Alluvione: tante iniziative per il 50° anniversario

“Unity in diversity”: due giorni dedicati alla resilienza delle città ai disastri. In mostra ‘Notturno Fluviale, I ponti dell’Arno dal Falterona a Pisa'. A Castelfiorentino mostra sulla “memoria collettiva”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 ottobre 2016 14:14

Si avvicina il 50° anniversario dell’alluvione, una ricorrenza che la Toscana si appresta a celebrare attraverso un nutrito calendario di iniziative. Entrano nel vivo le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario dell’alluvione che il 4 novembre 1966 colpì Firenze e la Toscana.

Nel ricordo delle vittime, il 4 novembre, una Santa Messa sarà celebrata a Firenze nella Basilica di Santa Croce dal Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori e alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Grande commozione domenica mattina, 30 ottobre, alle tombe delle 2 più piccole vittime dell’alluvione di Firenze del 1966, Marina Ripari e Leonardo Sottile, entrambi di soli 3 anni, tutti e due residenti a Sesto Fiorentino, ed entrambi morti all’Osmannoro, al cui il Comune di Sesto Fiorentino, e quello di Firenze, con i rispettivi Gonfaloni, hanno reso omaggio assieme all’Associazione Firenze Promuove, guidata dal Giornalista Franco Mariani, che si è fatto promotore delle due cerimonie. Alle ore 9,30, alla presenza anche del Governatore della Misericordia di Prato, Laila Minelli la cerimonia sulla tomba di Marina Ripari.

Assente il rappresentante del Comune di Prato che non è riuscito a raggiungere il Cimitero. Alle ore 11,30 invece la stessa delegazione si è ritrovata al Cimitero di Settignano a Firenze, dove, assieme al Gonfalone del Comune di Firenze, è stato reso omaggio alla tomba di Leonardo Sottile alla presenza della mamma di Leonardo e delle due sorelle di Leonardo. “Noi tre insieme per sempre” riporta la lapide del babbo di Marina, l’ultimo ad andarsene nel 2012 e sepolto nella tomba accanto a quella della figlia Marina che invece riposa assieme alla madre scomparsa nel duemila.

Ci sono voluti quasi 50 anni perché questa famiglia, distrutta il 4 novembre 1966, si “ritrovasse” tutti insieme. Voci incrinate degli oratori invece a Settignano dove la presenza della mamma di Leonardo, Graziella, ha reso ancora più toccante l’omaggio al figlio morto mentre era con lei nel letto di casa. “Peccato – ha evidenziato il Presidente di Firenze Promuove, Franco Mariani – che anche il neo Sindaco continui sulla linea intrapresa dall’ex Sindaco Gianassi, ovvero di non onore degnamente, con la sua presenza, ma delegando, le due più piccole vittime di quello che rimane per il Comune, il più grave disastro del Novecento dopo la seconda guerra mondiale.

Cosi come prosegue sulla linea di non dedicare un area o mettere una targa che ricordi le due piccole vittime che persero la vita a causa della furia dell’Arno. Non solo, ma il neo Sindaco si è anche rifiutato di onorare, dopo 50 anni, l’eroico gesto di Sultanija Cejvan Chirici, che ancora minorenne, non esitò a lanciarsi in aiuto dei genitori di Marina Ripari e a portarli in salvo, visto che da 4 ore chiedevano di soccorrerli e nessuno si prodigava ad andare in loro aiuto. Lo fece a rischio della sua vita e soprattutto riportando gravi ferite durante l’operazione di salvataggio”.

"Unity in Diversity" la conferenza internazionale che ha riunito oltre 60 sindaci da altrettanti paesi di tutto il mondo, giunge alla seconda edizione. Il tema di approfondimento di quest’anno sarà quello della resilienza delle città rispetto ai disastri naturali e a causati dall'uomo, tema tragicamente presente nel nostro paese. In particolare, ricorrendo il 50° anniversario dell’alluvione che devastò la città il 4 novembre 1966, la seconda edizione del summit sarà dedicata principalmente alle città che quotidianamente devono affrontare problematiche legate alla convivenza con i corsi d’acqua, ma non solo: cambiamento climatico, risorse energetiche, protezione del patrimonio culturale e naturale in pericolo saranno i temi affrontati dai sindaci con esperti e relatori internazionali di alto profilo. Oggi la presentazione della conferenza internazionale in Palazzo Vecchio con l’assessore alla cooperazione e relazioni internazionali Nicoletta Mantovani.

