Vino comune spacciato per Docg: 800 mila litri sequestrati nel Chianti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2007 18:48
Vino comune spacciato per Docg: 800 mila litri sequestrati nel Chianti

Eclatante operazione della Guardia di Finanza. Sequestrati, dal comando provinciale di Siena, 47 ettari di vigneti nel Chianti e circa 800.000 litri di vino atto a divenire Chianti Classico DOCG senza averne i requisiti. L’azienda implicata nella vicenda era già stata sottoposta ad attività di controllo da parte del Consorzio Vino Chianti Classico. Nei primi mesi del 2006, infatti, era stato proprio il Consorzio a bloccare la circolazione del prodotto in oggetto, non concedendo il parere di conformità per la sua commercializzazione, date le irregolarità amministrative riscontrate, ottenendo la legittimazione della posizione assunta anche dall’Autorità Giudiziaria senese.
“Sono sicuro in questo momento di interpretare il pensiero dei tantissimi seri produttori del Chianti Classico facendo un ringraziamento ufficiale alla Guardia di Finanza per questo lavoro sinergico con quello del nostro Ufficio ispettivo”.

E’ quanto ha dichiarato oggi il presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, Marco Pallanti “Il vino in oggetto quindi, a nostro giudizio, non sarebbe mai dovuto uscire sul mercato ma restare nelle cantine aziendali della ditta produttrice in attesa degli accertamenti del caso. Per le centinaia di produttori seri del nostro Territorio conquistare le pagine dei giornali grazie a notizie come questa fa l’effetto di un pugno allo stomaco, per giunta tirato a tradimento. Dico questo perché in un momento florido del mercato come quello che stiamo vivendo, ma soprattutto dopo più di un decennio di costosi investimenti sia nei vigneti che nelle cantine, queste notizie rischiano di mettere a repentaglio l’immagine complessiva del Chianti Classico vanificando tutti i nostri sforzi”.

Il Consorzio Vino Chianti Classico ha ottenuto nel 2005 in via definitiva il potere di controllo erga omnes su tutta la DOCG Chianti Classico, una funzione che sta esercitando con successo dal 2004.
“L’attività di controllo – conclude Pallanti – è un’operazione di fondamentale importanza che, date le dimensioni del territorio chiantigiano, richiede molto tempo. Ad oggi sono stati controllati infatti oltre 4000 Ha di vigneto, più della metà della superficie totale. E’ perciò che al fine di accelerare ulteriormente i tempi, il Consorzio ha deciso di raddoppiare il personale ispettivo.”

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