contatto con quella storia e di alimentare e attivarne la memoria. Il Memoriale a Firenze, grazie alla collaborazione di Aned e Comune, sarà a disposizione di scuole, cittadini e associazioni non solo della Toscana: sono certo che sarà un punto di attrazione e un'occasione di confronto e scambio di esperienze per tutto il paese".

L’opera

Il Memoriale a firma Pupino Samonà, Gianfranco Maris, Ludovico Belgioioso, Nelo Risi, Luigi Nono Primo Levi fu inaugurato ad Auschwitz nel 1980 e all’ingresso presenta una targa scritta da Primo Levi: ‘Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile,che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai’. Il Memoriale è costituito da una passerella lignea circondata da una spirale ad elica all’interno della quale il visitatore cammina come in un tunnel.

La spirale è rivestita all’interno con una tela composta da 23 strisce dipinte da Pupino Samonà, seguendo la traccia di un testo scritto da Primo Levi, mentre dalla passerella sale la musica di Luigi Nono intitolata ‘Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz’.

I lavori all’Ex3

Il progetto per l’installazione del Memoriale nell’Auditorium di Gavinana prevede la completa ristrutturazione dell’Auditorium Ex3 da parte dei servizi tecnici del Comune mediante la realizzazione, all’interno della sala espositiva principale, dell’altezza utile interna di oltre 11 metri, di un solaio che la divida orizzontalmente in due parti in modo da raddoppiare la superficie espositiva, nonché la realizzazione di una biblioteca.L’edificio si troverà quindi ad ospitare due destinazioni distinte: quella museale nella quale sarà installato il Memoriale e la biblioteca. All’area museale si accederà dall’ingresso su Viale Giannotti: al piano terreno troveremo i servizi per i visitatori (guardaroba, book shop, sala didattica, servizi igienici) e un breve percorso espositivo mentre al piano primo, raggiungibile con una nuova scala e con un nuovo ascensore, verrà installato il Memoriale vero e proprio. La biblioteca avrà accesso da Piazza Artusi e si svilupperà anch’essa su due piani e sarà dotata di una nuova scala e di un ascensore.

Non sarà solo una semplice biblioteca, ma un luogo collegato alla memoria della tragedia della seconda guerra mondiale, delle deportazioni, dell’occupazione fascista e della resistenza del popolo italiano. Grazie alla collaborazione di Anpi e Aned saranno raccolti i documenti, i cimeli e i racconti di quei cittadini che hanno vissuto quel periodo storico. Previste anche visite di formazione per le scuole. I tempi per i lavori sono stimati in circa due anni. Il finanziamento, da parte della Regione Toscana, è pari 2,6 milioni di euro. 

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