Aeroporto di Firenze, Confindustria: 'Inadeguato e insufficiente'

La senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia presenta una interrogazione al Ministro dell'Ambiente sulla VIA

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2017 17:55
Aeroporto di Firenze, Confindustria: 'Inadeguato e insufficiente'

 “Per tutte le imprese fiorentine la nuova pista del Vespucci sarà il vero punto di svolta del sistema economico metropolitano. Fra Firenze, Empoli, il Valdarno e la Valdelsa è concentrata la maggioranza delle aziende multinazionali e delle imprese esportatrici della Toscana, oltre che la maggior parte delle imprese turistiche. La maggioranza dei passeggeri vola da Peretola per affari. Ecco perché lo sviluppo del Vespucci è essenziale, ma anche ultimativo per un territorio che voglia essere realmente aperto al mondo e non si rassegni ad essere la periferia infrastrutturale di altri territori, a partire da Bologna che ha anche finalità completamente diverse come tipicità di passeggeri rispetto a Firenze" ad intervenire nel dibattito sull’aeroporto di Firenze è Luigi Salvadori, presidente facente funzioni di Confindustria Firenze.

“La nostra città metropolitana deve essere in grado di stare fra le grandi economie urbane europee e Firenze, per ora, è l’unica città metropolitana italiana ad avere un aeroporto inadeguato e insufficiente. Questa infrastruttura è un moltiplicatore della competitività e dell’attrattività dell’intera Toscana centrale; e non va dimenticato che l’aeroporto è un magnete di attività economiche e di migliaia di posti di lavoro. Purtroppo il futuro del Vespucci continua a essere virtuale: ricordiamo che il primo progetto risale al 1950” conclude.La risposta nei numeri forniti da Toscana Aeroporti Dopo aver superato per la prima volta i 7,5 milioni di passeggeri nel 2016, Toscana Aeroporti inizia l’anno con un ennesimo record.

Nonostante le forti penalizzazioni operative subite da Firenze a causa delle limitazioni legate alla pista, la società di gestione degli scali aeroportuali di Firenze e Pisa ha infatti chiuso i primi 2 mesi del 2017 con un incremento di traffico del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un totale di oltre 850mila passeggeri complessivamente transitati nei due scali. Particolarmente positivo l’apporto dei voli internazionali che rappresentano il 70,9% del traffico totale.

“Un avvio d’anno particolarmente incoraggiante per Toscana Aeroporti e per i 2 scali di Pisa e Firenze, che segnano nuovamente i rispettivi record di passeggeri. Prosegue la crescita costante della società e i risultati del traffico internazionale confermano il posizionamento di Toscana Aeroporti come porta di accesso alle meraviglie della Toscana e delle nostre città d’arte” ha affermato il Presidente di Toscana Aeroporti S.p.A., Marco Carrai.

In continuità con i positivi risultati registrati nel 2016, l’aeroporto Galilei di Pisa ha chiuso i primi 2 mesi dell’anno con un traffico passeggeri in crescita del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2016, per un totale di 548.478 passeggeri transitati. I risultati si devono principalmente al positivo andamento del load factor dei voli di linea, che al 28 febbraio 2017 si è attestato all’81,5% segnando un aumento del 5,9%. In netta crescita anche il traffico cargo che registra un +13,8% con 1,6 mila tonnellate di merce e posta trasportate, grazie anche alle maggiori frequenze operate da DHL.

La crescita dello scalo pisano è stata trainata in particolare dall’aumento dell’operatività da parte di Ryanair, dalle nuove rotte operate da easyJet su Ginevra, Basilea, Amburgo e Manchester e dall’apporto dei 2 nuovi voli extra UE inaugurati nel 2016 a Doha, operato da Qatar Airways, e Mosca, operato da Pobeda. Cresce la quota dei voli internazionali che rappresentano il 63,6% del traffico dello scalo rispetto al 60,7% dei primi due mesi del 2016.

Record anche per l’aeroporto Vespucci. Sono infatti 301.912 i passeggeri transitati dallo scalo fiorentino nei primi due mesi dell’anno, in aumento del 10,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Crescita record nonostante gli oltre 180 dirottamenti e cancellazioni, dovuti alle limitazioni della pista ed alle condizioni metereologiche che hanno comportato una perdita stimata di oltre 15.000 passeggeri, con i quali lo scalo avrebbe segnato una crescita del 16,3%.I dati dei dirottamenti dimostrano che Firenze continua ad essere penalizzata dalla mancanza di una infrastruttura adeguata. Se questa ci fosse stata, Firenze sarebbe l'aeroporto con più crescita in Italia.

I positivi risultati sono da ricondursi sia a un aumento dei movimenti (+1,8%) sia a una crescita del load factor (+2,3%). Particolarmente soddisfacenti le performance del volo Air Berlin per Dusseldorf, l’incremento delle frequenze operato da KLM su Amsterdam, l’estensione anche alla stagione invernale della rotta operata da Iberia per Madrid e da Blue Air per Bucarest. Positivo infine l’apporto delle due compagnie Mistral e Albawings che hanno inaugurato il volo per Tirana.

Si conferma la vocazione di scalo internazionale di Firenze. I voli extra Italia rappresentano infatti l’84,1% del totale, in continua crescita rispetto all’82,6% dello stesso periodo dell’anno passato.

L'interrogazione in Senato. "E' arrivato il momento per il Governo di fare chiarezza sul procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale sull'Aeroporto A.Vespucci di Firenze" lo chiede la senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia intervenendo a seguito delle nuove indiscrezioni di stampa sulla VIA: "Dalle nostre informazioni il parere della Commissione è pronto ma ancora fermo al Ministero dell'Ambiente, così come quello del Mibact, in attesa di essere trasformati in decreto da sottoporre alla firma dei due Ministri interessati. Ad oggi pare non sia giunta nessuna comunicazione ufficiale ai Comuni coinvolti, ma televisioni e quotidiani diffondano i contenuti di tale documentazione che, viste le numerose e corpose prescrizioni presenti, sembrerebbe tutt'altro che favorevole alla realizzazione dell'ampliamento dell'Aeroporto. Del resto già a settembre del 2016 avevamo presentato un'interrogazione al Ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ancora senza risposta, dove rilevavamo le tante criticità di tipo procedurale, finanziario, ambientale ed in termini di sicurezza.In queste ore ne presentiamo una nuova per spronare il Governo a dare una risposta certa ad una situazione che si sta trasformando in una spada di Damocle sulla testa dei cittadini e delle Amministrazioni locali.

Nei mesi scorsi sono state rilasciate dichiarazioni che davano per scontato un parere positivo senza particolari problemi ma questo prendere tempo ci fa pensare appunto che invece i pareri siano di tutt'altro ordine. Ci aspettiamo una risposta celere perché cittadini e amministrazioni locali aspettano informazioni puntuali e trasparenti su un intervento dannoso che rappresenterebbe un grave errore per il territorio".

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