Aeroporto di Firenze, Zita: "La politica deve rispettare la legge, basta con le ipocrisie"

Grassi e Verdi: "Disarmante che Istituzioni, Toscana Aeroporti e persino gli avvocati si affidino a deroghe e procedure straordinarie pur di aver ragione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 agosto 2016 18:33
Aeroporto di Firenze, Zita:

La rivista on line La Città invisibile pubblica un articolo dell'architetto Fabio Zita, fino al 2014 dirigente del Settore VIA della Regione Toscana, membro della Commissione VIA nazionale, in seguito direttore del Settore Tutela, riqualificazione e valorizzazione del Paesaggio, coordinatore della formazione del Piano Paesaggistico regionale. Le esternazioni di Fabio Zita, dopo la bocciatura del TAR degli atti regionali a favore della nuova pista di Peretola, hanno riacceso la polemica post-ferragostana sull'Aeroporto di Firenze.

"Neppure una sentenza del TAR che demolisce e cancella ogni piano regionale, PIT compreso, sull'aeroporto di Firenze è servito a far venire a miti consigli coloro che hanno da anni sostenuto l'ampliamento e lo sviluppo di Peretola. - affermano il Capogruppo in Palazzo Vecchio Tommaso Grassi e la Consigliera Donella Verdi del gruppo Firenze riparte a sinistra commentando l'intervista di stamani dell'avvocato di Toscana Aeroporti - E' assolutamente disarmante che le istituzioni, dall Comune alla Regione, insieme alle società private e persino esimi avvocati fiorentini si affidino, pur di non dar ragione a chi metteva in dubbio le procedure finora adottate e di ammettere la sconfitta, a deroghe e procedure straordinarie che impropiamente il Governo continua ad inserire in ogni legge.

Il master plan presentato da Enac e Toscana Aeroporti non fa parte nè degli strumenti di pianificazione territoriale e non solo è incompleto ma in ogni caso, quello che è stato prodotto, dovrebbe essere assoggettato alla VAS in quanto ha "natura" di piano e non di progetto, se valutato nel suo complesso di insediamento." "Azzerata dalla sentenza la pianificazione regionale e sollevati molti dubbi sulla possibilità di ritenere ancora valida anche l'espressione di parere sulla VIA nazionale espressa a gennaio dalla Regione sul nuovo masterplan dell'aeroporto che proprio su quegli atti annullati si basava, ma adesso la risposta dei favorevoli quale è? Semplicemente quella di imporre il progetto a tutti i costi e in ogni modo.

Si farà passare in nome dell'interesse nazionale un progetto che a livello ministeriale non solo non è stata ancora effettuata la verifica di compatibilità urbanistica e che l'annullamento del TAR ha reso incompatibile anche rispetto alla pianificazione regionale vigente, eliminandone la salvaguardia, mentre gli Uffici dei Comuni interessati hanno già verificato che si tratta di incompatibilità urbanistica. Si arriva persino a dire da parte di Toscana Aeroporti che il progetto sottoposto a VIA è diverso rispetto a quello inserito nel PIT, e che il TAR ha bocciato solo quest'ultimo.

Vero, se si considera la lunghezza della pista, ma l'approssimazione di tante analisi, le lacune sugli approfondimenti e i dubbi sicuramente non sono da meno." "Nonostante fossimo contrari anche al progetto contenuto nel PIT regionale e che nel merito è stato annullato per irregolarità dal TAR, dobbiamo ammettere che almeno quello era un atto di pianificazione territoriale che nella procedura, non nei contenuti, rispettava le norme e che metteva sullo stesso piano l'opera aeroportuale con qualsiasi altro intervento infrastrutturale.

Certo se il Governo forzerà le norme, la Regione proseguirà a non opporsi e la sponda politica continuerà ad assecondare i desiderata dei privati, non sarà assolutamente semplice e spiace che molto probabilmente anche in questo caso si finirà davanti ad un Tribunale a combattere a forza di carte bollate. E' la sconfitta amara della politica che piuttosto che fermarsi e riflettere sulle proprie scelte, non andando contro una intera popolazione, e sopratutto seguendo le regole che tutti si devono rispettare, preferisce invece forzare con poteri straordinari, dribblare le norme.

Non ci si sorprenda poi se le conclusioni del processo partecipativo popolare conclusosi appena a giugno scorso sono state fortemente critiche. Noi, vista la sordità della politica che governa le istituzioni democratiche della Regione, non possiamo che sostenere con forza la richiesta di annullamento della procedura di VIA avanzata dagli avvocati dei comitati dei cittadini, che hanno portato a questo risultato strepitoso davanti al TAR."

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