Arno a Firenze: nuove manutenzioni su tutto il fiume da Pontassieve alle Signe

I lavori di sfalcio delle arginature sono eseguiti sulla base di una convenzione firmata dal Genio Civile Alto Valdarno della Regione Toscana e il Consorzio di Bonifica 3. Lungarno Torrigiani, Grassi e Trombi: “Appurate le responsabilità del crollo Nardella è pronto a seguire l'ex Amministratore delegato di Publiacqua e dimettersi?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 agosto 2016 01:41
Arno a Firenze: nuove manutenzioni su tutto il fiume da Pontassieve alle Signe

Firenze, agosto 2016 – Dopo il primo passaggio di giugno nel centro storico fiorentino il Consorzio ha avviato in questi giorni una nuova campagna di manutenzione di tutto il fiume sia in destra che sinistra idraulica da Pontassieve fino alle Signe. Lo sfalcio della vegetazione è finalizzato prima di tutto alla sicurezza idraulica e dunque, oltre che a dare una ripulita utile anche dal punto di vista della fruizione e del decoro urbano, serve soprattutto per verificare le condizioni di stabilità delle arginature ed avere successivamente il tempo e le condizioni adatte per effettuare eventuali risistemazioni prima della stagione autunnale. I lavori sono seguiti dal Consorzio sulla base di una convenzione con gli uffici del Genio Civile della Regione Toscana per l’Alto Valdarno, così come stabilisce la normativa di riferimento (cfr.

LRT 79/2012 e LRT 80/2015), per un importo complessivo di circa 615 mila euro per quattro diversi lotti di interventi: Arno a monte di Firenze dalle Cascine a Pontassieve, Arno a valle di Firenze dalle Cascine alle Signe, Arno tra Montelupo ed Empoli e opere di tipo civile e forestale da mettere in campo successivamente secondo le necessità riscontrate durante i passaggi di sfalcio. Al momento i mezzi operativi stanno lavorando in sponda destra dal Ponte San Niccolò risalendo fino al Girone, seguirà poi la sponda sinistra e a fine agosto cominceranno a discendere dal Ponte alla Vittoria su entrambe le sponde fino alle Signe. “Continua l'estate operativa del Consorzio.

Questa volta la manutenzione avviene con fondi regionali ma il filo conduttore è sempre lo stesso: coniugare la necessaria opera di prevenzione per una sempre maggiore sicurezza idraulica con fiumi che siano sempre più fruiti dai cittadini. E grazie agli importanti investimenti della Regione abbiamo ed avremo una manutenzione sempre migliore” è il commento del Presidente del Consorzio Marco Bottino.

"Il sindaco Nardella subito dopo il crollo del Lungarno Torrigiani invitò i vertici di Publiacqua a riflettere secondo coscienza sulle proprie dimissioni, e l'AD Carfì si è dimesso dopo qualche settimana -dichiarano il capogruppo di Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi insieme al consigliere Giacomo Trombi- Adesso che in base ad una relazione del gestore idrico non è più così certo che la responsabilità di quanto accaduto sia tutta di Publiacqua e che la mancata manutenzione di argini e sottosuolo, di cui sarebbe responsabile il Comune e la Città Metropolitana, abbiano inciso sensibilmente, la coscienza di Nardella cosa gli consiglierebbe? Seguirebbe la strada del rappresentante di Acea a cui aveva consigliato di dimettersi? Sarebbe pronto a dimettersi? Ci sembrerebbe un atto di coerenza imposto dall'atteggiamento stesso che il sindaco Nardella ha avuto nei confronti dei vertici di Publiacqua quando sembrava certa la responsabilità della società nel crollo del Lungarno Torrigiani." "Sì rendano pubbliche e trasparenti le relazioni delle due parti: la cittadinanza ha diritto di conoscere e sapere quali siano le responsabilità e avere a disposizione una ricostruzione di quanto accaduto, altrimenti rimarrà la solita storia all'italiana in cui nessuno ha responsabilità, tutti assolti e a rimetterci sono solo quelli che hanno avuto danni.

Una situazione ancor più inspiegabile dalla gestione del Presidente Vannoni che prima è stato salvato dalle parole del sindaco Nardella che lo hanno immediatamente assolto da qualunque responsabilità, ma che poi ha commissionato e fatto trapelare una relazione tecnica che scarica ogni responsabilità sulle mancanze e carenze del manutentore del Lungarno, ossia del Comune guidato dallo stesso Nardella, tirando più o meno completamente fuori amministratori e vertici di Publiacqua . Solo una rozza strategia, quella di Vannoni, per salvare la propria persona di fronte al giudizio dei Tribunali oppure fine strategia politica?" "Abbiamo letto atti, gli unici resi pubblici, nonostante abbiamo da mesi chiesto di avere anche la corrispondenza tra Comune e Publiacqua che non fosse atto giudiziario per capire una volta per tutte chi pagherà alla fine gli oltre 5 milioni di euro di opere che si stanno realizzando sul Lungarno Torrigiani e chi pagherà i danni alle auto e alle abitazioni: per il momento le fatture verranno pagate dal gestore idrico ma si potrà rivalere su terzi, Comune compreso.

Abbiamo la strana sensazione, che speriamo non si avveri, che quei fondi necessari per la ricostruzione finiranno, nonostante le parole 'neppure un euro ricadrà sulle tariffe dell'acqua dei cittadini' pronunciate dal sindaco nelle ore immediatamente successive al crollo, o nelle bollette della cittadinanza oppure che verranno prelevate dai conti pubblici". 

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