Appalto pulizie delle sedi fiorentine di Telecom Italia: lavoratori in sciopero il 3 agosto

Polaris, ex Allegri: l'azienda abbandona il territorio e pone in mobilità tutti i dirigenti. Nuovi Cantieri Apuania: sì unanime a richiesta di convocazione di un tavolo istituzionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 agosto 2015 16:03
Appalto pulizie delle sedi fiorentine di Telecom Italia: lavoratori in sciopero il 3 agosto

Da qualche giorno le società appaltatrici che gestiscono il servizio, Team Service e Snam Lazio Sud, hanno consegnato a 20 lavoratori nuovi contratti da sottoscrivere, contenenti riduzioni orarie a far data dal 1 agosto p.v. mai condivise né con gli stessi né con le organizzazioni sindacali. Le società appaltatrici, interpellate dalla Filcams Cgil, si sono giustificate con la richiesta di sconto che il committente gli avrebbe imposto. “Posto che le dinamiche commerciali – dichiara Maurizio Magi della Filcams Cgil di Firenze - tra committente e società appaltatrici sono appunto commerciali e che quindi non possono avere una ricaduta sulle condizioni economiche e normative dei lavoratori impiegati nell'appalto, quello che di questa vicenda ne fa davvero un film dell'orrore é che tutto sta accadendo in un clima pesantissimo costituito da forti pressioni e intimidazioni, l'ultima delle quali un telegramma che le società appaltatrici hanno recapitato ai singoli lavoratori in cui li si invita a firmare entro il 31 luglio p.v.

paventando in caso contrario la perdita del posto di lavoro”. “La Filcams Cgil – conclude Magi – metterà in campo tutte le iniziative necessarie di sensibilizzazione e di denuncia nei confronti di Telecom, delle Istitutioni e dell'opinione pubblica perché il lavoro non può subire un tale oltraggio”. Contro tutto questo lunedì prossimo 3 agosto lavoratrici e lavoratori si asterrano dal lavoro per l'intera giornata.

Quarto incontro in sede istituzionale tra istituzioni, azienda e organizzazioni sindacali sul destino della storica azienda vinciana. L'azienda Polaris ha confermato l'intenzione di lasciare Vinci aprendo da domani, primo agosto, una procedura di Mobilità per i 61 dipendenti. Questa decisione ha, di fatto, impedito anche di entrare nel merito di eventuali strumenti della Regione Toscana finalizzati a sostenere l'ipotesi alternativa di cui si era discusso al tavolo di crisi (unità locale prettamente commerciale che occupasse un numero inferiore di addetti. Sia per la netta chiusura aziendale che per la tipologia della manodopera impiegata (donne in età adulta), Città Metropolitana e Comune di Vinci si sono così espresse circa le scelte di Polaris: "Consideriamo molto grave la decisione irreversibile comunicataci dall'azienda quando vi erano i margini per una soluzione positiva.

Non abbandoneremo i lavoratori operando tramite quanto previsto dalle leggi in materia di servizi per l'impiego (orientamento, formazione, riqualificazione), pur consapevoli che il reinserimento lavorativo sarà molto difficile. Il tavolo dell'Unità di Crisi resta aperto e a disposizione dei lavoratori."

Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale una mozione che riguarda la Nca (Nuovi Cantieri Apuania) di Massa Carrara, e che impegna il presidente e la Giunta regionale “a richiedere quanto prima la convocazione del tavolo istituzionale nazionale con l’intento di ottenere dall’azienda il pieno rispetto degli accordi siglati in sede ministeriale nel dicembre 2012”. La mozione, a firma dei consiglieri M5S Giacomo Giannarelli e Gabriele Bianchi, è stata illustrata in aula da Giacomo Giannarelli.

“Chiediamo un pronunciamento unanime del Consiglio”, ha detto il consigliere, ricordando i dettami istituzionali in materia di lavoro. L’atto sottolinea infatti il perdurare di difficili rapporti interni all’azienda “che trovano culmine nell’atteggiamento tenuto dalla dirigenza nei confronti di lavoratori e lavoratrici Nca che vengono tenuti inoperosi dentro a capannoni in disuso” e il ripetersi di procedure disciplinari nei confronti dei lavoratori “alle quali spesso l’azienda commina sanzioni pesanti, ignorando peraltro laddove condannata in sede giurisdizionale di ottemperare a quanto definito”. Giacomo Bugliani ha annunciato il sì del gruppo Pd alla mozione dicendosi favorevole “a un dialogo con la proprietà”.

“In questa vicenda entrano in campo valori costituzionali che devono essere tenuti attentamente in equilibrio – ha commentato Bugliani -. Da un lato c’è la libertà di attività economica dei privati, dall’altro il rispetto della dignità dei lavoratori”. Il consigliere ha spiegato di aver visitato i cantieri dopo l’ingresso del nuovo azionista e di aver trovato “che all’azienda è stato dato un nuovo volto, e questo è un merito che va riconosciuto alla proprietà”. Si deve tuttavia tenere conto “del dramma dei lavoratori che non sono tuttora indirizzati a un ruolo specifico”.

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