Presenti rappresentanti di Sky, sponsor tecnico dell’evento, del Museo del Novecento, della New York University e di Friends of Florence che hanno curato alcune iniziative. 

“Per placare il nostro fabbisogno sempre in aumento di energia e risorse, assistiamo ad un incremento costante di disastri naturali – ha sottolineato l’assessore Mantovani – . La resilienza delle città davanti a tali eventi, deve essere intesa come strategia necessaria e non solo come reazione in emergenza. È per questo importante che ci sia un’occasione di confronto fra le diverse città, dove i governi locali svolgono sempre più un ruolo predominante nella soluzione dei problemi. La seconda edizione di Unity in Diversity ha questo obiettivo, dare la possibilità a tutti i sindaci del mondo partecipanti l’evento di confrontarsi fra loro e con i massimi esperti scientifici internazionali.”Il summit previsto a Firenze dal 2 al 4 novembre 2016, si articolerà in due giorni di lavoro dedicati ai sindaci che potranno confrontarsi sulle politiche legate alla resilienza delle città di fronte alle catastrofi naturali, alle azioni rispetto al cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile.

I lavori si alterneranno a momenti di approfondimento scientifico grazie alla partecipazione dei maggiori esperti provenienti da tutto il mondo, impegnati nella ricerca e nello sviluppo di metodologie d’avanguardia. Scienziati, alti rappresentanti ONU, esponenti del mondo politico ed economico, saranno chiamati a dare il loro contributo perché lo sviluppo consapevole e sostenibile è un investimento e responsabilità di tutta l’umanità, così come lo sono il patrimonio culturale e naturale che ciascuna delle nostre città si trova ad amministrare. Per quanto riguarda i relatori, il programma verrà condotto in stretta collaborazione con la partecipazione di alti rappresentanti delle maggiori agenzie ONU quali UN-HABITAT, UNESCO, UNISDR, OCHA e le fondazioni internazionali maggiormente coinvolte in tema di sostenibilità , sviluppo e diritti quali la Kofi Annan Foundation e il Robert F.Kennedy Center for Human Rights.

Inoltre sono previste sezioni specifiche e panels di approfondimento dedicati all'utilizzo di metodologie innovative e nuove tecnologie sia nella prevenzione del rischio, che in tema di sostenibilità, salvaguardia del patrimonio e sviluppo urbano sostenibile. I lavori della conferenza saranno strutturati, come per la scorsa edizione, in una sessione mattutina dedicata agli interventi dei relatori e in una pomeridiana di approfondimento dedicata al confronto fra i sindaci.Un focus speciale sulla protezione del patrimonio culturale è stato curato nella mattinata del 3 novembre dalla New York University e da Friends of Florence che da sempre sono in prima linea a fianco della città.

I lavori si concluderanno il 4 novembre con le celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell’alluvione del ‘66. “Abbiamo programmato una serie di eventi per ricordare con tutta la città, con autorità nazionali e internazionali, quei momenti terribili – ha aggiunto l’assessore Mantovani – e per questo abbiamo organizzato insieme al Museo del Novecento la mostra ‘Beyond Borders’, mostra che raccoglie una selezione di opere d'arte donate 50 anni alla città di Firenze da artisti stranieri e italiani come omaggio a sostegno della città in un momento difficile”.

Tra gli eventi la consegna del Fiorino d'Oro a Jane Fortune, presidente e fondatrice della Advancing Women Artist Foundation che in questi anni tanto ha fatto per la conservazione e il restauro delle opere create dalle donne in città. La cerimonia si svolgerà mercoledì 2 novembre nel corso della sessione pomeridiana dei lavori nel Salone dei Cinquecento.

Il Consiglio e la Giunta regionale, in occasione di questo anniversario, hanno organizzato una serie di iniziative, illustrate questa mattina a palazzo Panciatichi dal presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani. “Abbiamo voluto coordinare il lavoro della Regione con quello di Firenze e degli altri Comuni che ricorderanno il 4 novembre”, spiega il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani. “Saremo presenti nei vari momenti che caratterizzeranno il ricordo, principalmente a Firenze, a palazzo Vecchio con il presidente della Repubblica che incontrerà gli Angeli del fango nel salone dei Cinquecento e poi all’inaugurazione della mostra alla Nazione, il giornale che con la cronaca locale di allora ci propone la sequenza di come la popolazione veniva informata e di quello che accadeva”.

