Angelo Ardito si racconta prima di quello che dovrebbe essere il suo ultimo match

Il pugile fiorentino alla vigilia dell’incontro con  Milan Savic al Mandela Forum  

Massimo
Massimo Capitani
30 gennaio 2018 20:41
Angelo Ardito si racconta prima di quello che dovrebbe essere il suo ultimo match
foto: Monica Caleffi

Quello del 2 Febbraio sarà il tuo ultimo match? Non c’è attività nel professionismo, si combatte poco e per borse minime, e tutto questo mentre l’età avanza, tra poco avrò 40 anni. Inoltre c’è la famiglia, a cui presto si aggiungerà un secondo bambino.

Senti che ti manca qualcosa nella tua carriera? Mi ritengo soddisfatto, sono 22 anni che faccio questo sport e sono partito andando in palestra da mio zio per fare numero, per riempire la palestra. Con questa premessa mi sono tolto delle belle soddisfazioni da dilettante, mentre da professionista sono stato campione d’Italia e sfidante al titolo nazionale per ben 5 volte.

Proprio pensando ad un paio di quelle sfide per il titolo, non pensi di essere stato penalizzato? Non voglio fare polemica, ma essere sportivo fino in fondo, devono essere gli altri a valutare i match e per questo sono contento di aver avuto fior di campioni dalla mia parte. Io ho sempre iniziato daccapo, con tanta forza d’animo, rinnovando passione e sacrifici.

Fisicamente come stai? Sto bene, il mio fisico risponde agli sforzi e riesco a stare nel peso. Ho voluto fare una preparazione senza tralasciare nessun aspetto, compreso delle intense sedute di guanti con Obbadi. Lui, essendo qualche categoria sotto la mia, mette dentro un gran ritmo e vengono fuori sessioni molto brillanti e tecniche.

Non sembri uno che sta per dare all’addio al pugilato. Beh, se arriva un’offerta giusta posso ancora combattere, ma la valuterò attentamente.

Dimmi qualcosa del tuo avversario. So che è cambiato rispetto quello che mi avevano messo di fronte all’inizio, ma non ho visto niente di lui, so solo che a me non mi hanno dato mai mezze cartucce.

Vuoi aggiungere qualcosa o qualcuno da ricordare? Sì, voglio dire che ancora riesco ad attrarre persone ed in molti, che ora mi bombardano di chiamate sul cellulare, verranno a vedermi al Mandela. Anche mi moglie vuol esserci, compatibilmente con la gravidanza, dopo 22 anni è sempre pronta a darmi forza, ad aiutarmi con la dieta e negli sbalzi di umore, che arrivano quando sei in preparazione.

Allora Angelo in bocca a lupo per il pugilato e per tutto, a proposito quando è previsto l’arrivo del secondo figlio? Il 4 Febbraio finisce il tempo.

Se anticipa di qualche giorno vedrà il match? Eh sì, dice sorridendo, il bambino è l’unico che mi può mettere all’angolo.

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