Si inaugura domenica 30 aprile il 69° Maggio Musicale Fiorentino
Un'indagine rivela i gusti dei fiorentini: poco tempo per andare a teatro e scarsa incidenza del costo del biglietto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 aprile 2006 14:44
Si inaugura domenica 30 aprile il 69° Maggio Musicale Fiorentino<BR>Un'indagine rivela i gusti dei fiorentini: poco tempo per andare a teatro e scarsa incidenza del costo del biglietto

Firenze - Sarà un debutto: per la prima volta, infatti, sul podio dell'Orchestra del Maggio ci sarà DANIELE GATTI. Il Maestro milanese, Music Director della Royal Philharmonic Orchestra e Direttore Musicale del Teatro Comunale di Bologna, aveva diretto vent'anni fa a Firenze in Palazzo Vecchio il concerto di premiazione del Concorso Cassadò, quindi alcuni appuntamenti cameristici e le orchestre di Santa Cecilia e Bologna, ma mai l'apertura del Festival fiorentino, che quest'anno inizia in modo inconsueto con un concerto sinfonico al Teatro Verdi.

Gatti avrebbe dovuto dirigere Salome di Strauss, tagliata dalla programmazione a causa dell'emergenza finanziaria che ha colpito tutte le Istituzioni musicali, ma il Maestro ha voluto generosamente mantenere il suo impegno con il Maggio.
Saranno dunque due capolavori del tardo Ottocento e del primo Novecento, quali il Preludio e morte di Isotta dal Tristan di WAGNER - solista il soprano NADJA MICHAEL, indimenticata Cassandra nei Troiani di Berlioz al Maggio del 2002 - e la Nona Sinfonia di Gustav MAHLER, che verranno eseguiti senza intervallo (il concerto quindi durerà circa un'ora e mezza) ad aprire simbolicamente il sipario sulla 69^ edizione del Festival, che prevede poi un nuovo Falstaff firmato Mehta/Ronconi, Raimondi e Frittoli protagonisti, la New York Philharmonic con Maazel, maratone pianistiche e tributi mozartiani, lo spettacolo di teatro-danza Callas di Reinhild Hoffmann e il gran finale il 23 giugno in Piazza Duomo, sotto il Campanile di Giotto, con Bolton che dirige Mozart e Cherubini.
Proprio in omaggio al soggiorno fiorentino del quattordicenne Wolfgang Amadeus, prima del concerto inaugurale alle ore 18 dello stesso 30 aprile, verrà scoperta una targa commemorativa nel luogo dove recenti ricerche hanno scoperto dimorò il Salisburghese fra via Cerretani e Piazza dell'Olio, alla presenza del M° Zubin Mehta.
Il pubblico che affollerà il Teatro Verdi verrà accolto nel foyer, addobbato con i fiori del Giardino Torrigiani, dalle note di un gruppo di giovanissimi musicisti che partecipano all'iniziativa "30 dì musica", promossa con tutte le scuole di musica della Provincia che si esibiranno in città durante l'arco della giornata nell'ambito del Genio Fiorentino.
L'inaugurazione del Maggio, per il quale è gradita la "cravatta nera" - ovvero lo smoking per i signori e l'abito da sera per le signore -, si avvale del contributo della Banca Monte dei Paschi di Siena.

Dopo la musica, gli invitati si trasferiranno in Palazzo Vecchio per un brindisi, ospite il Sindaco Leonardo Domenici.

Perché si sceglie uno spettacolo, incide o no il prezzo del biglietto, chi frequenta il teatro, le fasce di età. Sono 1915 le interviste fatte (3163 i contatti) per capire l'orientamento dei fiorentini nei confronti del Teatro del Maggio. L'indagine, i cui risultati sono stati presentati ieri mattina dall'assessore alla statistica Eugenio Giani insieme al presidente della commissione cultura di Palazzo Vecchio Dario Nardella ed al Sovrintendente del Maggio musicale fiorentino Francesco Giambrone, sarà poi approfondita sabato 29 e domenica 30 aprile nel Salone dei Duecento durante il convegno "Prospettive per l'organizzazione del Teatro musicale in Italia".


Delle 1915 interviste effettuate, 1115 (58,2% della popolazione) sono state fatte ad abbonati e 800 (41,8 %) ad un campione di cittadini rappresentativo della popolazione fiorentina. In totale i contatti sono stati 1870 per quanto riguarda gli abbonati e 1293 i cittadini, per un totale di 3163. All'interno del campione degli 800 cittadini intervistati, la percentuale di coloro che non hanno frequentato il Teatro del maggio si attesta sul 94%. Una percentuale elevata, che motiva tale scelta con la mancanza di tempo (28,9%) e con la scarsa attrazione per il teatro (25,8%), mentre soltanto al terzo posto troviamo il costo del biglietto (11 per cento circa).

I giovani sono la classe di età meno interessata e ad avere meno tempo, e anche coloro che accusano il maggior peso per il costo del biglietto. Anche tra gli abbonati, la classe 18-30 è la meno rappresentata (1,3%), mentre gli over 60 costituiscono il 64,9% degli intervistati.
Altro dato rilevante riguarda la metodologia di frequentazione del teatro: la maggior parte degli abbonati si reca a teatro con i componenti del proprio nucleo familiare (51,7%), il 26,1% afferma di recarvisi con gli amici, e solo il 14,1 % da soli.

Ciò sottolinea la duplice valenza della fruizione, culturale ma anche ricreativa. Il convegno, lo ricordiamo, è promosso dal Comune di Firenze, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il Kunsthistorisches Institut in Florenz. Queste due giornate internazionali di studio sono rivolte ad affrontare due temi principali: l'organizzazione del Teatro Musicale, la sua normativa e il suo sovvenzionamento. Per approfondire questi temi, saranno resi noti i risultati dell'indagine effettuata dall'Ufficio Comunale di Statistica, i cui obiettivi principali erano conoscere le diverse tipologie del fruitore dell'opera teatrale, verificare la rispondenza all'offerta culturale, specificatamente del Maggio Musicale Fiorentino, e rilevare ulteriori bisogni per la migliore organizzazione della stagione teatrale.

Il metodo con il quale sono state effettuate le interviste è il metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), ossia attraverso telefono con ausilio del computer da parte dell'intervistatore.

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