Consiglio comunale: il 5 aprile un seminario promosso dalla Commissione urbanistica
La qualità del territorio aperto: gli insediamenti, l'economia, il rapporto con la città consolidata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2007 13:32
Consiglio comunale: il 5 aprile un seminario promosso dalla Commissione urbanistica<BR>La qualità del territorio aperto: gli insediamenti, l'economia, il rapporto con la città consolidata


di Antongiulio Barbaro
Presidente della Commissione consiliare "urbanistica"


Le novità della normativa regionale sulle aree rurali saranno affrontate il 5 aprile prossimo in una seminario di studio promosso dalla Commissione "urbanistica" del Consiglio comunale di Firenze, con la collaborazione degli Ordini professionali e dei Collegi tecnici.
Può apparire singolare che il Consiglio comunale di Firenze si occupi di organizzare una riflessione sulle aree rurali: siamo tutti portati a pensare alla nostra città come un territorio fortemente urbanizzato.

Tale percezione è senz'altro giusta, ma appare in qualche misura da correggere alla luce di un dato significativo: ben il 47% del territorio fiorentino è tecnicamente classificato come area agricola o rurale.
Certamente, per vocazione e rapporto con il territorio urbanizzato, si tratta di aree non paragonabili ad altre della Toscana, caratterizzate da un'organizzazione dell'attività agricola di ben diverse dimensioni e caratteristiche economiche. Non di meno, valutare il rapporto esistente ed in continua evoluzione tra la città consolidata ed il territorio aperto che la circonda appare un versante importante della discussione sul governo del territorio - tornata in questi mesi di grande attualità - in vista dell'approvazione finale del nuovo Piano di Indirizzo Territoriale della Toscana e del Piano Strutturale del Comune di Firenze.
La discussione non può non prendere come riferimenti di partenza la Legge Regionale n.1/2005, ed in particolare le norme sulla aree rurali contenute nel Capo III del Titolo IV, nonché il recentissimo Regolamento di attuazione delle stesse, approvato con il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n.

5/R del 9 febbraio 2007.
Si tratta di norme in parte di carattere squisitamente edilizio-urbanistico, in parte di valenza paesaggistica ed economica. Giustamente il legislatore regionale ha inteso sottolineare la peculiarità di una parte del territorio che si caratterizza specificamente per le attività economiche che vi si svolgono e che sono tanta parte della storia della Toscana; attività che meritano attenzione anche per aver contribuito nei secoli, grazie alla sapiente mano dell'uomo, a modellare il paesaggio della nostra regione e delle nostre stesse città.

Si pensi, parlando a Firenze, del valore paesaggistico e ambientale dell'olivicoltura che ancora caratterizza le colline circostanti il capoluogo.
In tale contesto assumono un ruolo particolare la figura dell'Imprenditore Agricolo Professionale (IAP), per la definizione del quale il Consiglio regionale dovrà a breve esaminare diversi progetti di legge tra cui uno di iniziativa della Giunta; e lo strumento denominato Programma aziendale pluriennale di Miglioramento Agricolo ambientale (PMA), dalla cui presentazione, approvazione e durata la LR n.

1/2005 fa dipendere la possibilità di costruire nuovi edifici ed annessi agricoli, a sottolineare contemporaneamente la volontà di tutela del territorio rurale e delle attività agricole che vi si svolgono.
Vi è poi tutto il tema della multifunzionalità delle aziende agricole, specie per le potenzialità agrituristiche delle stesse, che occorre declinare e gestire con attenzione per evitare che un elemento di implementazione e mantenimento dell'attività primaria di tali aziende non finisca per stravolgerne la natura, e con essa il territorio.
Infine, tornando al rapporto tra città e territorio aperto, pare necessario riflettere su quanto l'una influenzi l'altra, vuoi per gli aspetti ambientali che per quelli economici.

Un territorio rurale ben curato è vitale per la città: si pensi al tema dell'assetto idrogeologico e a quanto la gestione delle colline possa influenzare, in bene o in male, la qualità della risorsa idrica o gli effetti di precipitazioni abbondanti. Ma la città a sua volta influenza inevitabilmente il territorio aperto che la circonda, sia per la natura delle attività agricole che vi si possono svolgere, sia per gli effetti economici pesantemente distorsivi che l'elevata rendita fondiara urbana finisce per determinare sul territorio rurale.
Il Seminario del 5 aprile 2007 (ore 15:00, Salone de' Dugento di Palazzo Vecchio), si propone come un momento di riflessione e analisi di questo affascinante tema, visto dai diversi versanti che sono qui tratteggiati.

Interverranno Giunaluca Galli (Ordine degli Agronomi), Marco Gamberini e Francesco Guardi (Regione Toscana), Mauro Agnoletti e Riccardo Mariani (Università Firenze), Silvia Viviani (INU Toscana), Maurizio Talocchini (Direzione Urbanistica del Comune di Firenze) e Gianni Biagi (Assessore all'urbanistica del Comune di Firenze.

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