Da Orcagna a Bulgarini, l'amore per il Belpaese targato Usa

Un nuovo volume edito da Polistampa e curato da Miklos Boskovits racconta la passione di una coppia americana di collectors per i capolavori del Belpaese. Trentasette le opere raccolte sotto il titolo "Italian Paintings from the 13th to 15t Century".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 agosto 2009 18:24
Da Orcagna a Bulgarini, l'amore per il Belpaese targato Usa

Un trittico di Andrea Orcagna, una tavola inedita di Bartolomeo Bulgarini e altri capolavori della collezione privata "Alana" di Newark, Stati Uniti. Il nuovo volume di Polistampa dedicato all'arte italiana a cura di Miklos Boskovits racconta la passione di una coppia americana di collectors per i capolavori del Belpaese. Sono trentasette le opere raccolte sotto il titolo "Italian Paintings from the 13th to 15th Century" (testo inglese, pagine 272, 38 euro).

Fra di esse, tutte pittoriche fatta eccezione per una scultura di San Giovanni Battista di Tino di Camaino, compaiono i nomi di Taddeo Gaddi, Jacopo del Casentino, Pacino di Bonaguida e Neri di Bicci, per citarne solo alcuni. I pezzi costituiscono solo un quinto dell'intera collezione Alana, sigla che fonde i nomi di Alvaro Saieh e Ana Guzman, destinata a rappresentare per la casa editrice fiorentina una preziosa serie di pubblicazioni dedicate alla passione dei "magnifici" coniugi.

Il catalogo è una guida dettagliata alla vita delle singole opere: ogni scheda ne racchiude la storia e il raffronto critico con le 'sorelle' appartenenti alla produzione dell'artista, conservate in musei pubblici o in altre collezioni private ovunque nel mondo. Un viaggio straordinario condotto insieme agli studiosi Laura Cavazzini, Sonia Chiodo, Aldo Galli, Ada Labriola e Francesca Pasut da uno dei più competenti storici dell'arte, il professor Miklos Boskovits dell'Università di Firenze. Il punto di arrivo, una volta editi i volumi sull'intera collezione, sarà quello di illustrare le caratteristiche di tutti i maggiori centri di produzione artistica italiani tra il tardo Medio Evo e il Rinascimento, incrociando i dati delle varie scuole in rapporto alla reciproca influenza.

Sarà una "collezione vivente", per dirla con le parole di Alvaro e Ana, sempre aperta a nuove acquisizioni, per svelare e valorizzare la storia del patrimonio artistico italiano. Nell'immagine, a titolo d'esempio, un dipinto di Andrea Orcagna.

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