Aeroporto di Firenze: come cambierà l’industria dei voli?

Preoccupa intanto la vendita della società di handling

Nicola
Nicola Novelli
02 maggio 2021 11:25
Aeroporto di Firenze: come cambierà l’industria dei voli?

Sarà un cambiamento profondo quello che attende l’industria del trasporto aereo. Una trasformazione epocale che non comporterà solamente l’uscita di scena di alcuni soggetti più deboli, come già avvenuto nell’ultimo anno e come ci si attende debba ancora succedere nei prossimi mesi. La metamorfosi, infatti, coinvolgerà quasi ogni aspetto.

A 90 anni dall’inaugurazione dell’aeroporto di Firenze, avvenuta il 4 giugno del 1931, in sostituzione del vecchio campo di volo del Campo di Marte, l'attuale pista 05/23 è reduce dai lavori di ristrutturazione conclusi lo scorso 1° aprile.

Dopo le dichiarazioni del Segretario nazionale del Partito Democratico, Enrico Letta, sul collegamento tra Firenze e l'aeroporto di Pisa, la maggioranza fiorentina trova sponda in Italia Viva e a destra. Solo il Movimento 5 Stelle condivide la posizione dei comitati, a cui Tar e Consiglio di stato hanno dato sinora ragione. Del resto la gestione degli aeroporti di Firenze e Pisa è diretta dal presidente Carrai, mentre la maggioranza del pacchetto azionario si trova in mano a Corporacion America.

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A Firenze si torna a parlare del masterplan 2014-2029 che nel 2019 aveva completato tutte le procedure, per ricordare la trentina di enti e istituzioni, soggetti pubblici e privati, locali e nazionali che avevano dato l’approvazione finale in sede di Conferenza dei Servizi, ed evidenziare alcune delle sistemazioni previste  nel piano per le nuove aree a parco nel territorio di Sesto Fiorentino.

L'idea è semplice: Corporacion America è una società specializzata nella costruzione di infrastrutture, per cui l'ingresso in Toscana Aeroporti era propedeutico alla costruzione di una nuova pista, che aumenti di qualche milione di passeggeri i flussi turistici su Firenze.

Nonostante l’ennesimo intervento dell'ENAC per ribadire la regolarità e sicurezza con cui opera l’aeroporto di Firenze, continuano però a circolare voci allarmiste.

«Il nuovo aeroporto serve per difendere il lavoro? Difficile da credere, visto che Toscana Aeroporti aumenta precarietà ed esternalizzazioni mentre incassa soldi pubblici dalla Regione Toscana -dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera comunale di Sinistra Progetto Comune- Il nuovo aeroporto serve per tutelare le sorvolate e i sorvolati di Brozzi, Quaracchi e Peretola? Ancora più arduo da credere, dato che dopo mesi non viene fornita a comitati e associazioni la documentazione richiesta per capire se l'attuale struttura stia operando nel rispetto del quadro normativo.

Si tratta di domande che abbiamo più volte posto anche al Sindaco e alla Giunta. Ci è stato detto spesso che il Comune non ha competenza. Ma la salute delle persone e del territorio ci riguardano eccome! Perché non si vuole chiarire se le prescrizioni del 2003 sono state rispettate? Perché non si vogliono mostrare gli atti con cui verificare la conformità urbanistica degli ultimi interventi nell'area, su cui ci sono documentati dubbi? Perché non si risponde sulla liceità dei voli dell'Airbus 319?».

Nel frattempo è arrivata la pandemia: il traffico aereo è crollato. Toscana Aeroporti, dopo aver ricevuto 10 milioni di euro di contributi dalla regione nel dicembre 2020, ha deciso di vendere la controllata Tah, che si occupa della movimentazione di terra. Parliamo di 450 lavoratori. Mercoledì sono nuovamente scesi in in piazza Signoria i lavoratori dell'handling di Toscana Aeroporti.

"Noi siamo per una soluzione che metta insieme salute e lavoro: ripubblicizzare tutto il sistema trasportistico italiano -affermano da Potere al Popolo- Solo una gestione pubblica può infatti allontanare gli speculatori dal bottino. Garantendo da un lato la tenuta occupazionale, dall'altro una pianificazione che affronti il sistema trasportistico come un tutto, valorizzando il trasporto su rotaia, le aree interne della regione, in modo da garantire una riduzione progressiva del traffico aereo senza rinunciare a collegamenti rapidi ed efficienti tra gli aeroporti e le maggiori città dell'interno e della costa. Non sarà però questo Parlamento a garantire uno sbocco di questo tipo. Servirà ancora e ancora scendere in piazza, con coraggio e determinazione".

"A nome di Forza Italia rinnovo la preoccupazione per la prospettata vendita della società di gestione handling degli scali toscani. Tutte le istituzioni, Città Metropolitana e Regione Toscana in primis, hanno colpe evidenti in questa vicenda avendo creato negli anni un panorama di incertezza e indeterminatezza dove fare investimenti a medio e lungo periodo è diventato impossibile". Così si esprime Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia nel Centrodestra per il cambiamento, commentando l'avanzamento sulla vendita del ramo societario.

"La politica Toscana -ha aggiunto Paolo Giovannini, coordinatore provinciale azzurro - va denunciato con forza, sta facendo scappare investimenti e investitori, anche esteri, in nome dell'immobilismo, del campanilismo e delle lotte intestine ideologiche". L'incapacità di "far creare valore alla società ha determinato la necessità di ridurre i costi attraverso l'esternalizzazione del ramo handling. Questo è il problema da cui tutti gli altri discendono, compresa la grave e preoccupante volontà della società, attualmente gestore degli scali toscani, di vendere un servizio prioritario e necessario per lo sviluppo competitivo della società come l'handling".

"Ai 453 occupati e a tutti gli operatori dell'indotto coinvolti - dichiarano all'unisono Gandola e Giovannini - Forza Italia manifesta dunque piena vicinanza, mantenendo alta l'attenzione sulla vicenda affinché sia mantenuto il livello occupazionale e siano salvaguardati i livelli salariali anche qualora dovesse andare in porto la vendita prospettata, non solo per i primi anni della nuova gestione ma anche in futuro, senza sorprese dietro l'angolo".

“I vertici di Toscana Aeroporti sono invitati a riferire nella Commissione Controllo del Consiglio regionale della Toscana, in merito alla proposta di acquisto di TAH da parte della società Consulta Handling Spa. Abbiamo appreso dalla stampa che la società romana sarebbe pronta ad acquisire il 100% del ramo Handling di Toscana Aeroporti, avviando così una totale privatizzazione della società”. E’ quanto dichiarato da Francesco Torselli, capogruppo FdI in Consiglio regionale, Alessandro Capecchi, Presidente della Commissione Controllo nel Consiglio regionale toscano, e Diego Petrucci, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

“Siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori dell’handling degli aeroporti di Firenze e Pisa. Non ci bastano le dichiarazioni di Carrai alla stampa, il quale assicura che i livelli occupazionali saranno garantiti. In Consiglio regionale è stato approvato all’unanimità un atto di Fratelli d’Italia che impegna la giunta Giani a non erogare i 10 milioni di euro a Toscana Aeroporti nel caso in cui la società non avesse aperto un tavolo di confronto sulla vertenza handling con istituzioni locali e rappresentanti dei lavoratori. Con questo annuncio, ancora una volta, Toscana Aeroporti pecca di trasparenza e coinvolge le istituzioni a giochi fatti. Auspichiamo che i vertici della società accettino di riferire in Commissione Controllo”, concludono Torselli, Capecchi e Petrucci.

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