Agricoltura sociale: dalla Regione € 11 mila per un progetto rivolto a profughi e disabili

Grazie al finanziamento, prosegue la collaborazione tra la cooperativa Fontenuova e il Comune di Bagno a Ripoli: per il secondo anno, un gruppo di richiedenti asilo ospitati a Grassina darà una mano nell'attività agricola svolta dagli utenti del centro diurno di via Fortini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 febbraio 2018 08:44
Agricoltura sociale: dalla Regione € 11 mila per un progetto rivolto a profughi e disabili

Raccogliere la lavanda, potare le rose, prendersi cura degli olivi. Sono alcune delle mansioni agricole che vedono impegnati i richiedenti asilo ospitati nel centro di accoglienza di Grassina, a Bagno a Ripoli. Attività nei campi che i giovani profughi, per due mattine alla settimana, svolgono fianco a fianco agli utenti del centro diurno della cooperativa Fontenuova, che si occupa di attività di socializzazione e riabilitazione per persone diversamente abili e servizi di autonomia abitativa per persone con disagio mentale.

Il progetto di agricoltura sociale si chiama “Accogliamo sorrisi” ed è attivo dal 2017. Ideato dalla cooperativa sociale Fontenuova in collaborazione con i Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli, dopo un primo periodo di sperimentazione, ha ottenuto un nuovo finanziamento regionale di circa 11 mila euro che gli consentirà di proseguire ed ampliarsi.

In totale, i richiedenti asilo coinvolti dall'iniziativa saranno otto, suddivisi in due fasi. Il mercoledì e il giovedì mattina, dal centro di accoglienza di Grassina gestito dalla cooperativa Cristoforo, si recheranno in via Fortini 143 a Firenze, dove la cooperativa Fontenuova dispone di due ettari di terreni. Le cose da fare sono molte: si va dalla coltivazione della lavanda e delle erbe officinali, come salvia o rosmarino, alla raccolta delle olive, fino al taglio dell'erba, la semina dei campi, la potatura di alberi o la preparazione di distillati e acqua di rose.

“I profughi – dice la presidente della cooperativa Patrizia Ragazzini – lavorano la terra insieme ai portatori di handicap che ogni giorno frequentano il nostro centro diurno, una decina di persone circa. Tutte le attività si svolgono sotto la guida di educatori o dei tanti volontari che frequentano i nostri orti. Spesso i ragazzi restano con noi a pranzo, si creano legami che resistono nel tempo. Si gettano le basi per un'inclusione reale e consapevole e nel frattempo i profughi imparano un mestiere.

Torna, inoltre, dal 1° marzo a tutto maggio il ciclo di incontri 'Formiamoci al sorriso 2018, che abbiamo svolto già lo scorso anno: in tutto sei incontri ore 18-21 con cena insieme, resi possibili da un finanziamento regionale diretto. È importante la diffusione di una rete di conoscenza e di relazioni da sviluppare sul tema immigrazione. Quest'anno, oltre a cooperative ed enti che direttamente fanno accoglienza, sarà presente anche l'università di Firenze con Massimo Livi Bacci, Patrizia Meringolo e vari ricercatori”.

“L'inclusione e l'integrazione – dicono il sindaco di Bagno a Ripoli e la vicesindaca con delega alle politiche sociali – non si fanno con le chiacchiere ma con progetti intelligenti e concreti come quello di Fontenuova. Il lavoro e la solidarietà sociale ne sono i cardini. Pertanto siamo molto soddisfatti del nuovo finanziamento regionale, che ci consente di proseguire un'iniziativa utile e proficua per la comunità, e di svilupparla: la previsione è che, con il prossimo anno scolastico, profughi e cooperativa si occupino della manutenzione del giardino dell'istituto superiore Gobetti-Volta”.

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