Rainer Maria Rilke scriveva “… e di tanto in tanto un elefante bianco” (La giostra, 1907), qualcosa di inconsueto come una vacanza dedicata al pensiero per leggere, ascoltare, approfondire temi di letteratura, filosofia, psicologia, per interpretare il presente guidati da filosofi, accademici e scrittori di successo.
Una formula che conquista, sempre più persone cercano un approfondimento culturale contro l’appiattimento suggerito dai mass media, e allora niente di meglio che andare in vacanza con pensatori ed intellettuali dei nostri tempi.
Elefante Bianco è un laboratorio del pensiero aperto a tutti coloro che vogliono coniugare riposo, svago e studio, organizzato nel Monastero di Camaldoli - nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi - dall’Associazione Culturale START.
Sarà Sergio Givone, filosofo e professore di estetica all’Università di Firenze ad inaugurare il laboratorio, con un seminario su “Dostoevskij, nostro contemporaneo”, dal 12 al 15 giugno, un’esperienza culturale in luoghi ricchi di bellezze naturali, artistiche e storiche.
Due incontri giornalieri, uno al mattino e uno al pomeriggio per riflettere sul presente attraverso le pagine di un grande scrittore: “rileggere Dostoevskji – dice Givone – significa non soltanto scoprire e riscoprire uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi, ma fare i conti con temi e problemi che sono nostri.” Il Monastero di Camaldoli, complesso medievale fondato da San Romolo nel 1012, dove ancora oggi vengono prodotti antichi e ricercati unguenti, sorge nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, fra le più antiche d’Europa.
Paesaggio incantato, che ha mantenuto le caratteristiche dell’Antica Silva”. Torrenti, varietà di specie arboree spontanee, camosci, daini, aquile, rendono suggestivi questi boschi che offrono percorsi trekking impegnativi e sentieri natura per tutti, percorribili a cavallo a piedi o in mountain bike. Paesi medioevali arroccati sulle alture ricchi di tesori artistici e di storia con i loro castelli e le loro Pievi romaniche. Luoghi divenuti famosi anche per la loro spiritualità come Chiusi della Verna, “crudo sasso” dove San Francesco ricevette le stimmate.
Le specialità culinarie tradizionali. Un immergersi nella natura e nelle bellezze artistiche dell’appennino tosco-emiliano.
