Tutti i concerti del Festival della Creatività 2009: il programma aggiornato

Quest’anno il Festival della Creatività punta forte sulla musica. Patrick Wolf in concerto, l'electro-show sulle megalopoli dei Rinôçérôse, i berlinesi Mouse on Mars leader della scena elettronica, l'omaggio di Danilo Rea a Fabrizio De André.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2009 18:03
Tutti i concerti del Festival della Creatività 2009: il programma aggiornato

“Sound around the city”, il programma del Festival della Creatività 2009 dedicato agli scenari urbanistici futuri, dal 15 al 18 ottobre alla Fortezza da Basso di Firenze, propone un accattivante programma di incontri, videoproiezioni live e Dj set, in un percorso scandito lungo cinque fasce metropolitane. Ogni sera alle 19 “Postcard” ospiterà personaggi che tracceranno un identikit della loro città d'origine: dalla Bologna underground dello scrittore Emidio Clementi e del musicista Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò (giovedì 15 ottobre), alla Glasgow Britpop tracciata dallo scopritore degli Oasis e dei The Libertines Alan Mc Gee (venerdì 16), all'immancabile celebrazione della Berlino riunificata rievocata dalla dj tedesca AGF in collaborazione con Musicus Concentus (sabato 17). Alle 20 “Flea Market” proporrà un mix di tendenze future e suggestioni passate, proprio come avviene tra i banchi dei mercatini delle pulci: giovedì 15 le immagini d'epoca della Bologna degli anni '70 saranno alternate alle sonorità ipnotiche del reading “Matilde e I suoi tre padri” di Emidio Clementi; venerdì16 l'inedito Dj Set di Alan Mc Gee offrirà una selezione musicale dagli anni '90 ad oggi; sabato 17 la proiezione del film documentario “Die Mauer” del cineasta e pittore berlinese Jûrgen Böttcher. Alle 21 “Take Away”, dinamico e easy come la filosofia dei fast food americani, accoglierà gruppi e artisti indie che hanno creato realtà autoprodotte, inventando nuovi stili musicali senza l'appoggio delle grandi major: giovedì 15 spazio all'originale cantautrice italiana Petrina (“in doma” autoprodotto), venerdì 16 al trio londinese The Invisible per la prima volta in Italia, sabato 17 ai berlinesi AGF/Delay, una delle coppie più in vista della musica elettronica. Ogni sera alle 22 “Skyline” ospiterà l'esibizione dell'artista di punta della giornata: giovedì 15 sbarca al Festival l'enfant prodige del genere pop Patrick Wolf; venerdì 16 i francesi Rinôçérôse ricreeranno un'immaginaria megalopoli con lo show electro-rock Futurinô; sabato 17 arrivano i berlinesi Mouse On Mars, gruppo leader della nuova scena elettronica contemporanea. Alle 24 infine a Slum, la periferia luogo di incontro-scontro di creatività e sperimentazioni ad alto volume, dj e vj oseranno ancora di più: giovedì 15 il potente sound electro-rock del dj Boys Noize, in data unica italiana promozionale, venerdì 16 la miscela esplosiva del dj set di Felix Martin & Al Doyle (Hot Chip), sabato 17 il berlinese Daniel Meteo dell'etichetta Shitkatapult.

Domenica 18 programmazione speciale alle 11.30 con la proiezione del film muto Luci della città (1931) di Charlie Chaplin con musiche dal vivo dell’Orchestra della Toscana diretta da Timothy Brock e alle 21.00 con l’omaggio jazz di Danilo Rea al grande Fabrizio De André.    Di seguito le biografie degli artisti di punta di questa edizione del Festival Patrick Wolf Londinese, adolescente ribelle e trasgressivo, enfant prodige con la musica nel sangue, Patrick Wolf (Londra, 30 giugno 1983) inizia a incidere canzoni a 11 anni con violino, voce, e organi di seconda mano, su un registratore a quattro piste.

Se la sua ossessione è la musica elettronica del XX secolo, alle spalle Patrick ha pur sempre una severa educazione musicale fatta di dure lezioni di violino e di lunghi cori di chiesa. Costretto a cambiare scuola per bullismo, a 14 anni Patrick si esibisce con il gruppo di pop art Minty. A 16 anni fugge da casa e sopravvive esibendosi in performance di strada con un quartetto di strumenti a corde. Poi forma la band Maisons Criminaux, un trio rumoroso che si ispira ai principi distruttivisti della White Noise e del pop.

Nel frattempo continua a registrare e scrivere materiale proprio. I Maisons Criminaux suonano a Parigi, durante un mini concerto a cui assiste il maestro dell'elettronica Kristian Robinson (noto anche come Capitol K), che pubblicherà l'album di esordio di Patrick, Lycanthropy, uscito nell'estate 2003 e acclamatissimo dalla critica.Durante le registrazioni di Lycanthropy, Patrick studia composizione per un anno al Trinity College of Music. E continua a esibirsi anche come violista insieme a Chicks on Speed e The Hidden Cameras.

Il suo secondo album, del 2005, Wind in the wires, si ispira alle leggende celtiche e irlandesi, ed è un  altro trionfo di critica che prelude al terzo lavoro The Magic Position (2007): un album intimista dedicato al tema dell'amore e premiato da un ottimo successo commerciale. Patrick porta con grande trasporto il disco in tour mondiale: Nord America, Europa, Giappone, Australia... Il giro culmina con il tutto esaurito allo Shepherds Bush Empire a Londra. Concepito come un album politico, il contenuto di Bachelor, disco messo in cantiere per il 2009, muta ripetutamente durante il lungo tour di Wolf - un'esperienza segnata da colpi di scena, emotività e passione - fino a scindersi nei suoi due ultimi dischi The Bachelor e The Conqueror.

