Agostini (Pd): ''Riappendiamo il drappo verde al balcone di Palazzo Vecchio''

"In queste drammatiche ore – sottolinea Agostini -, Firenze è vicina alla città gemellata di Isfahan, sede di una delle più antiche e prestigiose università dell’Iran. Anche a Isfahan la polizia ha attaccato il corteo degli studenti".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 dicembre 2009 18:48
Agostini (Pd): ''Riappendiamo il drappo verde al balcone di Palazzo Vecchio''

“Riappendiamo il drappo verde al balcone di Palazzo Vecchio”. A proporlo è Susanna Agostini (Pd), presidente della Commissione Pace. “In queste drammatiche ore – sottolinea Agostini -, Firenze è vicina alla città gemellata di Isfahan, sede di una delle più antiche e prestigiose università dell’Iran. Anche a Isfahan la polizia ha attaccato il corteo degli studenti e si contano decine di feriti e di arresti”. “Oggi - ha annunciato Agostini - riceviamo dall’Onda Verde di Firenze un accorato appello.

Rispondiamo esprimendo la solidarietà delle istituzioni democratiche. Siamo al fianco di coloro che stanno manifestando in difesa dei diritti umani e civili. Nell’esprimere la severa condanna delle atrocità, chiediamo la ripresa del dialogo, in difesa del confronto democratico. E’ opportuno ascoltare l’appello dei giovani iraniani, che le festività non abbassino l’attenzione su ciò che sta accadendo in quella parte del mondo dove affonda le radici la storia dell’umanità intera”.

“In questa legislatura – ha ricordato poi Agostini - Firenze si è fin da subito dimostrata vicina alla questione iraniana. Il sindaco Matteo Renzi ha ricevuto, nell’agosto scorso, Shirin Ebadi, donna simbolo della difesa dei diritti civili e del movimento dell’Onda Verde. La Signora era accompagnata da una delegazione degli studenti iraniani che vivono nella nostra città. Da allora, i rapporti con il gruppo di giovani sono divenuti costanti, così come le informazioni che, tramite loro, ci giungono via internet dall’Iran.

Nei mesi scorsi la commissione ha anche scritto al giornalista Akbar Ganji, nostro cittadino onorario, una lettera per mantenere stretti legami con il fronte democratico del popolo iraniano”. (fdr)

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