Complessa l'attività investigativa relativa al contrasto dei reati predatori avviata nel mese di ottobre 2014 dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Empoli ed espletata con il decisivo supporto del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze, i militari hanno dato esecuzione nei giorni scorsi ad un Decreto di fermo del P.M. emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze nei confronti dei sottonotati soggetti di nazionalità albanese, già gravati da precedenti specifici, ritenuti responsabili di “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio”, “ricettazione in concorso” e “furti in abitazione aggravati in concorso”
Il medesimo provvedimento restrittivo è rimasto ineseguito a carico di un senza fissa dimora, irreperibile dall’agosto 2013, già destinatario di ordinanza cautelare per altra causa.
L’attività investigativa, condotta mediante ripetuti servizi di osservazione e con ausilio di attività tecniche, ha consentito di individuare un agguerrito sodalizio criminoso, costituito dai predetti indagati, dedito alla commissione di numerosi furti in abitazione ove penetravano mediante effrazione di infissi ed asportavano prevalentemente contanti, gioielli, assegni, armi, munizioni e apparati informatici.
Nel corso dell’indagine sono stati accertati i reati di seguito indicati, commessi nel periodo 12–29 ottobre 2014 nelle province di Firenze, Pistoia e Pisa: 15 furti e n. 2 tentati furti in abitazione commessi in Cerreto Guidi (FI), Montespertoli (FI), Capraia e Limite (FI), Vinci (FI), Pistoia, Larciano (PT), Monsummano Terme (PT), Pontedera (PI) e Palaia (PI)Ricettazione di un’autovettura Audi A4 e di una Citroen Berlingo, provento di furti consumati rispettivamente il 6 ottobre 2014 in Forlì e il 26 ottobre 2014 in Capraia e Limite (FI), utilizzate per la consumazione dei reati, nonché di un notevole quantitativo di refurtiva trovata nella disponibilità degli indagati e riconosciuta da numerose vittime.
All’esito dell’udienza di convalida, l’Ufficio GIP presso il Tribunale di Firenze ha convalidato il fermo ed emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei tre indagati, riconoscendo in particolare la sussistenza di gravi indizi in relazione al reato associativo.
