San Silvestro: cenone low-cost contro la crisi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 dicembre 2008 14:00
San Silvestro: cenone low-cost contro la crisi

Per chi sceglierà di restare in casa con la famiglia e con gli amici, e per chi non potrà permettersi cenoni e veglioni in ristoranti e locali, ecco la soluzione proposta da Coldiretti Massa Carrara per un cenone gourmet capace di abbinare risparmio e qualità. Un compromesso garantito dal menu degli agricoltori confezionato con i prodotti tipici della Lunigiana acquistati dalle aziende che effettuano la vendita diretta (circa 60 tra la Lunigiana e la costa) per dimostrare che si può organizzare un super cenone da leccarsi i baffi senza spendere una follia accontentando ospiti, commensali e stomaco.

L’esperimento realizzato da Coldiretti ha infatti dimostrato che con 100 euro nel portafoglio come budget totale si può preparare un menu per 6 persone a base di prelibatezze locali (è stato preparato per Coldiretti dallo chef Claudio Bini dell’agriturismo “Al Vecchio Tino” nel Comune di Fivizzano) portando in tavola sapori e profumi del territorio e trasformando un momento di festa in un momento per riscoprire, o scoprire, le tradizioni culinarie locali. Spesa complessiva 80 euro che possono diventare 68 se si elimina dalla lista lo sfizio della grappa.

In tavola 3 antipasti (circa 13 euro), 2 primi piatti (13 euro circa), 2 secondi con contorno (circa 28 euro), dessert (4,50 euro) e un buon vino di Candia dei Colli Apuani Doc (circa 10 euro). Nel menu troviamo alla voce antipasti il sapore di una delicatissimi frittatina di castagne con ricotta e pancetta scottata (5 euro), uno sformato in formato mignon di farro e salvia (4 euro) e un misto croccante di verdure tiepide in agrodolce (4 euro). Nei primi piatti l’inconfondibile profumo dei funghi porcini della Lunigiana accompagnati dagli gnocchetti di patate (7 euro) e un risottino alle castagne e salsiccia (6 euro).

Come secondo spallotto di agnello al timo con patate arrostite alle erbe (16,50 euro) e filettini di trota (pezzatura media) degli allevamenti apuo-lunigianesi ripieni alle erbe e arrostiti al forno (9 euro) con contorno misto di verdure bollite all'olio (2,50 euro). Per dessert una crostatina morbida di mele rotelle da gustare con un tocco di crema alla vaniglia (4,50 euro). Chiude il tripudio un bicchiere di grappa (12 euro) per digestivo.
Il segreto del menu low-cost proposto da Coldiretti è la risorsa della vendita diretta.

Si può organizzare e preparare un cenone di Sal Silvestro senza svenarsi: “Nelle aziende che effettuano la vendita diretta – spiega la Coldiretti Apuana – si possono trovare mille soluzioni spendendo meno ma con qualità. Si può arrivare a risparmiare mediamente anche fino al 30% con la sicurezza che, nel piatto, troveremo prodotti freschi, sicuri, certificati e prodotti nelle aziende agricole. Il menu degli agricoltori è la soluzione ottimale per chi cerca qualità e risparmio. Provare per credere”.

Il menu degli agricoltori proposto è naturalmente solo una delle tante idee possibili da realizzare. Il divertimento sta anche nel confezionare a proprio piacimento il menu. “Con questa proposta – conclude l’organizzazione agricola – abbiamo voluto dimostrare che con accortezza, accuratezza nelle scelte e un minimo di fantasia si può veramente preparare un cenone di capodanno con i fiocchi. Buon Anno a tutti”.
Zampone o cotechino? La "vexata questio" si ripropone ogni volta che si avvicina la fine dell'anno perche' e' "obbligo di legge" il consumo di questi prodotti, accompagnati dal tradizionale contorno di lenticchie.

Si sa che del maiale non si butta nulla, cosi' nacque l'idea (nel 1511 durante un assedio) di utilizzare anche le parti meno nobili per poterle consumare in tempi successivi. Il contenuto dello zampone e del cotechino sono sostanzialmente identici, si tratta infatti di parti del maiale (muscoli di spalla, cotenna, lardo, musetto, orecchie) macinate, con aggiunta di condimenti e spezie (sale, pepe, noce moscata, cannella, salnitro, ecc.). Il valore nutritivo e' piuttosto elevato (42% di grasso e 17% di proteine per il cotechino, per lo zampone 32% e 19% rispettivamente).

La differenza sta nell'involucro che nello zampone e' costituito dalla cotenna della zampa (mangiabile) e nel cotechino dal budello, che un tempo era naturale ed oggi puo' essere sintetico, quindi non commestibile. Lo zampone costa di piu' del cotechino.

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