Sabato 5 e domenica 6 novembre, gli appuntamenti organizzati dalla Regione: “Sabato mattina una iniziativa in ricordo di alcuni tra coloro che segnarono quei giorni: lo faremo con una targa speciale che consegneremo alla famiglia di Piero Bargellini. Seppe caratterizzare in positivo il rapporto tra i cittadini e le istituzioni – dice Giani –, il sindaco con gli stivaloni che andava a portare una parola buona in ogni bottega, in ogni centro artigiano, in ogni angolo in cui si respirasse il senso della desolazione per l’alluvione, ma anche lo spirito della rinascita”.

E una targa sarà dedicata anche alla memoria di Riccardo Marasco, “il celebre cantautore fiorentino recentemente scomparso, che con le sue battute, la sua ironia, con la sagacia tutta fiorentina seppe interpretare e accompagnò il percorso di rinascita fatto anche del saperci scherzare sopra. Dedicò al tragico evento del 1966 la famosa canzone ‘L’Alluvione’, mi piace ricordare anche ‘Firenze bottegaia’.  Consegneremo infine una targa anche a Giorgio Federici”, il segretario del comitato per il 50° anniversario dell’alluvione, “che ha coordinato tutte le iniziative”. Sempre sabato mattina, alle 10, si terrà la cerimonia di intitolazione dei palazzi del Consiglio regionale, Panciatichi-Covoni (via Cavour, 2 e 4), che acquisiranno la denominazione comune di ‘palazzo del Pegaso’. L’alluvione del ’66, ha tenuto a ricordare Giani, “non colpì solo Firenze, ma tante parti della Toscana”.

Di qui, la mostra fotografica ‘Le alluvioni in Toscana. La Protezione civile e il volontariato oggi’, che sarà inaugurata domenica 6 novembre alle 9.30 nella sala del Gonfalone, alla presenza del presidente della Regione, Enrico Rossi, del presidente del Consiglio regionale e dei sindaci dei Comuni alluvionati. “L’Arno ha ricordato Giani – cominciò a produrre i suoi effetti da Bibbiena, al Valdarno superiore, poi nella Piana. Ma anche gli affluenti che non riuscivano a entrare in Arno, con l’Elsa che portò devastazioni e morte da Castelfiorentino a Empoli.

E l’Ombrone, che causò allagamenti a Grosseto e in Maremma”. “Dal punto di vista della messa in sicurezza del bacino idrogeologico dell’Arno, interventi ci sono stati in questi cinquant’anni – osserva Giani –, penso al lago di Bilancino, all’abbassamento delle platee del fiume. Interventi che però non sono sufficienti. Proprio in questi giorni deve essere completata la prima delle vasche di esondazione controllata a Figline, ne seguiranno altre; devono essere alzate le dighe di Levane e La Penna.

Questa ricorrenza darà l’occasione di far capire che il cronoprogramma per mettere in sicurezza l’Arno è una delle priorità di intervento per gli Enti locali e per lo Stato nei confronti della Toscana”.

Domenica mattina, in programma anche un incontro a palazzo Strozzi-Sacrati, “con il presidente Rossi e i sindaci che faranno il punto nella sala Pegaso con la protezione civile”. Un momento di riflessione promosso dal presidente della Regione su quanto è stato fatto e su cosa sia necessario ancora fare per la riduzione del rischio da frane e alluvioni. All’incontro interverranno, tra gli altri, lo stesso Giani, l’assessore regionale all’ambiente, Federica Fratoni, e il presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni.

“Alle 11 – prosegue il presidente del Consiglio regionale –,per tutti i cittadini e coloro che si impegnano nella protezione civile attraverso le organizzazioni del volontariato, appuntamento al teatro Verdi dove si terrà l’incontro con il capo nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio, che sarà a Firenze, compatibilmente con i suoi impegni per quello che sta accadendo nelle aree colpite dal terremoto”. Nella giornata di domenica, il palazzo del Pegaso sarà aperto a visite guidate.

