Stemmi e lapidi di Buonconvento tornano a splendere dopo sette secoli

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 luglio 2008 14:44
Stemmi e lapidi di Buonconvento tornano a splendere dopo sette secoli

Nuova vita per gli stemmi e le lapidi del centro storico che dal 1300 costituiscono gran parte dell’immenso patrimonio artistico e storico di Buonconvento. Sono stati avviati dall’amministrazione comunale in stretta collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Provincia di Siena i lavori per il restauro di 24 stemmi e quattro lapidi dislocati tra il Palazzo del Podestà e il Palazzo Comunale. “L’intervento – spiega l’assessore al turismo Giorgio Meconcelli - prevede la ripulitura e il trattamento con speciali sostanze per la conservazione nel tempo delle pietre decorative; un lavoro avviato qualche giorno fa sotto la direzione della dottoressa Anna Maria Guiducci della Soprintendenza.

Verranno eseguiti rilievi e analisi sulle pietre per studiare l’impiego dei materiali adatti per riportarle al loro antico splendore. Saranno necessari due mesi di lavoro da parte di due qualificati restauratori, per cui speriamo che per la prossima Sagra della Val d’ Arbia di settembre sia possibile ammirare il lavoro completato”.
Gli stemmi del Palazzo del Podestà, costruito nel lontano 1385 sono stati collocati dalle famiglie gentilizie degli antichi podestà che si sono succedute nel tempo nel borgo della Valdarbia, sono pietre che raccontano la storia di Buonconvento e fino ad ora non sono state mai restaurate.

Sempre nel Palazzo del Podestà sarà recuperata una targa che ricorda la morte dell’imperatore Arrigo VII di Lussemburgo, avvenuta il 24 agosto 1313 nel borgo della Valdarbia. Tre le lapidi che saranno restaurate nel Palazzo Comunale, opere che ricordano il plebiscito che sancì l’annessione della Toscana al Regno dei Savoia e le figure di Vittorio Emanuele I e Giuseppe Garibaldi.
L’intervento mira a rendere più leggibili le scritte e le figure rappresentate negli stemmi e nelle lapidi e a garantirne una migliore conservazione per il futuro.

Le opere, infatti, sono considerate di grande rilievo storico per gli studiosi e artistico per i numerosi turisti che ogni anno visitano Buonconvento.

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