Amianto nell'Acqua: entro giugno i risultati delle analisi

Donzelli dopo l’incontro con Publiacqua: “Stop allarmismi, ente pubblico si carichi i costi per garantire la salute dei cittadini"

Antonio
Antonio Lenoci
23 marzo 2015 15:07
Amianto nell'Acqua: entro giugno i risultati delle analisi

L'Amianto c'è oppure no? Entro l'estate a questa domanda risponderanno le analisi. Intanto l'amianto esiste e "resiste" nel sistema di distribuzione ed approvvigionamento idrico in una concentrazione minima o massima che sia che non è regolamentata a differenza della dispersione di fibre in aria che deve essere prossima allo zero per non dire inesistente. La sostituzione totale è da tutti auspicata ma rinnovare i 230 km di tubature in amianto comporterebbe una spesa di 200 milioni di euro e 10 anni necessari per i lavori.

Chi pagherebbe, i cittadini con le bollette?“La Regione intervenga per garantire la salute pubblica, se necessario anche sostituendo le tubature immediatamente caricandosi dei costi senza gravare sulle bollette dei cittadini” lo chiede il capogruppo di Fratelli d’Italia e candidato a governatore Giovanni Donzelli sul rischio amianto nelle tubature dell'acqua, dopo un incontro avvenuto stamani con il Presidente di Publiacqua Filippo Vannoni.

Donzelli chiede che la Regione si attivi, "servendosi delle proprie strutture sanitarie già prima di conoscere i risultati sull’amianto nei tubi dell’acqua, stabilendo i limiti di amianto oltre i quali è necessario intervenire immediatamente".

Entro il mese di giugno – spiega l’esponente di Fratelli d’Italia – si conosceranno i risultati delle analisi sull’amianto presente in tutti i 230 km di tubature di Publiacqua. Ad oggi non esiste un limite di rischio riconosciuto a livello nazionale o internazionale sulle fibre di amianto nell’acqua. E’ importante che la Regione dia certezze: senza un monitoraggio serio che darebbe ai cittadini maggiori certezze ed eviterebbe un allarmismo forse anche superiore alla realtà – conclude Donzelli - se questi limiti fossero alti è giusto che l’ente pubblico regionale si faccia carico di 200 milioni di euro per la sostituzione immediata di tutte le tubature, senza attendere i dieci anni che invece sarebbero necessari per i lavori condotti da Publiacqua”.Una decisione che spetta alla politica, che gestisce bilanci e territorio: ma Movimenti e cittadini continuano a domandarsi "Può la mera questione economica prevalere su quella ambientale?"

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