Venerdì 4 novembre 2016, a cinquant’anni esatti dall’alluvione che colpì Firenze e la Toscana, verrà inaugurata Notturno Fluviale [Arno 1966-2016] di Marco Castelli. L’appuntamento è per le 19:00 alla OnArt Gallery, in via della Pergola 57/61r a Firenze.In mostra una selezione di 25 fotografie scelte dal lavoro dell’autore, che immortala i ponti dell’Arno dal Falterona a Pisa attraverso una prospettiva notturna, collocandosi al livello dell’acqua ed evocando dei paesaggi quasi sospesi in se stessi.Il progetto indaga l’emblema primario del rapporto tangibile tra uomo e fiume: l’elemento architettonico diviene così veicolo di narrazione storico-ambientale e si configura a volte come un vero e proprio scenario urbano. L’analisi fotografica acquista così una duplice valenza: da un lato quella di documentazione territoriale, come mappatura del principale fiume toscano e dei suoi ponti; dall’altro quella di un meno convenzionale studio visivo sui luoghi vissuti nell’esperienza quotidiana, strutturati in modo da ribaltare la percezione comune. Durante l'inaugurazione verranno inoltre proiettate immagini e video d'archivio gentilmente fornite da Enrico Ciabatti. L’iniziativa detiene il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze e Legambiente Toscana ed è resa possibile grazie al sostegno di Azienda Agricola Il Mandorlo, Cartavetra e ASD Canottieri Comunali Firenze. La mostra rimarrà aperta dal 2 al 7 novembre 2016.

Anche Letture di Mutuo Soccorso ricorda il cinquantesimo anniversario dell'alluvione di Firenze del 4 novembre del 1966, un evento che direttamente e indirettamente ha cambiato l'aspetto e il futuro della città . Lo faremo in due momenti, presso la sede della SMS di Peretola, Via Pratese 48:

GIOVEDI 10 NOVEMBRE, ORE 21, con il numero speciale della rivista "Testimonianze" dedicato all'alluvione: racconti, documenti e analisi sull'alluvione, la vita della città in quei giorni e dopo. Al di là della solennità formale delle celebrazioni ufficiali, viene documentata la riscossa, la solidarietà e il dialogo che nacquero nella tragedia e i cambiamenti nell'economia, nelle istituzioni, nei costumi che da lì partirono. Presenterà Severino Saccardi, direttore della Rivista, saranno presentì Roberto Mosi, Presidente dell'Associazione culturale Testimonianze; Giorgio Federici Segretario di Firenze 2016-Toscana 2016.

VENERDI' 18 NOVEMBRE, ORE 21, con il libro fresco di stampa "Maldifiume" di Simona Baldanzi: un atto di amore per il fiume vissuto con una camminata e diecine di incontri con posti e genti del fiume, da Capo d'Arno sul Falterona fino a Bocca d'Arno di Pisa. Un racconto spumeggiante che illumina la ricchezza di vita e l'universo di vite legate al grande fiume, da scoprire con la lentezza dei passi e il gusto dei dialogo. Sarà presente l'autrice con alcuni degli amici che si sono alternati nell'accompagnarla nella lunga camminata.

Due incontri- ovviamente aperti a tutti gratuitamente- per scoprire di nuovo il valore, le conseguenze e i rischi di vivere vicino a uno dei più bei fiumi del nostro Paese.

Giovedì 3 novembre, alle 17, nello Spazio Più della Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli, in collaborazione con l'Associazione A Tutto Volume, si svolgerà l'iniziativa “L'Arno a Firenze: il fiume amico e generoso, il torrente nemico e rovinoso”, percorso storico-geografico insieme a Leonardo Rombai”. Giovedì 10 novembre, alle 17, nello Spazio Più della Biblioteca Comunale, in collaborazione con l'Associazione A Tutto Volume, si svolgerà l'iniziativa “L'alluvione e il restauro delle opere d'arte: le esperienze dell'Opificio delle Pietre Dure”, incontro con Mauro Parri e Andrea Santacesaria”. Informazioni: Biblioteca Comunale, Via di Belmonte, 38, Antella – Bagno a Ripoli (FI), tel.

055/645879 – 645881, mail biblioteca@comune.bagno-a-ripoli.fi.it.

Una riflessione a tutto tondo su ciò che è avvenuto cinquant’anni fa, che vide il Comune di Castelfiorentino come uno dei territori più colpiti nell’Empolese Valdelsa (anche in termini di perdita di vite umane) ma anche sul lavoro fatto dalle istituzioni sul versante della prevenzione, affinché determinati fatti non potessero più ripetersi. Appuntamento, , per il 4 novembre – dove fin dal mattino (ore 10.00) – la Prociv effettuerà un’esercitazione di un’ora con il movimento delle cateratte e la chiusura del ponte sull’Elsa.