    Mouse on Mars Con le loro sperimentazioni elettroniche, in bilico tra techno e kraut-rock, il duo dei Mouse on Mars si è rivelato una delle formazioni più originali e vivaci della nuova scena elettronica europea, oltre che tedesca. Jan St. Werner da Dusseldorf e Andi Toma da Colonia miscelano influenze techno, trance, disco e ambient, con un massiccio utilizzo di campionatori e sintetizzatori. Nelle esibizioni dal vivo, si avvalgono di strumenti musicali convenzionali come batteria, basso e chitarra.

Gruppo pioneristico, principale autori del rinnovamento nella scena elettronica tedesca, i Mouse on Mars traggono ispirazione da gruppi quali Kraftwerk, Faust, Can e Neu! In Vulvaland, il loro album d'esordio del 1994, i Mouse on Mars si distinguono già per la loro l'abilità nel mescolare i generi più disparati, spaziando dalle atmosfere di trance psichedelica ai toni cupe e inquietanti. Nel 1995 fa seguito il secondo album Iaora Tahiti, dal carattere più giocoso, che combina dub, jungle e hip-hop con divagazioni nella world-music e nelle sonorità di Tangerine Dream, gruppo pionieristico della kosmische musik.

L'anno successivo esce il singolo Cache Coeur Naif, che scala in breve tempo le-hit dance di tutta Europa. Nel 1998 dalla collaborazione con il regista americano Josh Evans, nasce l'album Glam. Il 2000 è l'anno del loro quarto lavoro, Niun Niggung con cui, durante i live, il duo usa di strumenti musicali classici. Questa vocazione strumentale  diventerà una costante con il loro quinto album Ideology: violini, violoncelli, clarinetti, trombe e gran piano sono le chicche delle loro performance techno.

Con il sesto lavoro, Radical Connector, i Mouse on Mars si gettano alle spalle ogni tendenza minimalista, aprendosi a una maggiore sonorità pop.   Rinocerose Nati nel 1995, i Rinôçerôse dichiarano provocatoriamente come atto fondante che la loro musica è “house-with-guitars”. Formazione con il gusto della sperimentazione elettronica e dalla passione smodata per le chitarre, il duo francese di Montpellier di Jean Philippe Freu e Patou Carrie mette su una band dal vivo a sette componenti, promuovendo l'album acustico Le Mobilier (’98).

Nel '99 esce il loro album Installation Sonore con la major francese PIAS, che conferma i Rinôçerôse come band live imperdibili dai suoni allucinatori e schizofrenici, alternati da chitarre roboanti e linee di basso portentosi. Nel 2005 la scatenata band propone il suo terzo album Schizophonia, da cui traspare la loro tenacea ricerca di sound ricercati per la tecno dance. Curioso il motivo della scelta del nome:  Rinôçérôse, spiega il gruppo, “è il titolo di un dipinto degli anni 50, di cui il pittore finì in un ospedale psichiatrico.

Il tipo era pazzo, non sapeva esattamente come si scrivesse il nome dell'animale...” . Al Festival della Creatività la band presenta, in data unica italiana, il loro ultimo show electro-rock, Futurinô (2009), in cui ricreerà le ambientazioni di una immaginifica megalopoli del futuro.  Boys Noize Il dj berlinese Boys Noize, special guest del Festival per l'unica data italiana promozionale del nuovo album Power in uscita il 2 Ottobre 2009, incarna il sound più potente di oggi.

Il produttore tedesco Alexander Ridha, in arte Boys Noize, si è fatto conoscere per essere stato uno dei primi non francesi a produrre electro music assimilabile al sound dell'Ed Banger Records. Considerato uno dei capisaldi della scena Nu-Rave-Electro-Fluo che sta spopolando in tutto il mondo, Ridha inizia a produrre musica molto giovane, influenzato dai Daft Punk. Nel 2004  si fa notare con il suo singolo The Bomb per la International Deejay Gigolo. Nel 2005 fonda  la sua etichetta discografica (l'omonima Boys Noize) ed esce per Turbo (la scuderia di Tiga).

La fama planetaria la deve agli strepitosi remix per Personal Jesus dei Depeche Mode, per Bloc Party, per Justice e per Feist. Nonché al trionfo, anche al di fuori dei circuiti dance, dell'album di debutto Oi Oi Oi che ha scalato le classifiche indipendenti di tutto il mondo.    Daniel Meteo Con Tom Thiel, il berlinese Daniel Meteo è metà del duo di dub-electronic hip hop Bus. In solo, suona dj set che variano dall’elettronica più astratta al reggae, passando poi al roots e all’hip hop, fino ad arrivare all’house e alla techno.

Nel 2006 è uscito il suo primo album, Peruments, un disco di dub digitale prodotto dalla sua etichetta, la sperimentale Meteosound che ha sempre lavorato vicino alla Shitkatapult e che, insieme a quest’ultima, recentemente è diventata parte della family label Musick. Nel 2007 presenta Memento sull’etichetta berlinese Kalk Pets, euforica versione club del suo lavoro musicale. Nel frattempo, e senza sosta, cura un’agenzia di booking e organizza party con musicisti emergenti della metropoli tedesca. Massimiliano Locandro

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