41° Vinitaly: dal 29 marzo al 2 aprile cinque giorni spumeggianti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2007 00:46
41° Vinitaly: dal 29 marzo al 2 aprile cinque giorni spumeggianti

Toscani, biologici e autoctoni. E’ l’identikit dei dodici vini che l’Arsia, l’Agenzia della Regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo forestale, porterà al Vinitaly per una degustazione particolare ed unica nel genere, in programma venerdì 30 marzo (ore 11) presso lo stand della Regione Toscana, all’interno del padiglione 8 del Vinitaly. Si tratta delle 12 migliori etichette biologiche nell’ambito dell’VII ed ultima selezione regionale Vini di Toscana: dieci rossi e due bianchi, che rappresentano gran parte del territorio toscano, quattro provenienti dal territorio fiorentino, 3 di Grosseto, 2 di Siena e Arezzo ed 1 vino della provincia di Livorno.

La viticoltura biologica in Toscana con 5.764 ettari rappresenta il 9 per cento della superficie vitata regionale e conta 907 aziende, con Firenze (1465 ettari e 181 aziende) e Siena (1428 ha. e 231 aziende) le province leader. <

Si tratta di un’importante momento di verifica nazionale per un settore dell’enologia che ha conquistato ormai spazi di mercato sempre più importanti, con consensi crescenti da parte dei consumatori>>. Sempre il 30 marzo (ore 15 – sala Vivaldi) si terrà il convegno nazionale “Vino biologico: una realtà di qualità e mercato in attesa della normativa europea”, moderato da Maria Grazia Mammuccini, che vedrà la partecipazione del sottosegretario Stefano Boco, dell’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Susanna Cenni e di Cristina Micheloni dell’Aiab.

In Toscana ben il 77 per cento della superficie vitata è destinata al vitigno autoctono (per quanto riguarda le denominazione di origine), mentre il restante 23 % è suddiviso fra ben 67 vitigni internazionali, toscani e di altre regioni. E’ chiaramente il sangiovese il vitigno principe della Toscana che rappresenta i due terzi del vigneto regionale, seguito dal trebbiano toscano con il 7 per cento, dal canaiolo e dalla vernaccia di San Gimignano. I vini in degustazione: Chianti Colli Fiorentini Docg “Selezione Presezzi”, 2001, della coop.

La Spinosa di Barberino Val d’Elsa (Fi); Montecucco Doc “Aquilaia”, 2005, dell’az. La Banditaccia di Cinigiano (Gr); Montecucco Doc “Rosso del Gello”, 2004, di Podere Poggio Giallo di Paganico (Gr); Vernaccia di San Gimignano Docg “Visila della Marronaia” 2005 e Toscana Igt Rosso “Pico della Marronaia” 2004, del Podere La Marronaia di San Gimignano (Si); Val di Cornia Doc “Tuscanio bianco” (vermentino), 2005, dell’az. Bulichella di Suvereto (Li); Toscano Igt Sangiovese “Vignanova”, 2003, e Chianti Colli Aretini Docg “Paterna” 2004, della coop.

Paterna di Terranova Bracciolini (Ar); Chianti Rufina Docg “Cerreto Libri” 2004, della Fattoria Cerreto Libri di Pontassieve (Fi); Chianti Docg riserva, 2003, della Fattoria Majnoni Guicciardini, Certaldo (Fi); Toscana Igt Sangiovese “Il Morino”, 2004, del Podere Volpaio, Vinci (Fi); Maremma Toscana Igt ciliegiolo “Tarconte”, 2004, Fattoria Il Duchesco, Alberese (Gr). Wine Spectator ha eletto il Brunello di Montalcino Casanova di Neri miglior vino al mondo. Ma sono 6 i senesi (9 italiani in totale) nei top 100 al mondo secondo l’autorevole wine magazine americana.

Contemporaneamente a fine 2006 Il Sole 24 Ore elegge la provincia di Siena al primo posto in Italia per qualità della vita. La Provincia di Siena mette insieme queste due eccellenze assolute con una degustazione unica ed irripetibile nel genere (sabato 31 marzo ore 11 pad. 8 – Toscana Promozione) con i sei vini premiati da Wine Spectator: Brunello di Montalcino Docg Tenuta Nuova 2001 di Casanova di Neri, primo vino al mondo, Toscana Rosso Igt Il Blu 2004 di Brancaia, Brunello di Montalcino Docg 2001 di Pacenti, Brunello di Montalcino Docg 2001 di Fanti, Brunello di Montalcino 2001 Docg dei Marchesi De’ Frescobaldi, Vino Nobile di Montepulciano Docg 2003 di Avignonesi.

Sempre sabato 31 marzo (ore 16,30 sala degustazioni Toscana Promozione-PAD.8) “Le eccellenze senesi, il primato di Siena” con la degustazione di Vernaccia di San Gimignano, Chianti Classico, Chianti Colli Senesi, Vino Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino.
Si consolida il ruolo di Enoteca Italiana al Vinitaly in programma quest’anno a Verona dal 29 marzo al 2 aprile. Una presenza, quella dell’Ente Vini, che guarda alla tutela e agli interessi di consumatori, produttori, esperti, appassionati e giornalisti.
All’interno del tradizionale Stand (Pad.

8, stand B 16), diventato punto di riferimento per l’incontro fra produttore e consumatore con assaggi di oltre 70 etichette di 20 aziende da tutta Italia, da quest’anno anche uno spazio dedicato agli amanti dell’aperitivo e dei cocktail a base di vino con colorati e gustosi bicchieri in assaggio grazie alla collaborazione con l’AIBES (Associazione Italiana Barman e Sostenitori). Ma a far da padroni i consueti momenti di approfondimento e degustazione che l’Ente Vini dedica ogni anno alle diverse eccellenze della realtà vitivinicola italiana: “Viaggio nel Sagrantino” (giovedì 29 marzo alle 16 – Sala Phaeton – Centro Servizi Brà Pad 8/9); “I Rossi di Puglia: Nero di Troia, Negroamaro e Primitivo” (venerdì 30 marzo alle 11 - Sala Phaeton – Centro Servizi Brà Pad 8/9); “Orcia: in un calice di vino l’anima di un territorio” (venerdì 30 marzo alle 16 - Sala Phaeton – Centro Servizi Brà Pad 8/9); “I Vini delle Costiere.

Percorso guidato alla riscoperta dei vini della penisola sorrentina, costiera Amalfitana e del Cilento” (sabato 31 marzo alle 12 – Area B – Pad Campania); presentazione della prima “Carta dei Vini” tipici del territorio senese (sabato 31 marzo alle 15 - Sala Phaeton – Centro Servizi Brà Pad 8/9).
Nello stand di Toscana Promozione (Pad. 8 Stand C 11/12/13), per conto della Provincia di Siena, i sommeliers di Enoteca Italiana proporranno infine in assaggio ai visitatori il meglio dell’enologia senese: dalla Vernaccia di San Gimignano all’Orcia, dal Chianti al Brunello di Montalcino, passando dal Nobile di Montepulciano e le altre grandi denominazioni di origine della provincia di Siena.

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