Nel pomeriggio, alle ore 17.00, inaugurazione al Ridotto del Teatro del Popolo della mostra sulla “memoria collettiva” della comunità castellana sull’alluvione, cui seguirà (ore 18.00) la proiezione di alcuni video. Una giornata raccontata dunque attraverso le immagini, ma anche con filmati e decine di testimonianze inedite che consentiranno di ripercorrere il vissuto della popolazione in quei momenti drammatici. Come si ricorderà, Castelfiorentino fu uno dei comuni più devastati della Valdelsa: oltre ai danni ingenti, procurati a centinaia di abitazioni, attività commerciali, artigianali, agricole e industriali (oltre 5 miliardi di lire, secondo una stima dei danni fatta all’epoca) si verificarono anche 4 morti, tre dei quali in seguito all’esplosione di una casa (Guido Borghi, Giovanni e Vittorio Cortini, Rosa Grassi). Alla mostra al Ridotto, che rimarrà aperta fino al 24 novembre (orario CineMario Monicelli, martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 21.15, sabato dalle ore 18.00, domenica dalle ore 15.00), hanno collaborato le associazioni “Sei di Castelfiorentino se…”, “Amici di Castello”, “Toscana 2016” e Gruppo Paleontologico “C.

De Giuni”. Nel medesimo periodo (e fino al 30 novembre) la Biblioteca Comunale “Vallesiana” organizzerà una mostra bibliografico-documentaria dal titolo “Elsa e Arno: due fiumi in piena”. Infine, il 10 dicembre, la Prociv organizzerà con le scuole di Castelfiorentino una esercitazione per saper gestire un’emergenza di questo tipo.

Arca Azzurra Teatro dedica una nuova produzione teatrale al cinquantesimo anniversario dell’alluvione di Firenze. Lo spettacolo è “Il filo dell’acqua” scritto da Francesco Niccolini. Autore anche del libro "Il Filo dell'Acqua. L'alluvione a Firenze 4 novembre 1966" edito da Scienza Express. La regia è di Roberto Aldorasi e Francesco Niccolini. Interpreti, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci. Scene e video di Antonio Panzuto. Musiche originali di Paolo Coletta.

Luci di Marco Messeri. Costumi di Lucia Socci. Il debutto in prima nazionale è in programma il 5 (ore 21) e il 6 novembre 2016 (ore 17) al Teatro Verdi a Pisa. Il 5 novembre alle 18 nella Sala "Titta Ruffo" del Verdi di Pisa, Giuseppe Meucci e Francesco Niccolini dialogano a partire dal libro di Francesco Niccolini "Il Filo dell'Acqua. L'alluvione a Firenze 4 novembre 1966". Nell'occasione saranno proiettate immagini dell'alluvione a Pisa, per gentile concessione di Giuseppe Meucci. Partecipa la Compagnia.

ingresso libero. Lo spettacolo prosegue la sua tournée l’8 novembre (ore 21) al Teatro Puccini di Firenze dove alle 18 c’è anche la presentazione del libro. Il 12 (ore 21) e 13 novembre (ore 16,30) sarà al Teatro Garibaldi di Figline Valdarno (Firenze). Il 22 e 23 novembre (ore 21) è in programma al Teatro Studio “Mila Pieralli” di Scandicci (Firenze). Il 25 novembre (ore 21) al Teatro degli Industri di Grosseto. Cinquant’anni fa l’Arno fu protagonista di un’autentica guerra, che non abbiamo più smesso di combattere.

Raccontare oggi quella storia, storia d’acqua e resurrezione, non è una banale cerimonia del ricordo, ma un rito collettivo e fondamentale, per chi – non dimenticando – vuole cercare i veri problemi e prevenire altra distruzione. Senza fatalismo. E senza dare colpa all’acqua. Il filo dell’acqua segue tre voci per un canto che intreccia poesia, storia e la memoria di chi c’era. E poi la musica, le immagini, le parole di allora, i telegiornali, le opere d’arte, le prime pagine dei giornali, le voci, il pianto, tutto mischiato, vicino e lontano, in quel contraddittorio, spaventoso e al tempo stesso meraviglioso momento in cui tutto quello che è normalità e quotidianità salta e diventa straordinario e condiviso.

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