Aeroporti della Toscana: Pisa il futuro, Firenze nel passato

Il lungo dibattito sul potenziamento dello scalo fiorentino ha messo la zavorra alla crescita economica del capoluogo

Antonio
Antonio Lenoci
24 febbraio 2016 13:03
Aeroporti della Toscana: Pisa il futuro, Firenze nel passato

Uno scalo aeroportuale è pratico e funzionale se ben raggiungibile, al netto delle correnti ascensionali, del mare e dei monti e dell'orientamento delle piste.Pisa piange, Pisa sorride. Dopo i timori che hanno preceduto la fusione degli scali toscani il presidente Enrico Rossi battezza Pisa come l'aeroporto che entro il 2016 ne "beneficerà maggiormente" e prossimo a veder crescere il suo valore. PisaMover, il collegamento diretto tra la Stazione e l'Aeroporto. "Siamo di fronte ad un'opera di dimensione europea che non ha niente da invidiare a quelle delle città continentali più avanzate.

È la dimostrazione che non scherzavamo quando abbiamo deciso di dirottare qui un finanziamento europeo straordinario di 21 milioni di euro, che sono stati ben allocati e ben spesi. Mi pare che tutto si sia svolto nei tempi giusti e che siamo di fronte ad una infrastruttura di svolta per Pisa e per il suo aeroporto. Insomma la svolta c'è e può portare crescita, turismo, lavoro" lo ha dichiarato il presidente della Regione, Enrico Rossi, nel cantiere del PisaMover accompagnato dal sindaco, Marco Filippeschi. 

Secondo Elisabetta Zuccaro del M5S di Pisa "Una dichiarazione volta a gettare un po' di fumo negli occhi dei cittadini che dovranno sopportare il costo di questo progetto scellerato. Un progetto che ha smantellato un collegamento ferroviario diretto per realizzarne uno indiretto che costa 70 milioni".

Firenze, a che punto è? Da 20 anni esiste nel capoluogo l'Associazione Valentino Giannotti che monitora lo sviluppo dell'Aeroporto di Firenze raccogliendo dati e confrontando pareri tecnici e divulga un Notiziario ad hoc. "Non pensavamo di dover arrivare a celebrare il ventennale" ammettono i vertici dell'Associazione che sottolineano la diversità degli scali toscani: Pisa è dedicata a Low Cost e voli internazionali con una ampia scelta sulle destinazioni e sui tempi, Firenze è più indicata per un turismo congressuale, culturale e fieristico con compagnie aeree limitate e prenotazioni su particolari date ed eventi, senza però tralasciare i voli low cost che rappresentano comunque un target appetibile.

Non è un caso che Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, stia puntando all'acquisizione e ristrutturazione della Fortezza da Basso per farne il Polo congressuale toscano.Nel 2015 i dati di Assaeroporti, vedono il “Vespucci” di Firenze, con 2.419.818 passeggeri (+7,5%), registrare un incremento superiore alla media nazionale e, pur frenando rispetto alla crescita a due cifre che aveva caratterizzato il 2014, è passato dal 17° al 16° posto (superando Lamezia Terme).

I movimenti aerei sono stati 34.269 (+0,3%) e 236,8 le tonnellate di merce (-11,9%). "Nel valutare i numeri di Firenze - sottolinea la Valentino Giannotti -, come ogni anno, va tenuto conto della situazione strutturale dello scalo che impedisce una normale dinamica nello sviluppo dei voli (destinazioni e vettori) e l’incidenza dei dirottamenti per i problemi dell’attuale pista. Un effetto che è stato particolarmente pesante a dicembre, determinando dati mensili molto falsati (-12% nei passeggeri, -10,2% nei movimenti)".

Il “Galilei” di Pisa nel 2015 ha registrato invece 4.804.774 passeggeri (+2,6%), passando dal 10° all’11° posto tra gli scali nazionali (superato da Palermo); 39.515 sono stati i movimenti aerei (+1,7%) e 8.695,2 le tonnellate di merce e posta (+5,9%). 

Raggiungibilità. A Santa Maria Novella il personale anziano di Rfi ricorda che dal Binario 2 partiva il treno per l'Aeroporto di Pisa, un servizio nato a metà degli anni '80, ma dismesso da alcuni anni oramai poiché la distanza di 80 km era coperta impiegando troppo tempo ed occupando una linea strategica per la circolazione dei pendolari e delle merci in Toscana. E per l'Aeroporto di Firenze? "C'è sempre stata la possibilità di raggiungere in treno l'ingresso dell'Aeroporto e qualche progetto è stato fatto in tal senso, con una stazione passante verso Campi e Prato, ma ad oggi il binario utile ha la funzione di accompagnare i convogli all'autolavaggiocommentano dalla Valentino Giannotti.Al momento esiste VolainBus una navetta che parte dall'Autostazione Sita di Santa Maria Novella e per 6 Euro, traffico permettendo dopo aver superato via della Scala, accompagna i passeggeri sino al Terminal.Infrastrutture più moderne? La risposta concreta ad oggi è la Linea 2 della Tramvia che arriva come un FirenzeMover in ritardo di parecchi anni, ma proseguirà per Sesto Fiorentino, tenendo ancora fuori tratta Campi Bisenzio e Prato che saranno raggiunte con una ipotetica Linea 4, ma senza passare per l'Aeroporto.Firenze si contraddistingue anche per il famigerato semaforo sulla biforcazione tra l'Autostrada e l'Aeroporto.

Una follia urbanistica riconosciuta negli anni da numerosi sindaci, presidenti di Provincia e di Regione, ma ancora ben salda sullo spartitraffico. Ci sarebbe un progetto di Autostrade per l'Italia, che deve tenere però conto di un Aeroporto in evoluzione. Con la nuova pista, ad esempio, cambieranno gli accessi? Non solo i turisti sono rimasti spesso sorpresi dalle caratteristiche dell'Amerigo Vespucci, dalla quantità di voli cancellati e dirottati a causa delle avverse condizioni meteo, anche molte compagnie aeree per non parlare di imprenditori e professionisti di tutto il mondo si sono domandati cosa aspettassero in Toscana a potenziare l'infrastruttura.

La nuova pista parallela all'Autostrada. "Forse ci siamo - è l'auspicio della Valentino Giannotti - ma fino a che non vedremo atterrare il primo aereo sulla nuova pista, non facciamoci prendere da eccessivo entusiasmo".Le compagnie costrette a valutazioni sofferte. Sul bilancio aziendale il rischio di veder cancellare i voli o doverli dirottare altrove ha pesato enormemente sulla scelta di operare o meno all'interno dello scalo e così Firenze ha subito la sua poca affidabilità. La sicurezza non è mai in dubbio, se non c'è sicurezza un aeroporto viene chiuso, pesano però i problemi operativi che allontanano i vettori, è accaduto ad esempio per la lunghezza della pistaI veti incrociati hanno rallentato il processo di crescita? Anche a Pisa gli aerei effettuano il sorvolo di aree abitate, la sensazione è che su Firenze abbiano pesato e pesino ancora valutazioni tecniche che si scontrano con le necessità politiche del raggiungimento del traguardo.

La scarsa considerazione offerta dalle istituzioni alla periferia si scontra oggi con il bisogno di riconoscersi in una unica grande famiglia?Come possono dei cittadini che si sono visti scaricare addosso tutte le opere 'scomode' e che non sono mai stati chiamati in causa, accettare di buon grado nuovi stravolgimenti?

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