A Franco Migliacci il Premio di Cortonantiquaria 2009

Premio Cortonantiquaria 2009 a Franco Migliacci che ha un lunghissimo e consolidato rapporto con la cittadina toscana, dove ha anche vissuto a lungo e alla quale ha dedicato la canzone “Che Sarà”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 agosto 2009 10:51
A Franco Migliacci il Premio di Cortonantiquaria 2009

Vince il Premio Cortonantiquaria 2009 FRANCO MIGLIACCI. Il Premio sarà consegnato mercoledì 2 settembre ore 21,30 nel corso di una Serata di Gala a Cortona presso l’Auditorium di Sant’Agostino. Saranno presenti per rendere omaggio a questo affascinante artefice di parole in musica ospiti legati al mondo dello spettacolo e della cultura. Il Premio alla carriera, che è sempre stato dato a personalità che con la loro storia professionale ed umana hanno rappresentato un esempio di impegno, qualità, originalità ed hanno contribuito alla crescita del genio italiano, viene assegnato ad una personalità che si è distinta nel mondo della musica, tema che ormai connota fortemente la città di Cortona stabilendo così un connubio ancora più saldo tra l’antica e colta cittadina della Valdichiana e la creatività artistico musicale. Il premio Cortonantiquaria nasce nel 2001 ed in poche edizioni si è imposto quale il riconoscimento più prestigioso della Città di Cortona.

I premiati delle precedenti edizioni sono stati: Mario Monicelli, André Rieu, Nicola Arigliano, Giulio Stanganini , Philippe Daverio, Renato Balestra, Patrizio Bertelli, Inge Feltrinelli. L’idea è quella di premiare uomini e donne che con la loro personale storia umana e professionale abbiano rappresentato un modello ed un esempio alto del genio italiano, ed abbiano un legame speciale con la città di Cortona. Il Comitato promotore della mostra, composto da Apt Arezzo, Comune di Cortona, Provincia di Arezzo e Camera di Commercio di Arezzo, Cassa di Risparmio di Firenze e Banca Popolare di Cortona, ha deciso all’unanimità che l’edizione 2009 del Premio Cortona venisse assegnata al Maestro Franco Migliacci. Franco Migliacci è uno degli autori e produttori musicali più importanti della storia della canzone italiana.

Il suo legame con la città di Cortona è molto forte e la stessa città ed il suo territorio sono stati fonte di ispirazione primaria per tante delle composizioni di Migliacci. Originario di Mantova, dove nasce nel 1930, Franco Migliacci, all’anagrafre Francesco, si trasferisce in Toscana, a Cortona, nei primi anni ’50, dove la famiglia possiede casa e dove lui continua a trascorrere molto tempo. Da Cortona il giovane Migliacci si reca a studiare a Firenze, ma la sua città, i suoi ritmi, gli amici e paesaggi, le atmosfere rimangono nel suo cuore ed entrano subito nelle sue composizioni. Nel 1957 l’incontro che cambierà la sua vita ed anche la storia della musica mondiale, quello con Domenico Modugno. Questa amicizia produrrà alcune delle canzoni più belle ed importanti della musica italiana; su tutte “Nel blu dipinto di Blu – Volare” che vincerà il Festival di Sanremo nel 1959 e venderà nel mondo più di 22 milioni di copie.

Storico anche il sodalizio con Gianni Morandi che ha prodotto tante famose e belle canzoni come “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”, “La fisarmonica”, “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “Non son degno di te”, etc. Nella sua lunga carriera Migliacci ha contribuito con i suoi testi e la sua attività di produttore al successo di tantissime canzoni ed artisti; tra questi ricordiamo “Tintarella di Luna” (della quale ricorrono i 50 anni) portata al successo da Mina, “Una rotonda sul mare” che ha fatto la fortuna di Fred Bongusto, “La bambola” che consacrò Patty Pravo, “Ma che freddo fa” primo hit per una giovanissima Nada, “Il cuore è uno zingaro” cantanta da Nada e Nicola di Bari, “Come te non c’è nessuno” per Rita Pavone, la celeberrima “Che sarà” dedicata a Cortona e interpretata da Josè Feliciano, Jimmy Fontana ed i Ricchi e Poveri, “Ancora” che regalò a Edoardo De Crescenzo il grande successo nazionale. Nella sua lunga carriera Migliacci non è stato semplicemente uno dei parolieri ed autori più straordinari d’Italia, ma si è rivelato anche un talent scout e produttore eccezionale scoprendo e portando al successo personaggi come Nada e Renato Zero. Oggi Cortona rende omaggio ad un suo grande amico, potremmo anche definirlo un figlio, anche se non è nato a Cortona. A Cortona Migliacci ha dedicato la bellissima “Che Sarà” e qui ha ancora forti legami.

