Addio David Bowie: l'estate del '69 tra la Luna e la Toscana

David Robert Jones, classe 1947, è morto a causa di un cancro dopo aver realizzato il suo ultimo album, Blackstar

Antonio
Antonio Lenoci
11 gennaio 2016 10:46

La famiglia conferma l'anticipazione di Sky News, il Duca Bianco è stato sconfitto dal cancro all'età di 69 anni.Nel luglio 1969, a tre settimane dall'incisione il 45 giri Space Oddity viene utilizzato dalle reti americane come colonna sonora per la partenza della missione Apollo 11, tempo pochi giorni e sarebbe stata la più grande missione esplorativa di tutti i tempi con Neil Armstrong e Buzz Aldrin che il 20 luglio 1969 camminano per primi sulla Luna.E' l'estate che porterà David Bowie in Toscana, a Monsummano Terme per il Premio Internazionale del Disco, dove partecipa con When I Live My Dream.Il manager Kenneth Pitt di ritorno dal Festival Internazionale di Malta, accompagna personalmente David nella provincia di Pistoia, è il 31 luglio 1969 ed i due devono recarsi al Teatro Primeo. 

A raccontare quel soggiorno è lo stesso Kenneth Pitt nel libro The Pitt Report del 1985: "Il 30 luglio volammo tutti a Roma. Salimmo su un pullman per percorrere quella che immaginavo fosse una distanza ragionevole, quando si scoprì che il viaggio notturno sarebbe durato sei ore ci furono rabbiose proteste. Non c'era altro da fare che sistemarsi il meglio possibile e sperare di dormire un po'.

Il primo ad addormentarsi fu David, con la testa appoggiata sulla mia spalla, poi toccò a me. Arrivammo a Monsummano Terme alle prime luci del giorno e ci fermammo all'Hotel Reale dove erano state riservare le nostre stanze. Monsumanno è una piccola città famosa per le sue terme e la Grotta Giusti. La visita alla città non è completa se non si è provato il calore delle grotte e se non si sono gustate le sue acque, notoriamente salutari. Chi soffre di una qualsiasi malattia si sottopone a lunghi trattamenti in questo stabilimento di bagni termali; noi dovevamo passarci circa un'ora, ed era più che sufficiente. I capelli di David erano striati di nero e tenuti insieme da un nastro di velluto nero.

Indossava una magnifica camicia vecchio stile. David, ai loro occhi era il biondo Shelley, il poeta inglese che aveva colpito i loro cuori più di un secolo prima e che era annegato nella vicina La Spezia e le cui ceneri erano sepolte a Roma come quelle di Keats. Prima di ritornare a casa il delegato spagnolo, mi prese da parte per dirmi che lui e gli altri delegati erano dell'opinione che David avrebbe dovuto ricevere un premio di riconoscimento per il suo contributo al successo del festival.

Li aveva impressionati tutti con la sua cordialità, la sua disponibilità ad aiutare e la sua indiscutibile arte. Venne proposto di creare una categoria speciale, quella del disco meglio prodotto, e per decisione unanime il premio andò a David. Naturalmente fui d'accordo, e David vinse il trofeo che pochi giorni dopo avrebbe avuto tanta importanza nella sua vita".

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