Aumentato il rischio di infestazioni della mosca olearia nell’area fiorentina

Le piogge dei giorni scorsi e le alte temperature hanno innalzato il rischio di infestazioni della mosca olearia nell’area fiorentina. I dati dei rilevamenti effettuati dall’Arsia sul territorio testimoniano un leggero aumento dell’attività dell’insetto.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2009 16:02
Aumentato il rischio di infestazioni della mosca olearia nell’area fiorentina

“Le piogge dei giorni scorsi e le alte temperature hanno innalzato il rischio di infestazioni della mosca olearia nell’area fiorentina. I dati dei rilevamenti effettuati dall’Arsia sul territorio testimoniano un leggero aumento dell’attività dell’insetto, che impone un attento monitoraggio degli oliveti nelle prossime settimane per evitare pericoli concreti”. Simone Tofani, responsabile dell’Area Tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia, pone l’attenzione sul rischio di attacchi della “bactrocera oleae”, legato a favorevoli condizioni atmosferiche.

Pioggia e caldo, infatti, hanno favorito l’accrescimento del frutto sulla pianta, con una ripresa del turgore delle drupe, rispetto alla situazione di stress idrico e quindi di “secchezza” che le rendeva scarsamente attaccabili dall’insetto fino a poco tempo fa. “Siamo in una fase di accrescimento delle olive verdi – spiega Tofani – e questo rende i frutti attaccabili dalla mosca, la cui attività era stata molto bassa o inesistente fino a oggi. Un pericolo reale, come dimostrano i rilevamenti effettuati dell’Arsia, che testimoniano un aumento dell’attività, per adesso ancora sotto la soglia d’intervento, in alcune aree: Bagno a Ripoli, località Antella infestazione al 5%, Fucecchio località Torre (9%), Cerreto Guidi località Corliano (5%), Vinci località Anchiano (5%), e Incisa Val d’Arno località Palazzolo (7%).

Considerate le condizioni di climatiche, con il perdurare di alte temperature, è essenziale monitorare attentamente gli oliveti nelle prossime settimane, tenendo conto anche del fatto che le drupe, recuperando turgore dallo stato di disidratazione, sono progressivamente più attaccabili. Se si evidenziassero situazioni di forte aumento della presenza dell’insetto, sarà opportuno procedere a trattamenti immediati, per evitare di creare problemi alla qualità della prossima raccolta”.

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