Nessuna ripresa economica senza una cultura della sicurezza

Il workshop L'impresa si-cura è stato organizzato dalla Regione per fare il punto a partire dal progetto pilota che ha visto coinvolte le tre direzioni sviluppo economico, diritto alla salute e politiche formative.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 novembre 2009 19:50
Nessuna ripresa economica senza una cultura della sicurezza

Investire sul capitale umano per affermare la cultura della sicurezza e dare più valore e qualità al lavoro, all'impresa e ai suoi prodotti. Questa, in estrema sintesi, la strada scelta dalla Regione per affrontare il tema della tutela della salute dei lavoratori. Una priorità assoluta cui si risponde con un'azione concentrata su più fronti: dall'informazione alla prevenzione, dalle iniziative per l'educazione alla cultura della sicurezza, dalla formazione di imprenditori e lavoratori, al controllo e al contrasto del mancato rispetto delle norme, alla valorizzazione del ruolo di imprese e istituzioni.

Di tutto questo si è parlato stamani nel corso del workshop L'impresa si-cura, organizzato dalla Regione per fare il punto a partire dal progetto pilota che ha visto coinvolte le tre direzioni sviluppo economico, diritto alla salute e politiche formative. La risorsa umana al centro della ripresa economica: è questo il punto sottolineato dall'assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi nel suo intervento di saluto. "Non ci sarà ripresa solida e duratura - ha affermato - se non metteremo al centro delle nostre strategia, insieme all'innovazione, un investimento sull'individuo, la sua formazione, l'arricchimento delle sue competenze.

Spesso dietro agli incidenti sul lavoro c'è una scarsa cultura della sicurezza, carente consapevolezza e attenzione ai rischi. Questo è il segno di una debolezza dell'impresa in cui accadono gli infortuni, che spesso è anche scarsamente competitiva. Dobbiamo quindi mettere in campo un approccio più complessivo, non finalizzando le nostre azioni solo ai pur imprescindibili controlli e sanzioni. Prima di tutto dobbiamo affrontare un problema di cultura e di responsabilità". L'importanza della formazione per la costruzione d i una cultura della sicurezza è stata sottolineata dall'assessore all'istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, che nel corso di una tavola rotonda ha ricordato il crescente impegno in questo senso, che ha visto complessivamente mettere in campo oltre 22 milioni di euro dal 2006 a oggi.

"Ultimo in ordine di tempo è il piano straordinario di investimenti per la sicurezza – ha detto Simoncini – che è stato approvato nel settembre scorso e per il biennio 2009-2010 prevede un investimento di oltre 3 milioni di euro. Serviranno a finanziare iniziative formative rivolte sia al mondo della scuola, con interventi sulla didattica e sulla formazione degli insegnanti, sia al mondo delle imprese con interventi per i lavoratori, in particolare quelli delle categorie più a rischio e per gli operatori e i soggetti impegnati nella prevenzione".

Fra le iniziative, quelle legate alla formazione continua in azienda, che sono state destinate interamente alla sicurezza e sono attuate anche attraverso l'uso di voucher. E ancora il protocollo fra istituzioni, parti sociali e Formatemp (fondo per la formazione dei lavoratori temporanei) per coinvolgere anche i lavoratori in somministrazione che, proprio per la natura precaria del loro lavoro, sono più soggetti a infortuni e incidenti. La direzione sviluppo economico ha ricordato il lavoro fatto con Fabrica Ethica, che punta alla responsabilizzazione sociale delle imprese, tenendo conto, anche nelle forme di incentivazione, dell'attenzione verso l'ambiente, il benessere dei lavoratori, il rispetto della normativa.

E d'altra parte, come sottolineato anche dal rappresentante della direzione del diritto alla salute è ormai assodato che le imprese più attente anche agli aspetti di gestione della salute dei lavoratori in azienda, sono quelle che hanno un prodotto di migliore qualità. La sicurezza così non è solo un costo, ma un valore da giocarsi sul mercato. di Barbara Cremoncini

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza