Anas Toscana: inchiesta e arresti per corruzione

Operazione della Polizia stradale della Toscana e del Corpo Forestale, sezione di polizia giudiziaria della Procura di Firenze. In attesa esito indagini sarà avviato audit interno su dirigenti e funzionari coinvolti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2015 14:34
Anas Toscana: inchiesta e arresti per corruzione

Quattro arresti e 24 indagati, il procuratore Giuseppe Creazzo parla di un "Sistema di corruzione ben collaudato". Nel mirino appalti sulla rete stradale regionale assegnati dietro la corresponsione di mazzette il cui tariffario sarebbe stato stabilito a tavolino.

Anas esprime massima fiducia nella Procura di Firenze, che coordina le indagini dell`inchiesta `Le Strade dell`Oro`, nell`ambito della quale sono stati eseguiti delle perquisizioni e ordini di custodia cautelare ad alcuni dirigenti e funzionari del Compartimento Anas di Firenze. In attesa degli esiti dell`inchiesta, Anas offrirà la massima collaborazione alla Magistratura ed avvierà un audit interno su dirigenti e funzionari coinvolti.

“Gli arresti di oggi in Toscana nell’ambito dell’operazione che ha coinvolto i vertici regionali dell'Anas dimostra ancora una volta il fortissimo grado di pervasività del cancro della corruzione. Una piaga che in questo caso è ancora più odiosa perchè realizzata in occasione degli appalti che sfruttavano le situazioni di urgenza a seguito di calamità naturali, eventi drammatici che provocano dolore e distruzione” affermano in una nota i senatori dell'Italia dei Valori Alessandra Bencini e Maurizio Romani. “In Italia nessun territorio è immune dalla corruzione e per questo chiederemo all'Autorità anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone di avviare un monitoraggio ad ampio spettro sugli appalti in Toscana – hanno osservato i senatori Idv -.

La lotta alla corruzione è la vera priorità del Paese, e come Italia dei valori continueremo a sollecitare il rafforzamento delle norme sia sotto il profilo sia penal-repressivo che amministrativo, l’applicazione della confisca dei beni a corrotti e corruttori e la sospensione dei funzionari pubblici a seguito del rinvio a giudizio. In più, difenderemo con le unghie e con i denti le intercettazioni, quale preziosissimo strumento d’indagine, da qualsiasi eventuale tentativo di depotenziamento”.Samuele Segoni, deputato toscano di Alternativa Libera, membro della Commissione Ambiente, annunciando la presentazione di un'interrogazione ai due ministri Padoan e Delrio dichiara: "In Italia viene giù tutto, scuole, strade, case e quando viene evidenziato il pessimo stato in cui versa il sistema di infrastrutture, le risposte fornite dal Governo e dagli enti preposti sono sempre le stesse: ‘non ci sono i soldi’.

Quanto accade nella realtà è un vero e proprio schiaffo ai contribuenti, perché i soldi ci sono ma vengono dissipati in forme di corruzione come dimostra ciò che sta emergendo dal lavoro della Procura di Firenze con l'inchiesta 'Strade d'Oro', nell'ambito della quale sono stati eseguite perquisizioni e ordini di custodia cautelare nei confronti di alcuni dirigenti e funzionari del Compartimento Anas del capoluogo toscano. Ci sono in ballo tanti, troppi soldi, ed è inconcepibile che ci sia chi può fare quello che vuole in un sistema dove controllati e controllori a volte coincidono.

Visto che il Governo possiede il 100% di Anas, sarebbe opportuno che il Ministro dell’Economia, in qualità di unico azionista, e quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, in qualità di responsabile del controllo e della vigilanza tecnica e operativa, chiarissero i contorni della vicenda e informassero il Parlamento quanto prima su quali iniziative intendano adottare. Ci auguriamo che nel frattempo la magistratura faccia completa chiarezza sul malaffare che mette a repentaglio il portafoglio e la sicurezza dei contribuenti". 

La Lega Nord – con un’interrogazione urgente – chiede al Presidente Enrico Rossi di riferire in Consiglio regionale circa l’intenzione di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento giudiziario a carico di ANAS e degli altri soggetti coinvolti nell’inchiesta. La Lega Nord chiede altresì a Rossi di dare mandato all’Avvocatura regionale per tutelare la comunità toscana. I Consiglieri leghisti ritengono infatti, si legge nell’interrogazione presentata: “che eventuali tangenti incassate da Anas, determinando un aumento del costo di opere ed interventi, abbiano potuto comportare un aumento dei pedaggi a carico degli utenti.” “Vogliamo sapere- proseguono dalla Lega Nord- quali opere siano state realizzate da – e con – Anas sul territorio regionale e se Regione Toscana abbia compartecipato al finanziamento delle stesse”.

“Il Gruppo Lega Nord in regione, si attiverà con tutti i suoi mezzi a disposizione, affinché l’intera verità sulla vicenda venga rapidamente a galla.”

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