Nell’anno della 47ma edizione di Cortonantiquaria che dedica una mostra collaterale al libro proibito e censurato, la presenza di Franco Migliacci assume anche un ruolo originale di testimonianza e ricostruzione della censura in ambito musicale. Anche Migliacci ed alcuni suoi autori, infatti hanno subito censure e proibizioni anche clamorose, su tutte quella legata alla canzone “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones”. La serata di consegna del Premio, anche quest’anno sostenuta dalla Fattoria La Braccesca, prestigioso marchio della famiglia Marchesi Antinori, sarà l’occasione per ripercorrere con leggerezza e divertimento 50 anni di storia della musica italiana e scoprire aneddotti e segreti della censura musicale italiana dalla voce di uno dei massimi protagonisti. Il paroliere rivela che: UNA ROTONDA SUL MARE in verità era una Rotonda sul LAGO… a due passi da Cortona dove il paroliere passava le estati presso la casa di famiglia cortonese. La notizia è di quelle che possono dare una certa vivacità ancora vacanziera e leggera a questa coda d’estate… uno dei motivi più noti, più amati e citati e che ha accarezzato le estati romantiche di molti, anche se ormai un po’ agée, nasconde una sorpresa.

La rotonda di “Una rotonda sul mare” cantata da Fred Bongusto in verità è una rotonda sul lago, rivela il paroliere Franco Migliacci al quale è stato assegnato il premio Cortonantiquaria 2009 (che sarà consegnato a Cortona il 2 settembre h.21.30). Si tratta della rotonda dell’Hotel Lido sul lago Trasimeno a Passignano (tutt’oggi lì) a due passi da Cortona (foto d’archivio e attuale in all.), locale che negli anni ‘50 e ‘60 era molto di moda e dove si ballava spesso anche con ospiti illustri.

Locale tutt’ora esistente anche se un po’ cambiato. Il perché la canzone fu intitolata “una rotonda sul mare”? Motivi discografici – spiega Franco Migliacci – le canzoni devono parlare a tutti e con immediatezza, d’estate una storia d’amore che fa sognare è più facile che la si possa immaginare sul mare…” Licenza poetica! Daltra parte la stessa rotonda non ha una sagoma proprio circolare. Ma lasciamo a Migliacci stesso il racconto: “Le mie lunghe estati da ragazzo a Cortona sono state fonte di ispirazione per numerose mie composizioni.

Su tutte “Che sarà” espressamente dedicata alla mia Cortona. Ma anche “Una rotonda sul mare” è stata ispirata ad una storia realmente accaduta sul finire degli anni cinquanta. Dovete sapere che la famosa rotonda cantata con grande maestria da Fred Bongusto non è sul mare bensì a Passignano sul Trasimeno, una cittadina a pochi chilometri da Cortona. Sul finire di quella estate avevo preso un cotta tremenda per una ragazza, che dopo poco mi lasciò. Fu un periodo molto triste ed ero molto abbattuto.

I miei cugini ed i miei amici nel tentativo di tirarmi su mi convinsero ad andare assieme a loro ad una serata danzante presso questa balera a Passignano. Un bel locale, che credosia un po’ cambiato ora, posto proprio su una rotonda nel lago Trasimeno. Fu una serata deprimente. Tutti con le fidanzate a ballare ed io tristemente solo a bordo pista. Questo ricordo così forte e profondo mi ritornò immediatamente alla mente quanto Fred Bongusto mi fece sentire la musica di “Una rotonda”. Le parole vennero di getto e mi sembrarono perfette per quella melodia.”

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