Musica: Mafalda Arnauth in concerto lunedì 31 (ore 21.15) al Teatro Puccini di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2008 13:28
Musica:  Mafalda Arnauth in concerto lunedì 31 (ore 21.15) al Teatro Puccini di Firenze

Mafalda Arnauth è nata a Lisbona il 4 ottobre del 1974 e fin da molto giovane la sua passione per la musica era visibile. Senza mai aver voluto essere artista, si trova da subito trasportata nel mondo dello spettacolo, dei viaggi, delle prove, delle case di fado, dove molto velocemente si lascia trascinare dall’entusiasmo di essere coperta di applausi, dall’apprezzamento del pubblico e così si scopre attraverso il canto. Con la freschezza caratteristica di una voce giovane e pulita, cattura il pubblico prima con la sua spontaneità, poi con i ricordi sempre presenti nelle voci che nascono con dei repertori di vecchi successi e, finalmente, dalla propria natura, dalle proprie composizioni, dalla sua personalità, rivelandosi in una forma più personale.
Grazie allo stimolo del suo primo produttore, Joao Gil, il suo primo album, interamente di sue canzoni, rivela la sua immagine.

A 24 anni Mafalda inizia la sua carriera con l’album che le fa aggiudicare il Premio Rivelazione del settimanale Blitz, e l’anno seguente ottiene la nomination ai Globes d’or , come migliore interprete.
I concerti che porta in giro un po’ per tutto il mondo acquisiscono definitivamente delle caratteristiche personali, ed è attraverso i suoi temi che si rivela più profondamente, facendo aumentare in lei l’ansietà di far ascoltare ancora di più il suo repertorio e di poter lasciare, con il tempo, delle tracce nel mondo del suo Paese, della sua cultura.

Il suo ultimo album, Diario, uscito alla fine del 2005, è probabilmente il più intimo e personale tra i cd finora realizzati, tenuto conto che si tratta quasi di un “diario”. Raccoglie ad ampio raggio le ispirazioni e relazioni della cantante, la magia d’incontri speciali, dei suoi riferimenti artistici (Amália Rodrigues, Maria Bethânia, Charles Aznavour, Astor Piazzolla…). Diario spazia dal Fado tradizionale a nuovi contenuti e temi di vita quotidiana, cercando di accantonare l’idea che questo genere sia destinato a muoversi sempre in un mondo triste e buio.
Fiori, tanti, così vari, così intensi, semplici e complessi, fragili a forti, delle fragranze e dei colori infiniti.

“Flor de Fado” intende precisamente essere il giardino in cui la sensibilità, l'amore, la diversità, la bellezza può trovare la loro sede; nelle parole eterne i nostri autori più grandi, che scrivono con l'arte e con il cuore o semplicemente nelle prorpie parole più sincere. Soprattutto, “Flor de Fado” desidera essere il posto in cui ognuno può contemplare e ascoltare l'anima con lo stesso piacere con cui ognuno assapora il fiore, personali e unico, che ognuno di noi è.

Notizie correlate
In evidenza