Lavavetri a Firenze: non accenna a placarsi la polemica sul giro di vite voluto dall'amministrazione comunale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2007 23:13
Lavavetri a Firenze: non accenna a placarsi la polemica sul giro di vite voluto dall'amministrazione comunale

Pugno duro a Firenze contro i lavavetri. L'ordinanza del comune che prevede per i lavavetri il sequestro di tutta l'attrezzatura e una denuncia con pene fino a tre mesi di arresto o, in alternativa, una multa di 206 euro continua a far discutere. Il fatto è che non spettava al sindaco ma al questore emettere il provvedimento per vietare ad un lavavetri di continuare la sua attivita': la Cassazione si e' occupata gia' nel 2002 della questione dei lavavetri con una sentenza destinata ad alimentare le polemiche di questi giorni dopo la decisione del Comune di Firenze di usare la mano dura prevedendo anche l'arresto fino a tre mesi.

«Coglie un problema vero che riguarda ormai la vita di tutti i grandi centri urbani e permette finalmente di fare chiarezza sui principi di legalità e pubblica sicurezza».

E' quanto ha dichiarato il consigliere del partito democratico Dario Nardella dell' «iniziativa della giunta che vieta l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri sulle strade fiorentine». «Si tratta - ha aggiunto Nardella - di una iniziativa che tutela i diritti di libertà dei cittadini e che si pone esattamente all'opposto di azioni a sfondo razzista o discriminatorio promosse da altri Comuni. Non bisogna confondere la solidarietà sociale e le politiche di integrazione, che ispirano una visione riformista e progressista, con il principio costituzionale del rispetto delle leggi: altrimenti si alimenta un pericoloso e ingestibile clima di intolleranza da parte degli italiani nei confronti degli immigrati di origine comunitaria ed extracomunitaria.

Mi auguro che la decisione della giunta comunale diventi l'occasione per predisporre, attraverso l'Anci, un'iniziativa analoga ad ampio raggio da parte di tutte le grandi città italiane».
Per la sinistra dell'Unione invece l'appuntamento è lunedì (ore 17:00) per una manifestazione in Piazza della Libertà, tutti con indosso magliette con la scritta "anch'io sono un lavavetri".

«Il provvedimento spacca le anime della sinistra». Il giudizio è del consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi e riguarda l'ordinanza dell'amministrazione che «vieta l'esercizio del mestiere girovago di lavavetri sulle strade fiorentine».

«Non tutta la sinistra è d'accordo con questa scelta - ha aggiunto Bianchi - e molto probabilmente c'è bisogno di una maggiore forza per continuare a portare avanti determinati provvedimenti che riguardano la tutela della sicurezza e della legalità nella nostra città. Sono convinto che, se verranno adottati provvedimenti efficaci e non spot pre-elettorali, il centrodestra aiuterà l'assessore Cioni in quella che da tempo definisco una vera impresa per l'interno del centrosinistra. Potrebbe essere il centrodestra a dare quella forza che, soprattutto su questi temi, la sinistra non ha mai avuto.

I cittadini si attendono azioni concrete e non solo una tantum. Fa un po' ridere che l'ordinanza scada a fine ottobre e che già ora ne debba essere studiata un'altra come se il problema fosse nato solamente ieri».
"Il problema dei lavavetri a Firenze va risolto con una legge specifica che regolamenti il mestiere di avetri girovago come alltri mestieri similari". Così Guglielmo Picchi, deputato fiorentino di Forza Italia annuncia una proposta di legge per ovviare la temporaneità delle ordinanze dei sindaci e per regolare il mestiere di lavavetri.

"Rimaniamo convinti che quella di Domenici e di Cioni sia stata solo una mossa propagandistica ed agostana per far sembrare che la sinistra affronta con decisione il degrado che affligge la città. La sicurezza è stata troppo a lungo trascurata ed la giunta Domenici ha, su questo terreno, fallito su tutta la linea. I cittadini richiedono un cambiamento di linea, il centrodestra fiorentino è attento alle loro richieste."

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